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1271: Il grande spettacolo del cielo
otto visioni dell'universo dall'antichità ai giorni nostri

In questo libro un astrofisico ci guida attraverso otto successive rappresentazioni del cosmo, da quella concepita dagli ignoti costruttori di Stonehenge a quella del nostro secolo, ottenuta grazie ai raffinati strumenti dei telescopi e delle sonde spaziali. Mappe che rivelano le sorprendenti intuizioni degli antichi, la genialità della visione di Dante, i profondi cambiamenti prodotti nella mentalità scientifica e nella cultura europee, fra Cinquecento e Seicento, dallo smantellamento delle sfere celesti, che aprì lo sguardo sullo spazio infinito. Quadri che diventano via via più dettagliati e precisi, come quello disegnato da Keplero, che fissò le leggi della danza ordinata dei pianeti intorno al Sole, o quello di Newton, che descrisse l’insieme dei movimenti celesti e terrestri con un’unica equazione matematica. Fino all’ottavo scenario, con la rivoluzionaria architettura spazio-temporale pensata da Einstein e la scoperta di quel mare di microonde, residuo del Big Bang, che ha aperto una finestra sull’universo primordiale. Nel racconto di Marco Bersanelli l’avventura cominciata ventimila anni fa di fronte allo spettacolo del cielo diventa un romanzo. Una storia emozionante che si sviluppa intorno alla perenne ricerca condotta dall’uomo per rispondere al mistero delle proprie origini.




1272: Le stelle e i pianeti

Questa è la prima edizione (Einaudi 1945) di un "classico" della letteratura astronomica.
«Stelle fisse» come chiamavano gli antichi le stelle, perché apparentemente animate solo dal moto di tutta la sfera celeste senza cambiamento della posizione relativa per tempi paragonabili alla vita umana.
«Stelle erranti» erano detti i pianeti, appunto perché si vedono muoversi con moto proprio più meno rapido, facilmente visibile in breve volgere di tempo, fra le stelle fisse.
Dalle nebulose alle stelle e ai pianeti si può tracciare con qualche attendibilità il processo di evoluzione, il quale sebbene infinitamente lento per la vita dell’uomo, si presenta nei diversi corpi in varie fasi od età in modo tale dci poter essere, fino ad un certo punto, ordinato e compreso.
Giorgio Abetti, nato a Padova nel 1882, è stato dal 1925 al 1952 direttore dell’Osservatorio astrofisico di Arcetri (Firenze) e professore di astronomia nell’Università di Firenze. Ha dato notevole sviluppo all’astrofìsica in Italia, costruendo in Arcetri una torre solare che conta quarant’anni d’interessanti ricerche sul Sole.
Seconda edizione, Einaudi 1956, ARAR 492.
Terza edizione, Boringhieri 1963, ARAR 1273.




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1273: Le stelle e i pianeti

Si è cercato in questo terza edizione (Boringhieri 1963) di esporre in linguaggio agevole i fondamenti su cui si basa lo studio delle stelle e dei pianeti, e quello che oggi, secondo le osservazioni, le ricerche e le ipotesi più plausibili, si può concludere sui tanti e numerosi misteri che essi presentano.
Particolarmente interessanti sono i capitoli riguardanti la rotazione e i campi magnetici delle stelle, l’interno delle stelle e la loro evoluzione.
Un’appendice alla presente terza edizione fa sì che essa sia perfettamente aggiornata. Il volume contiene numerose fotografie, alcune delle quali assai recenti, ottenute negli osservatori di Monte Wilson e Monte Palomar.
Prima edizione, Einaudi 1945, ARAR 1272.
Seconda edizione, Einaudi 1956, ARAR 492.




1274: La rivoluzione copernicana

Il termine generico di “rivoluzione copernicana” copre in realtà un processo molto più ampio e complesso: i numerosi mutamenti concettuali che si verificarono nel campo della cosmologia, della fisica, della filosofia e anche della religione.
La rivoluzione copernicana offre un’occasione ideale per scoprire in che modo e con quale effetto concezioni peculiari di differenti campi dei sapere sono intrecciate in una singola costruzione di pensiero: Copernico era uno specialista, un astronomo matematico, eppure l’indirizzo della sua ricerca fu spesso determinato da sviluppi del tutto estranei all’astronomia.
Alla globalità del quadro, e alla ricostruzione di queste molteplici relazioni, mira questo libro. L’interesse dell’opera sta proprio nel suo continuo violare i confini tradizionali che separano “scienza”, “storia”, “filosofia”. L’utilità e la novità dei metodo di Kuhn consistono in una accorta combinazione di scienza e storia delle idee, che illumina il vasto retroterra culturale in cui Copernico si trovò ad agire.

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1275: Filastrocche in cielo e in terra

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I libri di Gianni Rodari sono un appuntamento con una fantasia allegra e scatenata, che non rinuncia a rappresentare e a giudicare il mondo; uno zoo variopinto e in continuo movimento, ascensori che si trasformano in astronavi, ragionieri a dondolo e dinastie di poltroni; accenti che scompaiono, parentesi lasciate aperte, punti e virgole irrequieti, rime sbarazzine e rompicollo.
In questo, le filastrocche della sezione “La luna al guinzaglio” sono dedicate allo spazio e alle stelle:
- Il Pianeta degli alberi di Natale       - La luna al guinzaglio
- La luna bambina                               - Distrazione interplanetaria
- I mari della luna                              - Io vorrei
- La luna di Kiev                                 - Stelle senza nome
- Il pianeta Bruscolo                           - Un uomo in cielo
- Il satellite Filomena                          - Il pianeta Giuseppe
- La stazione spaziale                          - Dal dottore
- L’ascensore                                       - Il vestito dell’avvenire
- Invenzione dei francobolli                 - Teledramma

              Stelle senza nome
I nomi delle stelle sono belli:
Sino, Andromeda, l’Orsa, i due Gemelli.
Chi mai potrebbe dirli tutti in fila?
Son più di cento volte centomila.
E in fondo al cielo, non so dove e come,
c’è un milione di stelle senza nome:
stelle comuni, nessuno le cura,
ma per loro la notte è meno scura.




1276: La nascita di una nuova fisica

Questo libro non vuole essere una storia “popolare” della scienza, e neppure intende spiegare al lettore generico alcuni dei recenti risultati degli studi in questo campo.
Esso si propone di esplorare un aspetto di quella grande rivoluzione scientifica che si è verificata durante il sedicesimo e il diciassettesimo secolo, al fine di illuminare certi aspetti fondamentali dell’evoluzione della scienza moderna.
Uno degli scopi principali di questo libro e di tentare di indicare la forza di penetrazione e l’effetto profondo che una singola idea può avere nell’alterare l’intera struttura della scienza.

 

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1277: Stelle e galassie

I progressi dell’astronomia tradizionale e l’avvento delle tecniche di osservazione sempre più perfezionate durante gli ultimi secoli ci hanno permesso di conoscere le distanze, le masse e le dimensioni delle stelle e di precisare la struttura della nostra galassia. Lo studio delle stelle della nostra galassia ha permesso di riconoscere delle famiglie di stelle anche in galassie lontane; inoltre si sono scoperti ammassi e super-ammassi di galassie. All’inizio di questo secolo, la formulazione della teoria della relatività generale ed i risultati ottenuti nello studio dei processi nucleari ci hanno permesso di chiarire la natura fisica delle stelle.




1278: Atti del seminario 'Fare astronomia col planetario', Ravenna ottobre 1986

Organizzato dal Planetario di Ravenna a un anno dall'inaugurazione.
Gli interventi : Franco Gabici: La didattica dell’astronomia col planetario - Mario Cavedon: I cinquant’anni del Planetario di Milano - Raffaele Barletti: Attività didattica del Planetario di Firenze - Marco Falorni e Piero Ranfagni: Censimento dei planetari toscani - Giampaolo Gambato: Il planetario itinerante: prime esperienze - Mario Cavedon: L’organizzazione e la gestione di un planetario - Loris Ramponi: Presentazione del censimento dei planetari Italiani e dell’Associazione Amici dei Planetari - Thomas F Bayer: I planetari Zeiss: una finestra sull’Universo - Riccardo Gianni: I planetari Spitz e Goto - Gabriele Piccinotti: Il nuovo piccolo planetario ZKP 2.

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1279: Guida pratiche Mondadori: Meteorologia
edizione riveduta e aggiornata del numero 311

Per l’appassionato, il curioso, il diportista nautico, una guida che consente di raccogliere i dati significativi sul tempo, analizzarli e interpretarli, costruire le proprie carte meteorologiche, fare previsioni in relazione alle proprie esigenze.

 




1280: Bollettino Rheyta - annata 1994

Nel contenitore vi sono i nove bollettini dell'A.R.A.R. del 1994, dal numero 55 (gennaio) al numero 63 (novembre-dicembre).

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