IL GRANDE OROLOGIO SOLARE CENTRALE

Nella zona centrale della parete è dipinto un grande orologio solare nel quale molte simbologie cosmiche della Terra e del Cielo sono unite in un'unica “macchina”, dove tutto gira e si muove in sincronia con ogni altra sua parte. Alcuni elementi del gruppo gnomonico sono stati presi dalla tradizione ravennate e sono perciò ben conosciuti dalla gente, perché molti di questi fanno ancora parte dell'arredo urbano antico.

I cicli solari generano le stagioni, quelli lunari i mesi, mentre la rotazione della Terra determina la lunghezza del giorno. Questi fenomeni, tutti presi come siamo dalla routine quotidiana, troppo spesso passano inosservati, mentre invece sono importantissimi perché da essi dipende la vita sulla Terra. Le piante, gli uccelli, i pesci, l'uomo, in una parola tutti gli esseri viventi del globo non possono fare a meno dei cicli cosmici di cui essi stessi fanno parte.

Tutti questi cicli sono considerati dal grande orologio solare del Planetario: l'anno, i mesi e le loro decadi, l'entrata del Sole nei “segni” zodiacali, l'ora dell'alba e del tramonto, le ore del giorno (ore oltramontane), le ore dal sorgere (ore babiloniche), quelle dall'ultimo tramonto (ore italiche), ed il passaggio del Sole al meridiano di alcune capitali europee.

L'orologio solare del Planetario forma un angolo da Sud verso Est di 54° 39' 18'' (declinazione della parete), e pertanto può ricevere la luce del Sole dalle 5 del mattino fino alle 14. Lo gnomone è lungo 150 centimetri e nasce dalla Stella Polare posta al centro di un cielo rappresentato da stelle concentriche, ispirato dalla famosissima volta celeste che si può ammirare all'interno del Mausoleo di Galla Placidia. Alcune stelle del giro più esterno sono contrassegnate col nome di una città e ciò significa che quando l'ombra dello gnomone passerà su una di queste, sarà mezzogiorno vero nella città indicata.

Nell'angolo in basso a sinistra, una grande sfera armillare rappresenta il Cosmo con la Terra al centro. È stata scelta la visione geocentrica perché costituisce il nostro naturale punto di vista.

La Sfera è rappresentata con il cerchio meridiano, i due cerchi solstiziali e l'equatoriale. Trasversalmente a questi passa la fascia dello zodiaco.

Attorno alla sfera armillare sono mostrate simbolicamente le quattro fasi lunari.

Sul quadrante centrale si possono leggere tre tipi di ore, ciascuno dei quali identificato da un colore diverso: bruno per le ore oltramontane, ocra per le ore italiche e blu per le ore babiloniche.

L'insieme delle linee orarie è attraversato da curve tratteggiate che indicano l'ingresso del Sole nei vari “segni” dello zodiaco, illustrati per intero da figure poste fra gl'interspazi di ogni curva.
Le immagini del “bestiario celeste” sono state tratte dalle formelle di Pietro Lombardo che si trovano alla base della colonna veneziana di San Vitale in Piazza del Popolo.

Le curve esterne, di colore rosso, rappresentano i “limiti solstiziali”, vale a dire gli estremi dell'orologio che non verranno mai oltrepassati dall'ombra dello gnomone. In alto è visibile la linea del solstizio d'inverno (22 dicembre), che corrisponde al dì più breve, mentre in basso troviamo la linea del solstizio d'estate (21 giugno), che corrisponde invece al dì più lungo.
Attraversa diagonalmente il quadrante la linea rossa degli
equinozi di primavera (21 marzo) e d'autunno (23 settembre), ovvero l'ingresso del Sole in Ariete, quand'esso è in ascesa, ed in Bilancia, quando è in discesa.

La retta bruna orizzontale, che termina con un Sole nascente, rappresenta l'orizzonte.

Agli estremi destro e sinistro delle curve sono state segnate, sotto ai nomi dei mesi, le scale delle decadi e, più esternamente, le ore dell'alba (a sinistra) e del tramonto (a destra).

L'ombra proiettata da una sfera collocata sullo gnomone a 120 centimetri dalla sua origine consente la lettura dell'orologio.

Fra i limiti solstiziali è tracciata la rete delle linee orarie: le brune si aprono a ventaglio ed hanno origine nel punto dove si colloca lo gnomone, le ocra sono invece fortemente inclinate verso destra e le blu verso sinistra.