di Massimo Bruschi
I francobolli sono minuscoli pezzi di carta colorata creati più di un secolo fa (il primo francobollo, il “Penny Black” è del 1840) dall'inglese Rowland Hill per testimoniare l'avvenuto pagamento di un importo; ciò dava diritto al recapito della corrispondenza.
Negli ultimi anni la loro importanza è molto scemata sia per la diffusione della posta elettronica (e-mail) che per la diffusione dei messaggi telefonici (SMS) o per le stampigliature apposte direttamente sulle buste dagli uffici postali ma viene ancora emesso perché garantisce utili economici alle amministrazioni postali.
I francobolli, i foglietti, gli aerogrammi, le cartoline postali sono usate per celebrare le “glorie” e gli avvenimenti delle nazioni ma vi sono anche emissioni a “tema”.
Nella la tematica “astronautica” si possono selezionare varie serie che hanno soggetti connessi con il pianeta Marte.
Iniziamo con l'aspetto del pianeta. Gli Stati Uniti in una serie dedicata ai pianeti e alle sonde più famose ad essi connessi emettono un valore con Marte e la sonda Viking.
Precedentemente, l'Ungheria aveva stampato un Marte ripreso da Terra assieme al telescopio dallo specchio di 5 metri di Monte Palomar.
Ricordiamo, brevemente, le missioni esplorative più famose e ricche di risultati.
La prima ad avere successo fu il Mariner 4 (USA), lanciato il 28 novembre 1964, che passò il 14 luglio 1965 a 9.844 chilometri dalla superficie trasmettendo 22 immagini che rivelarono la presenza di molti crateri e che indussero gli scienziati a ipotizzare, erroneamente, un Marte craterizzato come la Luna. Venne confermata la presenza nell'atmosfera di CO2 con pressione di 5 ~ 10 millibar.
Nel 1975 iniziano le due missioni Viking (USA). La prima si pone in orbita di 1.514 per 32.800 chilometri; il 20 luglio 1976 una parte di essa, il “Lander”, atterra nel bacino Chryse Planitia e compie la prima analisi chimica del suolo. Si hanno le prime foto a colori del pianeta. Il lander trasmette dati fino al 19 dicembre 1982, la sonda rimane in orbita fino al 7 agosto 1980.
La seconda Viking parte il 9 settembre 1975 e il suo “Lander” atterra nella Planitia Utopia, compiendo le famose tre prove chimiche del suolo per la ricerca di vita con risultati “insoliti”. Misura inoltre la distanza Marte-Terra (321 milioni di chilometri) con la precisione di 1,5 metri. La capsula trasmette fino al 7 luglio 1981, il lander fino all'aprile 1980. I due Viking inviarono a Terra oltre 52.000 fotografie. Tutte le immagini e gli altri dati scientifici sono disponibili su Cd-Rom.
Il 4 dicembre 1996 viene lanciato Mars Pathfinder (USA), una sonda molto meno costosa delle Viking in quanto meno dotata di esperimenti e costruita utilizzando componenti già esistenti e “rodati”.
Il piccolo veicolo, protetto da grandi airbaig, atterra su Marte, ed esplora tutta la zona circostante.
Dal gennaio 2004 altri due veicoli sono attivi su Marte. “Spirit” sta esplorando la superficie alla ricerca di tracce di acqua nel Gruser Crater e dintorni. “Oppurtunity” sta compinendo le stesse analisi ma in un’altra zona, il Meridian Planum e dintorni.
Su alcuni siti Internet (ad esempio http://www.marsunearthed.com/OMIndex/MarsMissionsIndex.htm) vengono pubblicate quasi giornalmente le fotografie; alcune sono tridimensionali (col sistema dell'anaglifo degli occhialini con una lente rossa e una lente verde).
Non solo Stati Uniti e Russia investono capitali e cervelli per l'esplorazione di Marte, anche il Giappone e l'Europa realizzano sonde verso il pianeta rosso.
L'Europa tramite l'agenzia spaziale Esa ha realizzato la sonda Mars Express lanciata con successo, su un vettore russo, il 2 giugno 2003 dalla base di Baikonour nel Kazakistan.
Scopo della missione è esplorare l'atmosfera e la superficie di Marte. Il satellite ha bordo alcuni degli strumenti progettati e realizzati per la sfortunata missione russa Mars '96, oltre a nuova strumentazione e ad un sistema di telecomunicazione per tenere i contatti con le sonde che negli anni fra il 2003 e il 2007 raggiungeranno la superficie del pianeta.
Fra gli strumenti presenti vi è il radar italiano MARSIS (Mars Advanced Radar for Subsurface and Ionosphere Sounding) sviluppato da Giovanni Picardi del dipartimento INFOCOM dell'Università La Sapienza di Roma in collaborazione con la NASA/JPL, il cui scopo principale è ottenere una mappa della distribuzione di acqua, sia sotto forma liquida sia solida o inglobata nel sottosuolo di Marte (permafrost), fino alla profondità di alcuni chilometri.
Il radar realizzato dall'ASI (Agenzia Spaziale Italiana) è operativo dal giugno 2005.
Il 21 ottobre 2005 le poste italiane hanno emesso un francobollo per posta prioritaria dedicato alla misssione. È dotato di dentelli molto simbolici in quanto essendo autoadesivo non ha più i “collegamenti” con gli altri francobolli. Tecnicamente va segnalata che l'emissione radar della sonda è rappresentata da un ologramma in luce bianca.
Accanto a questi successi sono però innumerevoli le missioni per Marte fallite. Se negli anni '60 dello scorso secolo le cause spesso erano dovute a problemi di lancio o di viaggio, negli anni '80 e '90 gli insuccessi sono dovuti al mancato inserimento in orbita marziana o al mancato collegamento radio dopo l'atterraggio. Anche queste sonde sono ricordate da francobolli.
Ad esempio le missioni Phobos della Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS). Della prima, lanciata il 7 agosto 1988, si perdono i contatti il 30 agosto a causa di errato comando di un operatore del centro di controllo.
La seconda, lanciata il 12 luglio 1988, entra in orbita maziana il 30 gennaio 1989 ma cessa di funzionare i1 27 marzo 1989 per un probabile urto con meteorite. Le missioni dovevano esplorare sia il pianeta che i due satelliti, Deimos e Phobos.
Anche aspetti particolari della superficie sono stati documentati.
Due fotografie della sonda Viking mostrarono una formazione in cui si potreva riconoscere una faccia.
Da queste immagini le Maldive emettono, liberamente ispirandosi, un foglietto con la marcatura del manufatto.
Ad onor di cronaca bisogna ricordare che la sonda Mars Global Surveyor (USA), lanciata il 7 novembre 1996 e posta in orbita attorno a Marte, fra l'enorme massa di fotografie e dati ha ripreso anche la stessa zona con una maggiore risoluzione. La “Faccia” diventa una collina su cui l'erosione delle lunghe tempeste di sabbia ha provocato avvallamenti e crepe in singolare ordine.
Un foglietto della Guyana è dedicato al meteorite ALH84001 trovato nell'Antartide nel 1984. Nel 1996 fu riconosciuto di probabile origine marziana, scaraventato nello spazio, a causa dell’impatto di un asteroide o una cometa con la superficie di Marte, circa 4 miliardi di anni fa. Le analisi rivelano, al suo interno, formazioni riconducibili ad una possibile presenza di batteri su Marte al momento della sua formazione.
Sia la letteratura che la scienza hanno ipotizzato una esplorazione umana di Marte.
I francobolli riportano questa eventualità, a volte a riproducono tavole di progetti reali altre sono frutto di immaginazione futuribile ma non ancora possibile.
Anche la creazione di colonie e di habitat a lunga permanenza viene utilizzata dalle Amministrazioni postali come soggetto di emissioni.
Per un certo periodo Marte, Venere e la Terra sono stati considerati pianeti dello stesso tipo, ad un grado diverso di evoluzione. Rispetto al nostro mondo il primo sarebbe stato in un tempo più avanzato mentre il secondo sarebbe ancora in evoluzione. La planetologia derivata dalle sonde, oggi, ipotizza una evoluzione comune per i tre pianeti che poi segue percorsi completamente diversi.
Questa maggiore “anzianità” di Marte è stata recepita da pensatori, da scrittori che hanno ambientato su Marte i loro racconti con civiltà, abitanti e tecnologie sia aliene che di tipo terrestre.
Diventa
automatico che i marziani abbiano scoperto il volo spaziale dedicandosi alla esplorazione e trattandosi degli abitanti del pianeta che i greci assimilavano al dio della guerra, alla conquista. Nascono così i dischi volanti e gli extraterrestri.
Anche questi sono stati soggetti di emissioni di varie nazioni.
Il pezzo potrebbe essere ampliato a dismisura, sia riportando gli aspetti scientifici che le immagini dei francobolli, ma ritengo giusto prender congedo e lasciare a ognuno la possibilità di creare un suo personale pezzo, o per meglio dire in maniera filatelica, una sua collezione.
ottobre 2005
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