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1361: Case e famiglie della vecchia Ravenna

In questo volume si è riprodotto in versione praticamente integrale il testo della seconda edizione di Case e famiglie della vecchia Ravenna di Umberto Foschi, uscito nel 1983, che ovviamente descriveva case e famiglie così come erano allora. Non avendo potuto l’autore provvedere alle modifiche che avrebbero portato all’aggiornamento sino alla situazione attuale, tale compito è stato assolto dalle note integrative di Franco Gàbici, affiancate dalle fotografie appositamente eseguite da Tomaso Baldini, Giulio Bondi, Giampiero Coreli.

Il mio lavoro vuole essere un tentativo modesto di ricostruire un volto della nostra città, di appagare la curiosità di chi, non conoscendola, vuol sapere le storie di alcune sue famiglie, di sottolineare i valori di un edificio e, se è possibile, di fermare lo spietato piccone demolitore che minaccia di rendere la nostra Ravenna una città sempre più anonima, sempre più priva della sua antica e tradizionale fisionomia che ce la rende ancora cara e familiare come il volto di una persona amata. (Umberto Foschi)




1362: Pio & Bubble Boy alle Telescopiadi

Una terra abitata da telescopi, sotto un cielo sempre più grigio. Un mondo dove i personaggi si tengono pronti - cromati e in piena efficienza - per un compito che tuttavia si fa sempre più indistìnto. E dove piccoli strumenti nati per l’astronomia ripassano le antiche regole di osservazione, le commentano, riflettono sul loro destino, scherzano e garbatamente infelici rincorrono panorami di stelle sempre più lontani. E sognano di scoperte meravigliose, di comete, dì pianeti extrasolari; vagheggiano di tempi in cui la notte era fatta di argento e diamanti. Aspettano fiduciosi, mentre la vita li sta probabilmente consumando, che torni d’incanto il tempo in cui era consueto l’appuntamento serale con l’universo.
Ma quella di Pio e Bubble Boy, i due personaggj, principali di questi fumetti, è anche la storia di una tenera educazione scientifico-sentimentale, dove c’è un padre e c’è un figlio, e una famiglia un po’ strana di contorno. Chi ha letto Il più grande uomo scimmia del pleistocene (ARAR 1328) di Roy Lewis, avrà già capito il contesto “alto” a cui s’è probabilmente ispirato Mario Frassati.

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1363: Ravenna immagini del '900

Il volume “Ravenna Immagini del ‘900” è frutto di una ricerca minuziosa e certosina sull’intera documentazione visiva, riguardante il territorio ravennate, custodita nell’Archivio dell’Istituto Luce.
Sono state visionate oltre venti ore di filmati, relativi ai secolo scorso.
La scelta dei fotogrammi più significativi è stata difficile e laboriosa, per la quantità del materiale a disposizione e per la varietà degli avvenimenti trattati.
Una memoria storica veramente straordinaria.
Le immagini sono tutte inedite, ad eccezione di alcune, apparse nei Film Luce e nelle Settimane Incom proiettati nelle sale cinematografiche prima e durante gli intervalli dei film, quando la televisione non era ancora nata.
Le date che compaiono nelle didascalie delle foto, si riferiscono agli anni in cui sono state effettuate le riprese cinematografiche o televisive, dalle quali sono stati estratti i fotogrammi.
Argomenti trattati: La città, La campagna, Il porto, Le industrie, La spiaggia, La storia, Il costume, La guerra e la liberazione, La ricostruzione, Personaggi, Lo sport, La Sarom e 1’Anic.




1364: Astrologia, magia, alchimia (Dizionari dell'arte) copertina



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1365: Il Piccolo Principe

Il 31 luglio 1944, un anno dopo la pubblicazione dei suo capolavoro, Il Piccolo Principe, Antoine de Saint-Exupéry si inabissava con il suo aereo nel Mediterraneo durante una missione di guerra.
“Sembrerò morto e non sarà vero”, aveva predetto il bambino biondo. Anche Saint-Exupéry non è mai morto per quanti amano i suoi libri, e Il Piccolo Principeè vivo più che mai con milioni di copie vendute, tradotte in circa ottanta lingue. In caratteri cirillici, romani, arabi, cinesi o bengalesi è stato letto, riletto e divulgato da milioni di lettori, grandi e piccoli, per i quali è diventato un amico...
Questa edizione vuole commemorare il tempo passato dalla comparsa del Piccolo Principe e quello della scomparsa del suo autore proponendo la storia della nascita dei bambino biondo con la sciarpa al vento e alcune illustrazioni, mai pubblicate prima, che Saint-Exupéry scartò prima di consegnare ii suo manoscritto all’editore americano.




1366: Luna, 40 anni dopo

Quella notte di quarant'anni fa fu l'ultima notte della fantascienza. E quella prima impronta sul suolo della Luna chiuse di colpo anche la storia che la Terra aveva vissuto fino ad allora, una storia lunga quattro miliardi di anni. Nelle ore tra il 20 e il 21 luglio del 1969 seicento milioni di terrestri assistettero stupefatti davanti alla Tv all'inizio di una nuova era, l'Era della Scienza.
Ce ne accorgemmo? Allora sì, certamente: favorevoli, contrari, entusiasti, critici, indifferenti persino, tutti fummo - furono - coinvolti dal dibattito sul Mondo Nuovo, sul luminoso futuro dell'umanità. E oggi, quanto è rimasto di quel fervore? Rocce lunari, scoperte scientifiche, robot su Marte, stazioni interspaziali. Soprattutto, tanta nostalgia. Nostalgia di un pianeta giovane, capace di gioire, festeggiare, scrutare il cielo col batticuore. Anche sognare. Attraverso queste pagine vogliamo rivivere, o vivere, insieme quei giorni, nel 40° anniversario della prima passeggiata sul suolo lunare. Perché quell'entusiasmo e quella fiducia ci contagino. Ancora.

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1367: Il segreto di Copernico
La storia del libro proibito che cambiò l'universo

Quando nel 1503 Copernico lasciò l’Italia con la prospettiva di una tranquilla e redditizia carriera ecclesiastica in Polonia, il suo progetto di rifondare l’astronomia era già delineato. Nei suoi appunti non esitò a ribaltare quel che si diceva del mondo e degli astri, né ebbe paura di contraddire scienziati, teologi e filosofi che seguivano ostinati il dettato biblico. Erano tempi pericolosi per opporsi alle teorie dominanti, ma nel 1543 Copernico diede alle stampe il De revolutionibus orbium coelestium, che rivoluzionò il modo di vedere l’universo.
Con il piglio e la profondità della grande divulgatrice, Dava Sobel ripercorre la genesi di una nuova visione dei mondo e racconta la storia intensa e travagliata dell’uomo che per essa rischiò la reputazione e la vita. E nel cuore autenticamente narrativo dei libro, ricostruisce l’ideazione dell’opera che, sulle prime presentata come un’opinione tra le tante, portò il pensiero occidentale verso orizzonti mai esplorati prima.




1368: Fari, fanali, semafori e segnalamenti marittimi del litorale ravennate volume 2 copertina



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1369: Il libro degli universi
Guida completa agli universi possibili

L’universo è per definizione uno e tutto, ma la storia della scienza ha conosciuto una pluralità di universi: quelli dei modelli cosmologici del passato e quelli dei modelli più recenti, derivati dalla teoria della relatività. Einstein, infatti, ha inaugurato una nuova era dell’astrofisica mostrandoci come trovare non uno, ma tutti gli universi possibili che siano coerenti con le leggi della fisica e con la gravità. Da allora astronomi, matematici e fisici si sono sforzati di risolvere le complesse equazioni einsteiniane per individuarli. John D. Barrow ci accompagna attraverso la lunga e affascinante galleria di universi che ne è scaturita, illustrandone nei dettagli le molteplici caratteristiche e le leggi che li governano. Fino ad arrivare all’ultimo ritrovato delle moderne teorie della fisica: il multiverso, l’universo di tutti gli universi possibili. II libro degli universi espone le cosmologie più accreditate ma anche le più fantastiche e audaci dell’intero mondo scientifico, e, insieme, racconta le storie della loro scoperta e le personalità degli scienziati che ne furono protagonisti, da Lemaître a Dirac, da Schrödinger a Gödel e Boltzmann, senza contare Einstein e naturalmente Barrow.




1370: Occhio allo spazio copertina



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