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881: La scienza nell'antichità

È lecito parlare di una « scienza » nell'Antichità, o non si deve piuttosto parlare di una « preistoria della scienza », collocata nell'Antichità e caratterizzata da balbettamenti e goffaggini, oscurantismi e superstizioni?
Benjamin Farrington, lo studioso d'origine irlandese che si è conquistato un meritato posto fra gli storici (e, soprattutto, i divulgatori) della scienza. dimostra in questo libro che è ormai un « classico » come la scienza greca - nella quale confluiscono e vengono superati i precedenti e più incerti tentativi egiziani e mesopotamici - abbia diritto fino in fondo alla sua patente di « scientificità ».
Nelle pagine del Farrington rivive il lungo e tormentato processo attraverso il quale dai maghi egizi e dagli astrologi babilonesi si passa agli scienziati greci; vengono rievocate le principali fasi della lotta per l'affermazione di un pensiero scientifico « laico », affrancato dalla religione e dalla metafisica: viene mostrato a quale livello di sistematicità e di organicità fosse giunto il pensiero scientifico greco, prima che su questa stagione della ragione e della scienza calassero le ombre del crepuscolo della civiltà romana e le tenebre della notte cristiano-medievale.

Benjamin Farrington (1891) è uno fra i maggiori storici della scienza. Oltre a una decennale attività accademica presso università di diversi paesi, ha pubblicato numerosi saggi e opere di divulgazione, alcune delle quali tradotte in italiano: "Storia della scienza greca"; "Scienza e politica nel mondo antico"; "Lavoro intellettuale e lavoro manuale nell'antica Grecia".




882: La relatività e il senso comune
nuova intruduzione alle idee di Einstein

La Teoria della Relatività è presentata qui in modo assai diverso da quello comune alle molte esposizioni divulgative dell'argomento: non in opposizione alla classica meccanica newtoniana, ma come naturale derivazione da essa, logica e inevitabile quando si cominciano a considerare oggetti con velocità vicine a quella della luce.
Il libro può così partire da idee fisiche familiari, come forze, accelerazioni e quantità di moto, per giungere senza difficoltà alla discussione decisiva, sulla natura della luce e del tempo.
Solo nella seconda parte compaiono alcuni degli sviluppi matematici caratteristici della teoria, che in questo modo risultano comprensibili col solo aiuto dell'algebra della scuola secondaria.
E si toccano qui i risultati più famosi e affascinanti: le considerazioni sulla causalità e la simultaneità, il paradosso dei gemelli, le durate dei viaggi spaziali, la trasformazione della massa in energia.




copertina 883: Verso lo zero assoluto
la fisica delle basse temperature

Lo Zero Assoluto (cioè la temperatura di 273,15 °C sotto zero) è una condizione della materia che non potrà mai essere raggiunta; tuttavia nel raffreddare oggetti portandoli vicino allo Zero Assoluto il fisico impara molte cose intorno alla materia e all'energia: a pochi gradi dallo Zero Assoluto i materiali familiari diventano irriconoscibili, svanisce la resistenza elettrica, l'elio diventa un liquido dalle proprietà stupefacenti e l'attività degli atomi entra in una specie di ibernazione.
Tutto ciò è raccontato in questo libro.insieme con le tecniche, interessanti per se stesse, che permettono di arrivare a meno di 1/1.000. 000 di grado dallo zero assoluto: si è introdotti cosí in un campo di ricerche oggi in fiorente sviluppo e pieno di promesse per il fisico e per il chimico.




884: Sguardi sull'Universo
problemi di cosmologia

Quanto è grande l'Universo? Quanto antiche sono le stelle e le galassie? A quale velocità si allontanano da noi le galassie piú lontane? Perché è buio di notte se ci sono nel cielo innumerevoli stelle? Che cosa avviene dentro le stelle? E tra una stella e l'altra? Com’è cominciato l'Universo, e dove andrà a finire?
In ogni epoca gli uomini si sono poste domande di questo genere: in questo libro Hermann Bondi le esamina e discute presentando contemporaneamente una breve rassegna delle scoperte dell'astronomia moderna. Sullo sfondo delle due contrapposte teorie dell'universo, quella « esplosiva » e quella « stazionaria », Bondi esamina le intuizioni e i contributi di uomini come Einstein, Eddington, Hoyle, Hubble e Lemaître, e le considerazioni cosmologiche sono rese più familiari con l'applicare le nuove conoscenze sull'Universo a fenomeni naturali del nostro ambiente, come le aurore polari, le maree solari e lunari, il magnetismo terrestre e le oscillazioni dell'asse terreste,

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885: De revolutionibus orbium caelestium

L'anno 1453, in cui apparve il “De revolutionibus orbium caelestium” e in cui il suo geniale autore morì segna la fine di un periodo che abbraccia insieme il Medioevo e l'Antichità: dopo Copernico l'uomo non è piú al centro del mondo.
Questo testo, che sconvolse profondamente il panorama scientifico, filosofico e teologico del tempo, viene qui offerto nella sua redazione originale con traduzione a fronte, e presentato da uno dei più insigni specialisti di studi copernicani, Alexandre Koyré.
Nella sua introduzione Koyré ricostruisce la genesi dell'opera nel contesto culturale dell'epoca, e ne considera l'incidenza sul pensiero contemporaneo e le caratteristiche: «Copernico applica all'universo un punto di vista estetico, elabora una fisica geometrica, o più esattamente una fisica della geometria ottica, e trasforma la nozione di forma... È un ordine splendido, una geometria luminosa, che sostituisce l'astro-biologìa degli antichi ».




886: Le origini della vita

Uno dei grandi problemi scientifici della nostra epoca è quello della comparsa della vita a partire dalla materia inerte.
Secondo il moderno pensiero scientifico, l'evoluzione biologica è parte di un processo più generale di evoluzione, iniziato con l'origine dell'Universo, la formazione delle galassie e quindi dei sistema solare. In un dato momento di questo universale processo evolutivo, sul pianeta Terra si sono instaurate condizioni particolari, favorevoli alla complessificazione delle molecole organiche e alla nascita di forme di vita primitiva, dalle quali poi si origineranno, attraverso l'evoluzione biologica, le specie attualmente viventi.
Tema di questo libro è proprio il capitolo dell'evoluzione che riguarda l'origine della vita sulla Terra. L'autore descrive il cammino percorso dal pensiero umano per giungere alle idee scientifiche oggi accreditate: dalla teoria della generazione spontanea agli esperimenti di Pasteur; dalla teoria dell'evoluzione darwiniana alla ricostruzione in laboratorio dell'atmosfera primitiva della Terra, alle ipotesi sulla struttura dei «proto-organismi». Egli cerca poi di caratterizzare il «fenomeno vita», sia da un punto di vista morfologico che fisiologico e biologico. E giunge, infine, ad esporre le teorie moderne sull'origine della vita e le linee di sviluppo della ricerca in questo campo, fornendo così un vivido panorama delle conoscenze acquisite: conoscenze indispensabili per chiunque oggi si ponga il problema del posto occupato dall'uomo nella natura.

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887: Algebra lineare

Questo volume, già noto in lingua originale per le sue qualità didattiche, offre una chiara ed esauriente trattazione degli spazi vettoriali.
L'esposizione è condotta in modo da accompagnare lo studente nella graduale acquisizione della materia: gli sviluppi più impegnativi vengono ogni volta introdotti solo quando la maturità del lettore, rafforzata dallo studio già compiuto, è pronta ad assimilarli senza difficoltà. Lo scopo che si prefigge l'autore è soprattutto di fornire una corretta sistemazione dei concetti, ma sono tenute in evidenza anche le necessità del computo.
Una parte notevole è riservata agli esercizi, sia di carattere applicativo sia di carattere teorico.
La scelta degli argomenti, la ricca esemplificazione, la qualità e la varietà degli esercizi rendono il testo adatto tanto al corso di algebra per studenti di Matematica quanto al corso di geometria per studenti di Fisica: gli ultimi capitoli sono particolarmente utili per lo studente che si avvia a proseguire gli studi di Matematica.
Completano il volume l'inserimento in appendice di argomenti introduttivi all'analisi funzionale e un primo capitolo di collegamento con la geometria delle coordinate.




888: L'universo nel tempo

L'Autore di “Al di là della Luna” e “I mostri del cielo” ci conduce ora in una serie di viaggi nel tempo che ci faranno risalire fino all'origine dell'universo.
Ripercorreremo dapprima i tempi in cui sono nati il Sole e la Terra e assisteremo all'evoluzione del nostro pianeta fino all'apparizione dell'uomo. Poi con un altro viaggio risaliremo più indietro: a quando il Sole e la Terra non esistevano ma già si era formata una prima generazione di stelle che contribuì a farne altre, chimicamente diverse, dalle quali si formò il mondo attuale, ricchissimo e straordinariamente vario. Ma anche queste stelle primeve ebbero un'origine: da un universo senza stelle, completamente diverso, che si trasformò rapidamente e che prima non c'era.
Vedendo come l'universo cambiò continuamente nel tempo, scopriamo una straordinaria caratteristica creduta tipica, in genere, solo degli esseri viventi: l'evoluzione verso forme sempre più complesse. È il caso o un disegno preordinato che la guida in questo senso? Ogni lettore troverà la sua risposta riflettendo su ciò che avrà visto, frutto delle osservazioni e delle deduzioni scientifiche.
Osservazioni e deduzioni che permettono di azzardare ancora un viaggio: nel futuro più vicino e in quello più remoto, nel tentativo di scoprire, via via, qual è il destino ultimo dell'uomo, della Terra, dell'universo.

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889: L'archidea

È La raccolta dei numeri della annate 1987, 1988, 1989, 1990 della rivista ravennate “L'Archidea”.
Fra gli altri sono presenti articoli a firma Mario Pierpaoli, Paola Novara, Franco Torre.
Una curiosità è rappresentata da un fotoromanzo ambientato a Ravenna (1988 n.8-9).
Pubblicati anche numerosi capitoli confluiti, nel dicembre 1988 nel libro “Dintorni di Ravenna” di Umberto Foschi e Franco Torre, curato da Massimo Bruschi.
A fianco è riprodotta la copertina del numero zero (1986 n.0), mancante dalla raccolta.

Alcuni articoli trattano dell'Associazione Ravennate Astrofili Rheyta:
- A.R.A.R. Associazione Ravennate Astrofili Rheyta di Massimo Bruschi (1987 n.1: pag 30, pag 31, pag 32, pag 33, pag 34)
- Gli astrofili ravennati di Fabrizio Tozzi (1990 n.1: pag 14, pag 15)
- Storia dell'ARAR di Don Guerrino Molesi (1990 n.1: pag 15)
- La notte della Luna nera di Andrea Milanesi e Fabrizio Tozzi (1991 n.1: pag 16)
- La fase della Luna di Fabrizio Tozzi (1991 n.1: pag 17)

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890: I cento anni della Specola Vaticana

Raccoglie gli articoli di Sabino Maffeo «I cento anni della Specola Vaticana» e «La Specola Vaticana strumento di dialogo» tratti rispettivamente dai quaderni nn. 3377 e 3381 di Civiltà Cattolica 1991.
Cento anni fa, col motuproprio Ut mysticam del 14 marzo 1891, Leone XIII fondava in Vaticano l'Osservatorio astronomico, meglio conosciuto col nome di “Specola Vaticana”. C'è chi l'ha voluto considerare come il più antico di Europa ancora in funzione, facendone risalire le origini all'epoca della riforma del calendario attuata nel 1582 da Gregorio XIII.
È vero che questo Papa, nel contesto della riforma, fece costruire in Vaticano la cosiddetta Torre dei Venti o Torre Gregoriana, ancora oggi esistente e nota per la bellissima Sala della Meridiana, sul pavimento della quale il domenicano Ignazio Danti disegnò la più famosa delle sue meridiane. Sta però il fatto che detta torre fu usata come Osservatorio meteorologico e astronomico, e chiamata Specula Vaticana, solo verso la fine del sec. XVIII, prima per merito del card. Zelada, bibliotecario di Sacra Romana Chiesa, e poi di mons. Filippo Luigi Gilii. Ma per breve tempo, poiché alla morte del Gilii gli strumenti andarono dispersi e la Specola sospese la propria attività fino a che Leone XIII, dopo 70 anni, non la rifondò, risvegliandola a una nuova e feconda attività.

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