261: OSCAR
Amateurfunk-Satelliten

Dall'inizio del primo satellite artificiale, Sputnik, nel 1957, la parola "satellite" è diventata un termine che tutti conoscono.
Nel frattempo sono stati lanciati diverse centinaia di satelliti per una vasta gamma di compiti, della loro esistenza ci viene ripetutamente ricordata, ad esempio attraverso le trasmissioni televisive, "via satellite" e attraverso le immagini meteorologiche riprese da grandi altezze.
Anche eventi così spettacolari come lo sbarco di persone sulla luna o un laboratorio di ricerca senza pilota sul pianeta Marte rendono chiaro, anche ai laici, i progressi tempestosi che un nuovo ramo della scienza e della tecnologia ha compiuto negli ultimi due decenni.
È praticamente sconosciuto al grande pubblico che anche i radioamatori abbiano i propri satelliti. Sette di questi sono stati finora lanciati con successo, il primo nel 1961, appena quattro anni dopo il lancio del primo satellite.
Questo libro non serve solo come fonte di informazioni per il nuovo radioamatore o come lavoro di riferimento per il professionista, ma fornisce ai suoi lettori nuove idee per affrontare le diverse possibilità che la radio satellitare amatoriale può offrire.




Come ogni anno anche la XX edizione contiene i dati necessari a localizzare in cielo e a pianificare l’osservazione amatoriale del Sole, della Luna, delle eclissi e delle occultazioni, dei pianeti, dei satelliti, degli asteroidi, delle comete, delle stelle doppie, dei principali sciami meteorici, delle stelle variabili, insomma di tutte le categorie di oggetti astronomici che sono oggetto di programmi specifici di osservazione da parte degli astrofili aderenti alle Sezioni di Ricerca UAI. Come già lo scorso anno, questi dati sono stati riorganizzati in una forma più utile e sintetica, e sono preceduti da estese parti introduttive (arricchite quest’anno da elementi di carattere storico e generale) che possono aiutare anche il neofita a utilizzare con una certa immediatezza questo strumento di lavoro; i termini ¡n neretto contenuti nelle parti introduttive alle varie sezioni sono definiti nel glossario posto alla fine del volume. Sono state inserite delle parti dedicate all’astrofilo generico o a chi inizia a percorrere la strada dell’osservazione celeste. Così, accanto al prontuario contenente varie informazioni e al glossario, che già caratterizzarono la scorsa edizione, quest’anno sono stati inseriti nuovi grafici del fenomeni celesti, delle parti relative all’individuazione delle costellazioni e ai loro miti, un’esauriente carta lunare, un’introduzione al fenomeno dell’inquinamento luminoso. Inoltre una sezione e stata dedicata per la prima volta ai quadranti solari. Infine, il repertorio contenente l’elenco delle associazioni di astrofili, osservatori e planetari si ò ulteriormente completato, raggiungendo le 377 entrate, ciò che ne fa, di gran lunga, il censimento più completo dell’attività amatoriale nel nostro paese disponibile.

262: Astronomia: almanacco 1999 (UAI)copertina




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263: Astronomia e astrofisica in URSS

Il volume raccoglie i risultati di un incontro di lavoro, ad alto livello scientifico, tra scienziati sovietici e italiani, organizzato dal Comune di Roma (attraverso l'Ufficio Affari Scientifici della Sovrintendenza comunale) in collaborazione con l'Associazione Itala-Urss e l'Accademia delle Scienze sovietica.
Gli autori forniscono un “rapporto” originale e in gran parte inedito sullo stato attuale degli studi e delle ricerche astronomiche e astrofisiche in Unione Sovietica, prestando particolare attenzione a concrete ipotesi e proposte operative di collaborazione internazionale per la ricerca e l'esplorazione, a scopo pacifico, dello spazio. Vengono via via esposte le più recenti teorie sull'origine dell'Universo e del sistema solare, le proposte sul futuro dell'astronautica e sul contributo degli astronomi dilettanti: il tutto in una prospettiva di cooperazione e di sviluppo scientifico per la pace.
In appendice le testimonianze di autorevoli studiosi italiani (Andrea Carusi, Pietro Giannone e Margherita Hack) sulle condizioni attuali e sulle aspettative degli studi astronomici in Italia.




264: Breve storia della conquista dello spazio

Questa breve storia della conquista dello spazio vuole dare una panoramica molto sintetica degli eventi che hanno segnato le tappe più importanti dell'avvicinamento, prima, della conquista, poi, dello spazio da parte dell'umanità.
Partendo dai miti dell'antichità, il libro analizza le scoperte astronomiche, lo sviluppo dei missili, le tecnologie distruttive sviluppate durante i due conflitti mondiali, e arriva fino alle missioni spaziali con uomini a bordo che hanno caratterizzato gli anni Sessanta e Settanta, fino ai giorni nostri.
La conquista della Luna, le sonde per l'esplorazione dei sistema solare, lo Skylab, le missioni dello Space Shuttle, vengono analizzate con ricchezza di particolari inediti, inclusa la descrizione della costruenda stazione spaziale internazionale Alpha, degna erede della stazione sovietica Mir. Il testo fornisce infine una proiezione di quello che il domani ci riserva in campo spaziale, con al primo posto la conquista di Marte.

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265: Miti e leggende dello spazio siderale

Gli astri e le costellazioni. Le leggende delle più grandi civiltà antiche. Una carrellata di immagini astronomiche.
Una guida 'stella per stella' del cielo, il maggiore patrimonio naturale dell'uomo attraverso i meandri dell'immaginazione umana.
Una raccolta di storie ideate dall'uomo per vincere la paura della notte.




266: Non siamo mai andati sulla Luna

Oramai sappiamo tutti che le verità scomode e pericolose per l'equilibrio e l'ordine pubblico vengono spesso tenute nascoste o, peggio ancora, plasmate ad arte dai giornali, dalla radio e dalla televisione.
Il libro è un esempio di informazione contro corrente e dimostra come una realtà oramai accettata da tutti (e quindi non più messa in discussione) possa vacillare sotto l'apporto di prove documentate. E provocare la riapertura di un caso archiviato nelle nostre menti come quello relativo alle missioni verso il nostro satellite naturale.
Tutta l'operazione Luna, secondo i documenti presentati, poggia su una serie di colonne portanti che l'autore, Bill Kaysing, comincia a togliere, una per una.
E l'intero affare crolla, rivelandosi come una enorme manovra economica, un'operazione di immagine e di prestigio che sarebbe stata organizzata per fini diversi, ingannando milioni di persone nel mondo. E creando la consapevolezza che «... se gli americani sono potuti arrivare sulla Luna... allora possono fare qualsiasi cosa!».
L'autore presenta prove fotografiche, testimonianze dirette ed argomenti solidi che hanno trasformato una realtà romanzesca in un avvincente dossier.

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267: Le galassie

La ricerca moderna sulle galassie ha inizio nei primi decenni del nostro secolo, e precisamente nel 1924, quando Edwin Hubble riconosce per la prima volta nella Nebulosa di Andromeda un sistema stellare distinto dalla Via Lattea e a essa analogo. Questa fondamentale acquisizione è destinata a mutare radicalmente la nostra concezione dell’universo: non più una sola galassia, ma una moltitudine incalcolabile di questi “oggetti” che - come lo stesso Hubble scopre dopo breve tempo - vanno allontanandosi l’uno dall’altro con una velocità proporzionale alla distanza reciproca. Da Hubble in poi, la ricerca astrofisica ha potuto avvalersi di strumenti via via più potenti e perfezionati, a cui hanno fatto riscontro progressi conoscitivi sempre più straordinari. Tra gli scienziati principali protagonisti di tale ricerca, alcuni figurano tra gli autori degli articoli della presente raccolta antologica; in questa sono ricapitolati molti tra gli aspetti più affascinanti che riguardano la nascita e l’evoluzione delle galassie e sono toccati quelli che ora sono i problemi di punta in quest’ambito disciplinare.




268: I mostri del cielo
comete, quasar, buchi neri

L'universo è pieno di anomalie, quelle che nel titolo di questo volume vengono scherzosamente definite "mostri", ma che in realtà sono fenomeni interessantissimi.
Alcuni, come le comete, li conosciamo, altri sono pianeti o corpi la cui esistenza è supposta da calcoli o deduzioni degli studiosi ma non ancora osservata direttamente, altri ancora, posti ai limiti dello spazio e del tempo, ci fanno intravedere quella che forse è la chiave per comprendere la nascita e l'evoluzione dell'Universo.

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269: Occultazioni

Un fenomeno così semplice, della Luna e di una stella che scompare o riappare, può sembrare un innocuo divertimento per serate estive. La scienza attuale si serve di satelliti, supercomputers, grandi macchine acceleratrici ed apparecchiature sempre più complesse per ottenere dati sperimentali, valutarli, studiarli ed applicare le teorie che si possono derivare da essi. Tuttavia l’osservazione delle occultazioni non è da meno. Se i dati sono precisi, anche un non professionista potrà ottenere risultati nei campi più disparati e contribuire al progresso della scienza. Ciò non deve sembrare eretico o di basso profilo. Basti pensare che nel corso dei secoli dalle osservazioni di occultazioni si sono derivate scoperte fondamentali: dal dimostrare che la Luna è più vicina alla Terra che le stelle, che la Luna non ha atmosfera, che tante stelle sono doppie, si è passati a documentare la divisione degli anelli di Saturno, la forma dei profilo lunare e di asteroidi, per sviluppare lo studio dei fenomeni di interferenza, introdurre nuove tecniche di sperimentazione che vanno dalla fotometria elettrica ai CCD, agli studi di apparecchiature ad alta risoluzione per lo studio della natura di stelle e pianeti, prima ancora delle meravigliose scoperte dei satelliti artificiali. [Salvo De Meis - Jean Meeus]




270: Atlante astronomico

Questo Atlante comprende tutte le stelle fino alla 7a magnitudine in 20 carte.
I confini delle costellazioni sono quelli adottati dall’Unione Astronomica Internazionale nel 1928; tali confini sono indicati da linee tratteggiate.
Le posizioni (anche quelle delle separazioni delle stelle doppie) sono riferite all’equinozio 2000; questo rende le posizioni stellari particolarmente precise fino agli Anni 2010-2015, per i quali l’errore non è superiore a 1 minuto o 1/4 di grado in Ascensione Retta e 5’ o 1/10 di grado in Declinazione, per il noto fenomeno della precessione degli equinozi.
Comunque, per chi volesse conoscere o ricavarsi anche piccole differenze apportate dalla precessione lunisolare, può far uso delle formule riportate.

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