681: L'astro narrante
la Luna nella scienza e nella letteratura italiana

Nel 1609, quattrocento anni fa, Galileo Galilei punta il cannocchiale sulla luna e inaugura la "nuova scienza". Nel 1969, quarant'anni fa, Neil Armstrong lascia la sua impronta sulla luna e inaugura l'era della colonizzazione umana dello spazio. La luna è l'oggetto cosmico più vicino alla Terra. Il suo satellite naturale. La sua compagna fedele. L'astro narrante. La luna ci parla dell'universo fuori dalla Terra. Che, con Galileo, è diventato un universo conoscibile. E, con Armstrong, è diventato un universo fisicamente esplorabile. Ma la luna è da sempre, per l'uomo per tutti gli uomini l'astro narrante. L'astro che racconta del cosmo e della sua armonia. Del tempo e della sua regolarità. Dello spazio e della sua profondità. La luna è l'astro dove, da sempre, scienza e immaginazione si incontrano.
La luna è l'astro che forse più di ogni altro ha ispirato la grande letteratura italiana e da Dante a Galileo, da Ariosto a Bruno, da Leopardi a Calvino le ha consentito di coltiva re la sua "vocazione profonda": costruire, attraverso la filosofia naturale, "mappe del mondo" sempre più precise. Senza mai perdere, con la cura dei dettagli, l'insieme.




Magnifico, questo albo illustrato di grande formato, destinato soprattutto agli adulti.
Si tratta di una raccolta di versi che parlano della luna, e comprende un frammento del celeberrimo "Canto di un pastore errante dell’Asia" di Giacomo Leopardi.
Nessun titolo alle poesie, caratteri in bianco sul fondo scuro della doppia pagina aperta, tavole grandi come quadri. Concludono la raccolta i versi drammatici di Whitman, gravi di sangue, ottimamente richiamati dal rosso spento dell’illustrazione.
Sono autentici dipinti quelli che si susseguono e che nell’insieme restituiscono un’atmosfera inquieta, sognante, vagamente cupa. Dominano i colori scuri, sono loro a creare l’atmosfera notturna: un orizzonte quasi sempre molto basso divide in due le tavole, in alto il cielo, punteggiato di stelle, in basso la terra o, più spesso, il mare. Ogni illustrazione richiama solo da lontano le parole dei versi, oppure dà origine ad associazioni inaspettate: grandi balenottere eleganti fluttuano nel cielo come nuvole intorno alla luna, insieme alla nave di un marinaio antico, a commento della poesia di Leopardi; un cavallo alato, cavalcato da una donna, riempie la doppia pagina iniziale, enorme accanto alla poesia di Christina Georgina Rossetti; un grande profilo femminile, capelli di stelle e orecchino a falce di luna su un cielo chiaro, il più luminoso di tutta la raccolta, dimostra come “appaiono i sentieri di ciò che è impenetrabile” (F. Garcia Lorca). A ogni pagina la luna acquista forme diverse: falce di luna in alto, grande luna piena giallo-verde sotto il profilo del mare, frammento di volto femminile nel cielo coperto di nubi, in un clima settecentesco che commenta i versi di Goethe…
L’interpretazione che Gianni De Conno attribuisce a ciascuna poesia non è mai didascalica, coglie lo spirito profondo dei versi, legando (giustamente e inevitabilmente) la luna alla figura femminile, all’amore tormentato, a sensazioni indefinibili, a una calma inquieta.
Le grandi, stupende tavole sono state realizzate con tecnica digitale; l’autore ha superato il difficile compito di illustrare poesia creando a sua volta immagini poetiche, basate su associazioni insolite e originali.

682: Poesie alla luna
illustrate da Gianni De Conno




683: Cose mai viste
Galileo, fascino e travaglio di un nuovo sguardo sul mondo

Ciò che contraddistingue questa dalle molte mostre galileiane italiane di quest'anno di celebrazioni, chiarisce Mario Gargantini, è che "GALILEO: cose mai viste. Fascino e travaglio di un nuovo sguardo sul mondo" focalizza la propria attenzione sulle osservazioni condotte da Galileo tra il 1609 e il 1610, proponendo al visitatore un percorso che permetta di immedesimarsi nell'esperienza di Galileo cogliendone tutte le sue sfaccettature.
L'obiettivo non è tanto quello di arrivare a un "giudizio definitivo" sul caso Galileo, quanto piuttosto di creare le condizioni per un giudizio, indagando il contesto storico-culturale del tempo, la pluralità dei fattori in gioco, entrando in modo molto approfondito nel merito di un momento (quello osservativo) della vicenda scientifica galileiana.




Quest'opera non è un trattato di astronomia. L'Autore si è semplicemente proposto, scrivendo queste pagine, di volgarizzare alcune conoscenze sulla costituzione e il funzionamento del sistema solare di cui fa parte la nostra Terra.
Essa presenta, in un riassunto sintetico, la storia di questo piccolo arcipelago celeste, perduto nell'Universo, ma dal quale possiamo contemplare è comprendere, mercé la perfezione dei pia moderni strumenti d'ottica e l'indefessa attività dei nostri astronomi, le meraviglie che ci circondano.
Nel primo capitolo si esaminano le teorie e i “sistemi” immaginati per spiegare il mondo. Nozioni elementari degli antichi, superstizioni del Medioevo, scoperte del Rinascimento, constatazioni ragionate e deduzioni logiche del XVII e XVIII secolo; ogni epoca aggiunge, proveniente da ogni parte del mondo scientifico, la sua pietra all'edificio comune, il quale, grazie allo sviluppo della tecnica strumentale, ai metodi scientifici, all'impiego generalizzato delle matematiche, culmina splendidamente negli ultimi progressi moderni. Il secondo capitolo tratta dei diversi metodi di ricerca e di investigazione di cui disponevano gli uomini per osservare il cielo; dalla semplice lente d'ingrandimento fino al potente telescopio di Monte Palomar con uno specchio di m. 5 di diametro... in attesa di ben altro.
Segue l'argomento principale del libro con lo studio particolare di ciascuno degli astri che costituiscono il sistema solare, cominciando dal più vicino a noi, la Luna, nostro Satellite.
Poi, partendo dal Sole, centro di attrazione di tutto il sistema, l'Autore tratta successivamente dei Pianeti, queste altre « terre del cielo », del minuscolo Mercurio, quasi sottratto dalla luminosità del troppo vicino focolare centrale; Venere, tanto simile alla Terra e pur tanto misteriosa sotto le sue nubi; Marte verso cui si è specialmente rivolta la curiosità del pubblico; i Piccoli Pianeti, migliaia di corpuscoli celesti, la cui massa totale raggiunge appena un millesimo di quella della nostra Terra; l'enorme ed instabile Giove; Saturno meraviglioso e complicato; Urano e Nettuno perduti ai limiti estremi del nostro sistema; Plutone, scoperto di recente, ancor più lontano. Un capitolo speciale è dedicato al Sole, colossale sorgente di luce e calore, e a una breve trattazione delle Stelle, questi altri soli che brillano a distanze inimmaginabili.

684: Altri mondi

 




685: Cronache dell'universo
Dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande: è il viaggio che ci propone Tullio Regge, che oltre ad essere uno dei massimi fisici contemporanei, ha rivelato un talento eccezionale per la divulgazione. Sotto la sua penna gli argomenti più complessi diventano racconto, e si fanno comprendere anche da chi non abbia una preparazione specialistica. “Non penso certo di poter soddisfare da solo le esigenze del pubblico e non esito ad affermare che occorrerebbe un impegno più consapevole e disinteressato della comunità scientifica verso la divulgazione — scrive Regge —. Si tratta di un’attività a pieno tempo, che impone scelte non facili, e che va distinta dalla ricerca, con cui può e dovrebbe coesistere, ma di cui non è un facile corollario.”
Il volume è diviso in cinque capitoli. II primo, “Relatività e cosmologia”, affronta fra l’altro temi come la luce, la gravità, i buchi neri e il big bang. Il secondo, “Astrofisica e sistema solare”, ricostruisce la formazione del sistema solare e discute i problemi dell’esplorazione dello spazio. Il terzo, “Sulla fisica moderna”, discute alcune questioni che sono state e sono al centro della ricerca fisica dei nostro secolo: i quanti, il principio di indeterminazione, l’atomo, le forze nucleari, le particelle elementari, la superconduttività e l’entropia. Segue un capitolo dedicato ai profili di tre scienziati: Einstein, Maxwell e Gödel e a un intervento sulla “riabilitazione” di Galileo. Conclude il libro “Un racconto impossibile” sul moto perpetuo, condotto con humour paradossale.




686: La macchina per pensare

È un saggio di Piero Angela che si propone di far comprendere al lettore le dinamiche del cervello e del comportamento.
Il libro descrive la storia dell'evoluzione dell'uomo, dagli ominidi alle grandi scoperte ed invenzioni, quali il linguaggio ed il fuoco e ci prospetta il nostro futuro, sempre più ancorato alle tecnologie.
Quindi è un viaggio guidato per conoscere le caratteristiche dell'intelligenza, della creatività, dell'astrazione e così via, raccontato con la solita chiarezza e semplicità.




687: Il caso è la legge dell’universo

Questo libro è forse unico nel suo genere. Con una serie di paragoni ricavati dai fatti reali, si vuole mettere in risalto l’incertezza della vita, per cui nessuno può dirsi padrone di se stesso, ma che non dipende affatto dal destino già inculcato alla nascita.
Attraverso la realtà, si vuole porre in evidenza che nulla dipende dal fato; ma ognuno di noi può essere fortunato secondo il caso che presentano le diverse combinazioni.
Nessuno può dire anche nel giro di pochi minuti di essere vivo o no, poiché questo può dirsi solo se nessun caso si mette di traverso, quindi solo ed esclusivamente dopo. L’avvenire è avvolto di tanta incertezza, che neppure maghi o chiaroveggenti possono dirlo, in anticipo. Questi “sa tutto” non sanno nulla neppure di se stessi, poiché nessun sortilegio può rivelare la sorte futura.
Nel caso benigno tutto si salva, nel caso maligno, tutto si perde. [Amleto Sintini]




688: Progetto "la scuola per il paese":
Le 12 costellazioni dello zodiaco

Con la prima sperimentazione dell’autonomia avviata tre anni fa [1998], i docenti della scuola elementare di Villanova [di Bagnacavallo] proposero un progetto di vasta portata didattico-culturale e di integrazione con il territorio denominato “La scuola per il paese”.
L’idea di fondo era quella di realizzare su lastre di marmo la rappresentazione delle costellazioni e di consegnarle al paese come arredo urbano in occasione della ristrutturazione di Piazza Tre Martiri. Il progetto, di durata triennale, era basato su un’articolazione interdisciplinare coinvolgente tutte le classi del plesso di Villanova. L’attività è stata svolta applicando una metodologia didattica che ha privilegiato l’organizzazione laboratoriale e lo spirito di ricerca dei ragazzi per realizzare un processo di apprendimento partecipato.
[...] La realizzazione del progetto ha visto coinvolti la scuola e l’ente locale, con la collaborazione di genitori volontari in continuità con iniziative precedenti: la realizzazione di uno stagno nel cortile della scuola, l’allestimento del teatrino, i mosaici per l’intitolazione della scuola a Rodari, l’orologio solare e i mosaici relativi. ....

(Paola Carnevali, dirigente dell’Istituto comprensivo di Bagnacavallo)




689: Enciclopedia dello spazio

L’Enciclopedia dello Spazio vuole costituire un omaggio all’intelligenza e al coraggio dell’uomo il quale, sin dai tempi più lontani, di fronte al mistero del cielo senza fine che lo sovrasta, dell’Universo che avvolge la “Terra” sulla quale poggia i suoi piedi, sente il bisogno di scrutarlo e di esplorarlo, di staccarsi dalla Terra che pure ama e per la quale è nato, con una serie continua di conquiste scientifiche e tecniche che a mano a mano che egli crede di aver guadagnato, gli aprono nuovi orizzonti e nuovi interrogativi.
Non basterà a Von Braun di mettere a frutto le sue esperienze dei V2 per preparare i successivi stadi dell’enorme Saturno: occorrerà il coraggio di Armstrong per lasciare la prima orma umana sulle sabbie lunari.
L’"Enciclopedia dello Spazio" è tesa soprattutto a valorizzare le imprese dell’uomo, specie negli ultimi anni, senza trascurare tuttavia le premesse storiche e scientifiche indispensabili per comprendere e apprezzare fino in fondo gli eventi straordinari ai quali abbiamo assistito.




690: Nel quinto centenario della nascita di Nicolò Copernico

La ricorrenza non poteva trascorrere nella nostra città senza che ne fosse pubblicamente approfondito il significato. Non era solo questione di chiarire soprattutto ai giovani la portata dell’avvenimento sotto il profilo storico e filosofico ma di riconnettere la celebrazione a una realtà bresciana qual è rappresentata dalla Civica Specola Cidnea. Questo Istituto, infatti, ha compiuto lo scorso anno i venti anni di attività realizzando una coincidenza significativa che qui, ricordando la passione e la competenza dei fondatore prof. Angelo Ferretti Torricelli, mi è gradito sottolineare. La presente raccolta comprende, infatti, due saggi sulla figura e il pensiero di Copernico mentre gli altri toccano i temi dell’astronomia moderna. In tal modo l’interesse per le iniziative locali si esalta nel rapporto con le grandi idee che hanno sostenuto l’evoluzione civile mentre queste trovano la loro verifica nel pratico esercizio della scienza. Su questa linea possiamo individuare il motivo più valido che ha consigliato la Civica Amministrazione a far pervenire ad ogni studente bresciano un esemplare di questo volume. Mi auguro che i lettori più giovani ne comprendano tutta l’importanza e sappiano trarre da queste pagine un messaggio che li aiuti a capire il valore della scienza e soprattutto lo stimolo a pensare il nuovo che della grande lezione copernicana costituisce il fondamento. [Bruno Boni]




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