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381: Astronomia: almanacco 2002 L’almanacco dell’Unione Astrofili Italiani dell’anno 2002, giunto alla sua ventitreesima edizione, è proposto nell’oramai tradizionale suddivisione riguardo alle sezioni pianeti, occultazioni, meteore, comete, asteroidi e stelle variabili mentre è parzialmente rinnovato nella parte riguardante i fenomeni astronomici e, anche se in piccola parte, nelle tabelle riguardanti il Sole ed alla Luna. |
382: Guida turistica del cielo Molto diversa dai tradizionali manuali, cosiddetti “scolastici”, di avviamento all’astronomia, ecco un’originalissima opera che vi invita a scoprire l’universo e a viaggiare attraverso u cielo in modo divertente. |
383: I quanti e la vita Tre vivaci scritti raccolgono i ricordi di Bohr sui momenti salienti e i principali protagonisti della genesi e dello sviluppo della moderna fisica atomica e nucleare: Rutherford, Heisenberg, i celebri congressi Solvay, le pazienti e pur emozionanti ricerche e discussìoni di fisici di tutti i paesi. |
384: Geometria intuitiva David Hilbert, primo e maggiore esponente del formalismo - cioè della tendenza filosofica che vorrebbe escludere dalle matematiche ogni ricorso all'esperienza sensibile dando ad esse un fondamento puramente logico fu tuttavia ben consapevole dell'importanza dello studio intuitivo come premessa ad ogni studio astratto, e successivamente alla sistemazione assiomatica da lui esposta nei Fondamenti della geometria, volle mostrare in questo libro come dal punto di vista geometrico sia possibile avere un quadro di tutte le matematiche molto più comprensibile di quello offerto dal punto di vista analitico. |
385: Che cos'è la matematica? “Opera eccellente che dovrebbe trovarsi sul tavolo di ogni studioso, qualora si tendesse a, restituire alla matematica il posto che ebbe per duemila anni nel patrimonio intellettuale delle persone colte: il che, come osservano gli autori, è auspicabile sotto tanti aspetti. È un libro di elevata divulgazione, ma nel quale persino gli specialisti possono trovare prospettive, scorci, idee di notevole interesse. Le conoscenze presupposte sono quelle del nostro insegnamento liceale. Tuttavia l'opera non può leggersi come saggio di scienza più o meno romanzata o agghindata all'Algarotti. Essa richiede una certa maturità e qualche sforzo di pensiero per la penetrazione dei concetti fondamentali. Personalmente sono entusiasta dell'apporto che questo libro dà alla campagna che vado conducendo contro il soverchio e pericoloso astrattismo della matematica contemporanea. L'analisi critica dei fondamenti e dei concetti è stata ed è preziosa, ma essa non deve farci trascurare l'attività creatrice, che deve procedere con fare più libero. Applaudo perciò vivamente quando leggo che la tendenza odierna per la generalità, rappresenta soltanto un lato della questione, poiché la vitalità della matematica dipende decisamente dalla fisionomia individuale dei problemi e dei metodi.”[ Francesco Severi] |
386: La sintesi einsteinianaa Max Born, analizza e interpreta in quest'opera la teoria della relatività di Einstein. Il risultato è senza dubbio il più lucido e chiarificatore dei libri scritti per spiegare il passaggio dalla fisica classica a quella relativistica: per la sua completezza e accessibilità finisce con l'essere una vera e propria storia dell'evoluzíone della fisica. Inizia infatti dall'esposizione dei concetti e delle operazioni fondamentali, dalle misure di spazio e di tempo, dagli assiomi della geometria euclidea, cioè dall'astronomia tolemaica e copernicana, per arrivare ai concetti di massa, inerzia, forza, quantità di moto, cioè al sistema del mondo newtoniano. Quindi, attraverso l'esposizione della teoria corpuscolare e ondulatoria della luce, la descrizione della misura della sua velocità e l'illustrazione dell'elettrodinamica (teoria elettromagnetica della luce, etere elettromagnetico, massa elettromagnetica, ipotesi di contrazione) e delle geometrie non euclidee, può passare alla teoria della relatività speciale e generale, al continuo spazio-temporale, alle implicazioni cosmologiche, agli scopi della teoria dei campo unificato. |
387: La causalità Inquadrandola nel contesto più esteso dei determinismo, Bunge studia in questo libro una categoria posta dalla speculazione filosofica tradizionale a fondamento dell'intera scienza: quella di nesso causale. Termini di riferimento del suo studio sono da un lato le opposte formulazioni dei causalisti (da Aristotele a Kant, a Planck, a Meyerson) e degli acausalisti (da Hume a Bertrand Russell, ai sostentori dell'interpretazìone “di Copenaghen” della meccanica quantistica, agli empiristi logici), dall'altro gli enunciati della scienza, intesi nella più ampia delle accezioni compatibili con ì requisiti di rigore che la definiscono. Il problema della causalità non è quindi formulabile per Bunge negli schemi di un'astratta ricostruzione logica: le interconnessioni dei discorso scientifico sono troppo complesse perché sia possibile proiettarle sul piano di una mera analisi formale. Questa va quindi integrata prendendo in esame gli effettivi risultati e metodi della scienza. Soltanto in tal modo potrà porsi il problema dei numerosi livelli che strutturano il discorso scientifico e quello dei salti qualitativi che rendono discontinuo il passaggio dall'uno all'altro di tali livelli. Né diversamente potrà dispiegarsi agli occhi del filosofo l'intero spettro delle categorie della determinazione, quali ad esempio quella statistica, il cui impiego è oggi rilevantissimo, e quella teleologica, usata nello studio degli esseri viventi. La causalità non occupa nel discorso scientifico una posizione privilegiata, né d'altra parte è possibile prescinderne senza rendere la considerazione di tale discorso parziale: la categoria di causa va affiancata ad altre categorie che, a livelli per lo più di complessità maggiore, articolano la nostra ricostruzione concettuale dei mondo. |
388: Introduzione alla fisica atomica Particelle radiazioni onde quanti antimateria relatività parità stranezza simmetria spettri reticoli tracce... Sono concetti che troviamo spesso usati. |
389: La legge fisica |
390: I concetti matematici elementari della fisica Tutti i concetti di cui viene fatto uso in questo volume trovano nei vari capitoli una limpida definizione: la lettura può quindi essere affrontata senza alcuna conoscenza specifica nel campo della matematica o in quello della fisica. Tra argomenti generalmente presentati come isolati, quali la relazione pitagorica, il concetto di vettore, i problemi d'urto, e la loro trattazione relativistica esistono nessi sostanziali. |
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