copertina

331: Il grande dizionario astronomico illustrato

Supplemento al numero 6/2000 di "Bravissimo"!
Veramente a sorpresa contiene moltssimi termini astronomici e quasi nessuna illustrazionne.
Per esempio nella prima pagina le voci vanno da:
A, tipo spettrale
Nella classificazione di Harvard dei tipi spettrali indica stelle con temperature approssimativamente comprese tra 8000 e 12 mila gradi, di colore bianco. Nello spettro predominano le righe dell’idrogeno. Notevole la differenziazione in luminosità tra stelle di questo tipo, da un centinaio ad una decina di migliaia di volte la luminosità del Sole. Molte nane bianche appartengono al -.

a:
Airglow
La tenuissima luminosità diffusa che interessa costantemente l’atmosfera e che è
dovuta alla luce emessa dai composti atmoaferici ionizzati o eccitati nell’interazione con i raggi cosmici (y. cosmici, raggi).




332: Costellazioni e Mito

Le costellazioni del cielo sono qui presentate in ordine alfabetico con una mappa celeste a colori e le descrizioni delle stelle e dei principali oggetti celesti visibili al loro interno.
Per costellazioni s’intendono quei raggruppamenti di stelle che gli antichi immaginavano costituire la figura di un essere vivente o di un oggetto: quindi, sono gruppi arbitrari e variano da cultura a cultura. Quelle ufficializzate e ora universalmente riconosciute derivano dai babilonesi, dagli egizi e dai greci. Principalmente nel XVIII secolo sono state aggiunte quelle australi, non visibili dalle latitudini delle antiche civiltà citate sopra. A queste ultime, a differenza di quelle antiche, non è associato alcun mito. Tranne poche eccezioni, occorre molta fantasia per riconoscere negli allineamenti di stelle di una costellazione la figura della quale portano il nome.
I nomi delle stelle derivano dal Bayer. Egli, nel suo famoso atlante dei 1603, designò con la lettera Alfa la stella più brillante di una costellazione, con Beta la seconda, con Gamma la terza e così via secondo l’ordine dell’alfabeto greco. Il nome completo di una stella si ha con la lettera dell’alfabeto greco seguito dal genitivo del nome latino della costellazione. Così la stella più brillante del Leone si chiama Alfa Leonis. Quest’ordine non è sempre rispettato; ad esempio nella costellazione dei Gemelli la stella più brillante è Polluce ma la lettera Alfa è stata attribuita a Castore.
copertina



copertina

333: L'attrazione fatale della gravità

I buchi neri rappresentano una frontiera misteriosa e inesplorata dove lo spazio e il tempo si comportano in modo bizzarro. Sono un'ipotesi straordinaria, sulla quale molto si è discusso, ma che ha lasciato aperta una questione fondamentale: esistono davvero? Begelman e Rees, personaggi di spicco nel campo dell'astrofisica, descrivono i grandi progressi tecnologici che hanno consentito agli scienziati di raccogliere le prove certe che i buchi neri sono un fenomeno reale e relativamente comune nell'Universo. Solo ora gli scienziati cominciano a capire i modi esotici con cui questi oggetti, di massa enorme eppure invisibili, si manifestano e in quale relazione stanno con altre strutture cosmiche come i quasar e i getti di materia che si dispiegano per milioni di anni luce. La ricerca sui buchi neri e sulle fenomenologie ad essi correlate, così come gli sforzi per comprendere in che modo la gravità operi al loro interno, potrebbero alla fine confermare o smentire le attuali teorie che descrivono le leggi fisiche universali e potrebbero anche aiutarci a capire le origini e il destino finale del nostro Universo.




334: Come testare il proprio telescopio

Dal 1997 lo staff tecnico di Coelum ha inaugurato i “Nuovi Test” e da allora hanno compreso, parlando con molti lettori, di essere riusciti a trasmettere un importante messaggio: per valutare le loro effettive prestazioni i telescopi vanno provati (esemplare per esemplare) sul campo e non sulla carta.
E in effetti, ormai si legge dappertutto (su Internet, nelle riviste, e di recente anche negli uffici dei commercianti di telescopi) di astrofili che hanno fatto “il test” sul loro telescopio o su quello del loro amico, con alterni e talvolta contraddittori risultati.
Quello che serve alla comunità degli astrofili è un metodo di valutazione unico, sicuro e affidabile. Con questo libro si propongono di fornire i criteri per un importante e collaudato metodo di valutazione ottica: il test sulle stelle (star test).

copertina



copertina

335: Einstein

Chi è Einstein? Il comune cittadino, che deve basarsi sulle suggestioni provenienti dai mezzi di comunicazione di massa, oscilla probabilmente fra due stati d’animo, che poi non si escludono necessariamente a vicenda: da un lato tende a pensare che sia il padre di tutta la fisica moderna, dall’astrofisica alla fisica atomica nucleare, dall’altro che sia una specie di santone che, mediante ardite e incomprensibili speculazioni, ha magicamente sovvertito la comune visione delle cose. Non manca una frangia di persone aprioristicamente convinte che Einstein non sia che un visionario o un ciarlatano che ha illuso se stesso e noi (nel primo caso) o ha voluto ingannarci (nell’altro) proponendoci un mondo assurdo. Per i fisici, naturalmente, le cose si pongono in modo molto diverso. Tuttavia non è largamente diffusa, neppure fra essi, una conoscenza precisa dello sviluppo avuto dalla loro disciplina nel corso del secolo che sta volgendo al termine, e del ruolo che Einstein vi ha svolto. La visione più comune è quella che tende a limitare i contributi di Einstein alle due teorie relativistiche, note come le teorie della relatività ristretta e generale, al più riconoscendogli di aver detto qualcosa di decisivo sull’effetto fotoelettrico, contribuendo così alla concezione contemporanea sulla natura dualistica (corpuscolare-ondulatoria) della luce. [Silvio Bergia]




336: Dai quark al cosmo

Il libro è il racconto «in diretta» di un'avvincente impresa scientifica, a cui si stanno dedicando numerosi ricercatori in ogni parte del mondo: il tentativo di costruire una teoria unitaria dei fenomeni fisici, collegando cosmologia e fisica delle particelle, l'immensa scala dell'universo e quella incredibilmente piccola dei leptoni e dei quark.
Il racconto inizia il 17 aprile 1987 con la prima registrazione di una collisione protone-antiprotone al Fermilab, l'acceleratore di particelle di Chicago. A partire da questo episodio, i due autori descrivono lo sviluppo delle attuali concezioni dello spazio, del tempo, della materia e delle forze fondamentali; con un tono narrativo che si mantiene sempre avvincente e chiaro, ci parlano del Modello Standard della fisica delle particelle e della teoria del Big Bang, della supersimmetria, della «teoria del tutto» (TOE), della supergravità.
Il libro si conclude con una rassegna degli strumenti che si stanno approntando per la fisica degli anni Novanta, come il Superconducting Supercollider (SCC), capace di simulare le condizioni dell'Universo pochi trilionesimi di secondo dopo il Big Bang, e i nuovi telescopi e osservatori spaziali.

copertina



copertina 337: Catalogo Messier

L'unico volume in lingua italiana sull'argomento; contiene consigli utili e suggerimenti pratici per rintracciare in cielo i 110 oggetti riportati nel catalogo redatto da Charles Messier, per osservarli e fotografarli al meglio.
Il volume ne riporta la descrizione e i dati fisici e astronomici.



338: La natura dello spazio e del tempo

Einstein ha affermato una volta che la cosa più incomprensibile dell’universo è il fatto che esso sia comprensibile. Aveva ragione?
La teoria dei quanti e la teoria della relatività - due fra le più affascinanti costruzioni della mente umana - possono essere combinate in un modello generale di spiegazione del mondo?
Il concetto di quanti e il concetto di cosmo sono compatibili? Perché il tempo va avanti e non indietro?
A domande così importanti due grandi scienziati come Stephen Hawking e Roger Penrose danno risposte diverse. Questo libro rispecchia i termini del loro affascinante confronto intellettuale riprendendo i testi di un memorabile ciclo di “lezioni a quattro mani” tenuto al Newton Institute for Mathematical Sciences dell’Università di Cambridge. E al termine delle rispettive sezioni, la registrazione del dibattito finale permetterà al lettore di penetrare le intelligenze e i metodi di analisi di due fra le più formidabili menti del nostro secolo, da anni impegnate a “capire l’incomprensibile”.

copertina



copertina

339: Laboratorio di radioastronomia

Per poter giudicare un testo di studio si inizia a considerarne l’indice, quindi:
Introduzione alla trattazione digitale di immagini - Diffrazione all’infinito o di Fraunhofer e sue applicazioni - L’Astronomia da Terra – Astronomia nella banda Radio - Fondamenti della teoria delle antenne - Nozioni sui ricevitori - Polarizzazione delle onde elettromagnetiche - Radiotelescopi pieni e non (sintesi d’apertura) - l’Interferometro - L’interferometro composto - Radiotelescopi a Croce e a T. La Croce del Nord - Sintesi di apertura basate sulla rotazione terrestre - Come si analizzano i dati interferometrici - Le grandi Survey - Very Long Baseline Interferometry (VLBI) - Tecniche interferometriche per Geodesia e Astrometria.
In appendice: Analisi armonica: Serie e Trasformate di Fourier.




copertina

340: Lezioni di radioastronomia

Scopo delle osservazioni astrofisiche è quello di raccogliere e classificare informazioni sugli oggetti dell’Universo per comprenderne la fisica, immagazzinare tali informazioni per studi futuri (ogni singolo evento può essere diverso da eventi precedenti e/o futuri), utilizzare le informazioni organizzate in sequenze logiche per fare previsioni sui fenomeni che si studiano. I corrieri dell’informazione astrofisica sono prevalentemente i fotoni, dai raggi gamma alle onde radio; ma anche nuclei di atomi, polveri, meteoriti, neutrini, onde gravitazionali ed altri fenomeni ci raccontano la storia dell’Universo.




*

  home page ARAR Biblioteca   E-mail Il Planetario