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1201: Il binocolo

Il binocolo dalle sue origini storiche alle sue caratteristiche peculiari e ai suoi segreti.
Prezioso manuale di riferimento per tutti coloro che utilizzano, o utilizzeranno, questo versatile strumento il cui impiego spazia da quello della semplice visione del paesaggio a ottimo supporto alla ricerca astronomica e non solo.
Informazioni utili e suggerimenti pratici per la scelta e l’utilizzo del binocolo con appendici per astronomia binoculare.
L’autore Michele T. Mazzucato nato a Savigliano (Cuneo) nel 1962, è appassionato cultore di Scienze Astronomiche e Geodetiche. Da anni socio dell’Unione Astrofili Italiani UAI e della Società Italiana di Topografia e Fotogrammetria SIFET, è cofondatore del Gruppo Ml Astrofili Castiglionesi dell’alto appennino bolognese. Autore di numerosi articoli a carattere scientifico-divulgativo e dei libri “Globo Terrestre” e “La Figura della Terra”.




1202: Il metro del mondo

È la Francia del 1788. Luigi XVI, per scongiurare il pericolo di un’imminente rivoluzione, convoca gli Stati Generali, chiedendo di compilare un elenco delle lamentele e delle richieste del popolo. Tra le necessità più sentite c’è quella di maggiori equità e giustizia, ma anche che pesi e misure diventino uguali in tutto il territorio francese: allora si contavano ben duemila unità di misura.
Da quel momento comincia una straordinaria avventura scientifica: il progetto ambizioso dell’unificazione delle misure. Una ricerca che avrà termine dopo sette anni di calcoli e di esperimenti, tra guerre, ghigliottine e tumulti, con la prima definizione del metro come decimilionesima parte quarto di meridiano terrestre.
In questo saggio ricco di riferimenti e di documenti storici, Denis Guedj ci trascina in una lunga e affascinante avventura scientifica, dove si scontrano uomini, idee e interessi. Ma con un lieto fine: il metro trionfa e s’impone migliorando la vita dì tutti noi.




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1203: La complessità dell'universo

Dopo aver esposto le idee fondamentali della Meccanica Quantistica e della Relatività — senza le quali non si può neppure iniziare un discorso sulla cosmologia e sulle attuali concezioni del mondo —, l’Autore illustra gli studi più avanzati condotti sulla teoria dei sistemi complessi: teoria che oggi viene applicata in tutte le scienze e assume ogni giorno maggior importanza per il progresso della nostra conoscenza. Quindi, passa a trattare la cosmologia moderna considerandone i recenti sviluppi e le ipotesi attualmente, più accreditate. Infine, ampio spazio è dedicato a illustrare le nuove visioni che si possono acquisire sulla natura dell’universo utilizzando i metodi della teoria del caos e della complessità. Facendo uso del minimo di matematica necessario per chiarire i vari punti del discorso, l’Autore espone in tre Appendici alcuni concetti fisici utili per ulteriori approfondimenti di quanto è esposto nel testo.
La conoscenza dell’universo progredisce con grande rapidità: nella consapevolezza che gli approdi odierni rappresenteranno domani semplici tappe intermedie del suo cammino, questo volume offre un’efficace sintesi dei più interessanti risultati conseguiti sino ad oggi dalla scienza cosmologica.




1204: La congettura di Poincaré

Henry Poincaré è stato uno dei più grandi geni della storia della matematica: i suoi studi hanno aperto la strada a innumerevoli ricerche sviluppate nel corso del XX secolo. In particolare, la celebre congettura da lui enunciata, in grado di dirci molto sulla possibile natura e sulla forma del nostro universo, ha impegnato le maggiori menti matematiche del Novecento ed è stata inclusa nella lista dei sette “problemi del millennio”, per la cui soluzione è in palio un premio di un milione di dollari. Nel 2002, questa sfida è stata raccolta con successo dal matematico russo Grigori Perelman, che però – classica incarnazione del binomio “genio e follia” - continua a rifiutare denaro e onori. Nell’estate del 2006 non si è nemmeno presentato al Congresso internazionale dei matematici, a Madrid, per ritirare la medaglia Fie1is, l’equivalente del premio Nobel per la matematica, suscitando dibattiti sulla stampa anche Italia. Partendo da Babilonia e dall’antica Grecia, O’Shea ripercorre lo sviluppo del sapere matematico attraverso i secoli: da Euclide a Riemann, da Poincaré ad Hamilton e Perelman, dalla grande biblioteca di Alessandria al ruolo di internet nel quadro dell’odierna comunità matematica.

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1205: Leonardo

È la notte del i 5 aprile i 452. A Vinci, un borgo immerso nel verde delle colline toscane tra Firenze e Pistoia, una donna sta per partorire. Si chiama Caterina e non è sposata. Il padre dei bambino è ser Piero da Vinci, venticinquenne, di professione notaio, come vuole la tradizione di famiglia, una delle più antiche e più in vista del luogo, notai da generazioni e proprietari di terreni e di immobili in paese e nelle sue adiacenze. [...] L’evento è puntualmente registrato dal nonno paterno dei neonato, ser Antonio Vinci: «Nachue un mio nipote, figliuolo di 5er Piero mio figliuolo, a dì 15 d’aprile, in sabato a ore 3 di notte. Ebbe nome Lionardo. Batizollo prete Piero di Bartolomeo da Vinci, Papino di Nanni Banti, Meo di Tonino, Piero di Malvolto, Nanni di Venzo, Arigho di Giovanni Tedescho, monna Lisa di Domenicho di Breffone, monna Antonia di Giuliano, monna Niccholosa del Barna, mon[n]a Maria, figliuola di Nanni di Venzo, monna Pippa di Previchone».
La presenza di ben cinque padrini e di altrettante madrine di un certo rango
al battesimo di Leonardo ...




1206: Principi della notte

L’astronomia è l’unica scienza che si presta ad essere coltivata, in modo serio, dagli appassionati, veri Principi della Notte, desiderosi di apportare il loro contributo al progresso della scienza. L’Italia è uno del paesi dove questa passione è più viva e dove più numerose sono le persone che la praticano non come lavoro, ma in modo disinteressato, nello spirito di chi coltivava la scienza tino all’Ottocento. E i risultati raggiunti dagli astrofili italiani in tutti i campi hanno pochi eguali al mondo. Vi sono inoltre nel nostro Paese più di 200 associazioni che, oltre che di ricerca, si occupano anche di divulgazione e didattica, quasi 150 osservatori aperti al pubblico e quasi 100 planetari, che vedono migliaia di persone costantemente impegnate in un’opera volontaria di grande e preziosa promozione della cultura. Ogni disciplina umana ha avuto ¡ suoi cantori, opere che dicevano non come fare, ma perché fare. Finalmente è giunto questo momento anche per l’astronomia. Quanto è qui raccontato e come dà l’idea di quanto questa passione sia simile e viva delle stesse pulsioni di tutte le altre: le avventure di un astronomo dilettante compiute in Italia e all’estero, dalle prime esperienze da adolescente fino alle osservazioni sofisticate della maturità, dai viaggi per vedere comete ed eclissi a quelli per osservare il cielo in alta montagna e nell’emisfero meridionale.

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1207: Storia del calcolo
e il suo sviluppo concettuale

Questo classico della storia della matematica è il primo libro che offre a non specialisti ed esperti un quadro dettagliato dello sviluppo di una delle conquiste più significative dell’intelletto umano: il calcolo. Con accuratezza scientifica e nitida prospettiva storica Boyer illustra il lungo sviluppo del calcolo integrale e di quello differenziale, dai primi passi nell’antichità fino alla definitiva emancipazione dalle concezioni fisiche e metafisiche che consentì, nel XIX secolo, la loro elaborazione in termini di astrazioni matematiche. La narrazione storica accompagna il lettore attraverso la lunga transizione dal “metodo di esaustione” dei greci e dai paradossi di Zenone al moderno concetto di limite, svincolato dall’esperienza sensibile, illuminando così non soltanto i metodi della scoperta matematica, ma i fondamenti stessi del pensiero matematico. Il contributo di Angelo Guerraggio fornisce importanti integrazioni sugli sviluppi moderni di concetti matematici come quelli di derivata e di integrale.




1208: Flatlandia
racconto fantastico a più dimensioni

«Il mondo... è una superficie piana come quella di una carta geografica, sulla quale i flatlandesi scivolano senza sovrapporsi. La loro è una società rigidamente gerarchica: la casta più vile è quella delle donne, semplici righette con sulla punta un occhio, come aghi; viste dall’altro estremo, le donne diventano invisibili, così che a loro basta rivoltarsi per scomparire. Se un maschio per caso si imbatte nell’invisibile didietro di una donna, può rimanerne trafitto, per ciò la legge impone alle femmine l’obbligo di dimenarsi sinuosamente, senza sosta, per evitare incidenti».
J. Rodolfo Wilcock

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1209: Il cielo sopra Roma
i luoghi dell'astronomia

L’astronomia a Roma c’è sempre stata, ma un po’ nascosta: era nei palazzi, nelle chiese, o meglio, sopra le chiese, specole disseminate lungo un percorso che oramai conoscono in pochi.
I romani hanno assistito, incuriositi e impauriti, al rogo di Giordano Bruno in un angolo di Campo de Fiori a loro familiare, ma probabilmente non capirono bene di quale colpa fosse accusato. Non pensarono certo che si trattasse di un filosofo e di uno scienziato che aveva cercato di immaginare in che modo era fatto il mondo.
Chi era questo Galileo, di cui si celebrava il processo a Santa Maria sopra Minerva? Era un uomo che voleva cambiare la prospettiva del mondo e che, per questo, era stato ammonito da Roberto Bellarmino.
E chi era questo gesuita, Secchi, che nel 1870 costringeva gli Italiani a privare Roma dei suo Osservatorio Astronomico, visto che il Direttore non riconosceva lo Stato Italiano? Come è possibile che dopo la visita di Hitler a Mussolini alla vigilia della Guerra, la Germania decise di regalare all’Italia un Osservatorio Astronomico completo?
Forse è a causa di questa storia che i luoghi dell’astronomia a Roma si trovano disseminati lungo un percorso nel quale ancora oggi si possono ritrovare i segni di Osservatori Astronomici che sono stati attivi e che, per la loro natura, restano nascosti e misteriosi. E che, proprio per questo, vale la pena di non dimenticare.




1210: Il fisico che visse due volte

Gennaio 1962: Lev Landau, ferito in un incidente automobilistico, è in condizioni disperate, ma la sua mente eccezionale non può, non deve morire. I migliori medici d’Europa accorrono a Mosca per aiutare i colleghi sovietici, i fisici organizzano una rete internazionale di solidarietà. Ma, nonostante tutti gli sforzi, il cuore di Lev smette di battere.
In flashback, si torna al Landau ragazzo all’ombra della Rivoluzione d’ottobre, passando, tra le due guerre mondiali, alla formazione scientifica e al grand tour alla corte di Bohr, Heisenberg, Pauli e Dirac. Si arriva poi alle vette nella ricerca, alla fondazione della famosa scuola di fisica e alla stesura del celeberrimo Corso di fisica teorica, mentre crescono anche tra gli scienziati le tensioni dovute al regime staliniano.
Geniale, stravagante, polemico e iconoclasta, negli anni Cinquanta Landau è già una leggenda tra i fisici di tutto il mondo. In patria, il regime lo ripaga con un anno di prigione per crimini antisovietici: anche se in seguito parteciperà al progetto atomico URSS e riceverà onori e riconoscimenti, non avrà mai più il permesso di uscire dai confini del Paese.
Il finale di questa storia riserva un miracolo e una sorpresa, ma lasciamo al lettore il gusto di scoprirli nelle pagine di Fabio Toscano, un distillato di interviste ai protagonisti, di certosine indagini sulle fonti e di autentica ammirazione per il maestro Landau.

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