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1191: 20 anni di attività
(Associazione culturale Isaac Newron)

Il volume è stato realizzato per ricordare alle Istituzioni del territorio e per diffondere tra tutti gli astrofili il risultato di 20 anni di attività dell’Associazione Culturale “Isaac Newton”.
Si tratta di una raccolta, piuttosto eterogenea, di scritti e documenti che raccontano l’attività di molti anni. Durante questo periodo, giovani e meno giovani si sono avvicinati all’osservatorio ed hanno cominciato ad amare ciò che, nei tempi moderni, si tende a dimenticare. Alcuni dei ragazzi dei primi anni, sono oggi dei professionisti nel campo dell’astronomia, della cosmologia o di altre scienze, e pubblicano i loro articoli su riviste specializzate.
L’Associazione ha ricevuto particolare lustro dal contributo di notevoli personaggi del mondo accademico, i cui nomi figurano, accanto agli argomenti da loro trattati, nella sezione “documenti” di quest’opera, nelle riproduzioni degli attestati di frequenza rilasciati ai soci che partecipano ai nostri corsi.
Alcuni di questi contributi, per gentile concessione degli autori, sono riproposti in questo volume. Altri lavori, che dimostrano la varietà di argomenti trattati, sono stati prodotti da soci, che, pur non appartenendo al mondo universitario, hanno sviluppato, per lavoro o per passione, particolari e specifici interessi nel campo delle scienze.




1192: Il grande Archimede

Questa avvincente biografia, riccamente illustrata, fa rivivere la poliedrica personalità e illustra in modo chiaro e brillante le scoperte più affascinanti di Archimede, personaggio antico ma estremamente attuale.
Come dimostrano le memorabili testimonianze di grandi autori greci e latini, come Plutarco, Vitruvio, Livio e Cicerone - riportate in moderne traduzioni - Archimede fu uno straordinario scienziato a cui si devono molteplici scoperte come quella del famoso p e del valore del peso specifico, e numerose mirabolanti invenzioni tra le quali gli specchi ustori, la catapulta e la vite a chiocciola.
Il mito del genio siracusano continua fra le nuove generazioni, dimostrando come anche oggi Archimede possa dare un impulso straordinario ai progressi della scienza moderna.




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1193: Il taccuino segreto di Cartesio

Con “Cogito, ergo sum” ha inaugurato la filosofia moderna, laica e razionalista. Con l’invenzione del sistema di coordinate cartesiane ha permesso la comprensione matematica della geometria e dello spazio fisico. Ma Cartesio (1596-1650) aveva anche un lato misterioso, ed era affascinato dalle dottrine esoteriche.
È quasi certo, infatti, che fece parte della società segreta di studiosi e riformatori più famosa dei suoi tempi, la confraternita dei Rosacroce. E per tutta la vita tenne un taccuino di lavoro su cui scriveva con un codice cifrato, che è andato completamente perduto.
Dopo la morte di Cartesio, Gottfried Leibniz, l’inventore dei calcolo infinitesimale e uno dei massimi matematici e filosofi della sua epoca, si trasferì a Parigi alla ricerca di quel taccuino, riuscendo a rintracciarlo nella casa di un vecchio amico di Cartesio, Claude Clerselier. Costui permise a Leibniz di copiare solo alcune pagine, che oggi sono tutto ciò che rimane del misterioso taccuino segreto.
Quali sono le ricerche che il grande Cartesio non ha mai avuto il coraggio di rendere pubbliche? Quale scoperta rivoluzionaria è rimasta nascosta per quasi tre secoli sotto una cifratura esoterica?
Per rispondere a queste domande, Amir D. Aczel ci guida attraverso la vita del grande pensatore francese in un esaltante viaggio tra scienza, sapienza occulta, cosmologia e matematica, alla ricerca del segreto perduto di Cartesio.




1194: Immaginazione scientifica e sperimentazione artistica a Bologna in età moderna

Appena letto il saggio di Giuseppe Maino, un amico con il quale divido l’interesse per le arti visive e per la scienza in generale, la prima idea che ho avuto è stata quella di pubblicarlo a parte con un ricco corredo di illustrazioni.
Così è nato questo volume, una sorpresa inaspettata per cominciare il nuovo anno 2006 nella maniera migliore.
Ho voluto regalare ai miei concittadini (e a tanti altri amici lontani) il piacere che ho avuto io nell’apprendere tante cose fantastiche, ma vere, di uomini straordinari, astronomi, matematici, fisici, pittori come Donato Creti e politici come il generale Luigi Ferdinando Marsili, che hanno onorato Bologna nel periodo che ha preceduto e preparato l’Illuminismo. Se una lezione si può trarre da questi esempi è che bisogna sempre, osar di sapere.
(
Dino Gravina)

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1195: La misura del mondo

Verso la fine dei diciottesimo secolo due giovani tedeschi si dedicano alla misurazione dei mondo. Uno, Alexander von Humboldt, inventa la geografia moderna inoltrandosi nella foresta vergine e nella steppa, navigando l’Orinoco, sperimentando su di sé i veleni, contando i pidocchi sulla testa degli indigeni, strisciando nei buchi della terra, arrampicandosi sui vulcani e incontrando mostri marini e cannibali. L’altro, il matematico e astronomo Cari Friedrich Gauss — che non riesce a trascorrere la sua vita senza una donna e, tuttavia, perfino la prima notte di nozze salta giù dal letto per annotarsi una formula — rivoluziona la matematica dimostrando, tra le mura domestiche della piccola Gottinga, la curvatura dello spazio. Anziani, famosi e un po’ bislacchi, i due si incontrano a Berlino nel 1828. Ma appena Gauss mette piede in città, sono già coinvolti fino al collo nei disordini politici della Germania postnapoleonica.
Con elegante senso dell’umorismo, Daniel Kehlmann descrive la vita di due geni, le loro debolezze e aspirazioni, le loro oscillazioni fra goffaggine e grandiosità, fallimenti e successi.




1196: La storia dell'arcobaleno

Difficile rimanere indifferenti dinanzi all’arcobaleno. Di certo dal suo fascino è stato stregato Bernard Maitte che fin da bambino lo osservava con meraviglia nella campagna della Picardia e voleva saperne di più. Da grande ne avrebbe scritto la storia. Perché l’arcobaleno, oltre ad essere un misterioso e affascinante fenomeno atmosferico, è l’occasione per indagare quale significato le diverse culture abbiano attribuito alla luce e al colore. Il percorso di Maitte segue da presso il cammino dei pensiero filosofico e scientifico nelle sue tappe fondamentali. A partire da Aristotele e attraverso la mediazione della speculazione araba, lo studioso esplora i tentativi di conciliare fede e ragione in tema di spiegazione dei fenomeni fisici, per giungere infine alla grande stagione della scienza moderna. Scopriamo così in queste pagine che la conoscenza dell’arcobaleno non è cresciuta seguendo un’evoluzione lineare, ma è scaturita da tensioni interne e dalla contaminazione feconda tra culture. E che, infine, la scienza esatta non è che una delle possibili visioni dei mondo. La storia dell’arcobaleno ha in questo senso un valore paradigmatico: c’insegna infatti che la spiegazione scientifica non elimina quel residuo di inesplicabilità che da secoli colma di mistero i fenomeni naturali e suscita stupore in chi li osserva. E ci suggerisce anche che la bellezza e la scienza possono coesistere; che spiegare i fenomeni della natura non li priva della loro poesia, e che l’autentica misura della nostra conoscenza passa per il riconoscimento dei suoi limiti.

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1197: Leonardo e la matematica

Gli innumerevoli studi dedicati a Leonardo da Vinci hanno consegnato alla società una figura quasi leggendaria di scienziato e di artista. Questo libro è dedicato alla matematica e ai matematici ai tempi di Leonardo e dell’interesse che il genio di Vinci dimostrò per questa disciplina (anche se non sempre con risultati apprezzabili, come vedremo...) che, tra il XV e il XVI secolo, stava vivendo un’importante stagione della propria storia.
Il volume dedica un’ampia sezione alla matematica di quei tempi, con particolare attenzione all’algebra, alla geometria e all’aritmetica, senza tralasciare li giusto spazio riservato a dimostrazioni pratiche (equazioni, evoluzione del simbolismo algebrico e impiego di algoritmi).
La matematica presente nei Codici di Leonardo va distinta in due periodi: prima e dopo l’incontro con Luca Pacioli. Per quanto riguarda quest’ultima fase vengono esaminate le ricerche sulla sezione aurea, le costruzioni “con riga e compasso”, la quadratura delle lunule e gli usi del metodo della “falsa posizione”.
Una menzione meritano i poliedri realizzati per la Divina Proporzione di Pacioli e alcuni studi sulle tassellature. Secondo alcuni, Leonardo non possedeva una giusta metodologia nel suo approccio alla scienza, ma va anche ricordato che morì quarantacinque anni prima che nascesse Galileo Galilei; ciò nonostante il suo acume e la sua freschezza gli consentirono di sfidare la cultura e l’arte del suo tempo, lasciando a distanza di mezzo millennio un’impronta indelebile del suo genio.




1198: Pitagora e l'armonia delle sfere

Pitagora di Samo è universalmente noto per il suo celebre teorema. Ma cosa sappiamo realmente di lui, di quell’uomo in carne e ossa vissuto nel VI secolo dell’era precristiana? Quali luoghi ha visitato e quali erano i principi cui ispirava le sue dottrine filosofiche? Pochi di noi lo sanno. Eppure la sua importanza per la cultura occidentale è testimoniata dalla continua ripresa dei suoi insegnamenti attraverso i secoli.
Simonne Jacquemard, scrittrice e poetessa francese, ricostruisce la vita e il pensiero di questo personaggio eccezionale. Ne viene fuori un libro mirabilmente sospeso tra narrazione storica e racconto romanzato. Dallo sbarco dei filosofo sulla spiaggia di Crotone alla fondazione e al successo della sua celebre Scuola, l’autrice traccia un percorso insieme biografico e intellettuale, restituendoci il clima culturale di una delle più importanti colonie della Magna Grecia. Fu proprio lungo quelle coste che presero corpo gli interrogativi filosofici che Pitagora e i suoi allievi formularono nel segreto di una comunità aperta solo a pochi, questioni come quella dell’origine dell’armonia e della bellezza, della valenza universale della musica e della divina proporzione del mondo. Seguendo questa storia accattivante, ci ritroviamo immersi in un’epoca in cui la scienza non era, come oggi, disgiunta dalla morale e dalla religione, e scopriamo che Pitagora, considerato dai suoi contemporanei quasi un semidio, era anche un uomo alla costante ricerca di una rigorosa disciplina di vita, pacifica e in armonia con la natura.

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1199: Clima: istruzioni per l'uso

C’è chi del cambiamento climatico ha una percezione molto precisa e si sta da tempo attrezzando per farvi fronte: ma non sono i governi e nemmeno i “soliti ambientalisti”, bensì le grandi compagnie di assicurazione che, nell’esponenziale crescita dei danni provocati dai fenomeni atmosferici estremi, vedono un fattore destabilizzante per i propri bilanci. Per l’opinione pubblica il cambiamento del clima rimane un rumore di fondo di questo inizio millennio, che ricompare appena piove un po’ troppo o fa troppo caldo. Oppure quando una città dei “nostro” mondo, cioè quello più ricco e avanzato, viene devastata da un uragano. A ricomporre il quadro, questo libro affronta la “questione clima” a partire dalla comprensione dei tema: che cosa è il clima? Che cosa viene definito come sistema climatico? Quali sono la dimensione reale e l’orizzonte temporale dei rischi la cui origine viene fatta risalire alle mutazioni del clima? E di che cosa si discute a livello internazionale? E l’Italia, a che punto è? Ci meritiamo le bacchettate dell'Unione Europea?




1200: Dalla fame alla sazietà

La storia delle abitudini alimentari degli italiani, come e cosa mangiavano nelle diverse età del Novecento, offre uno spaccato particolarmente sensibile che registra i mutamenti dell’intero tessuto sociale, ben oltre la mera sfera socioeconomica.
Ed essa si completa, in questo volume, con la storia degli alimenti impiantatisi nel corso dei tempo (la patata, il pomodoro, il cacao e i vari altri), il folklore legato ai cibi, storie d’imprese e invenzioni alimentari, fino alle strategie dei marketing alimentare attuale.

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