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1181: Dialogo

Nel giugno 1984, davanti a un piccolo registratore, un grande scrittore Primo Levi (1919-1987) e un grande fisico Tullio Regge (1931-2014) si ritrovarono a parlare delle loro esperienze e passioni intellettuali.
Ne scaturì un dialogo pieno di sorprese, curiosità, confessioni autobiografiche, proiezioni mirabolanti, humour. Uno dei rari momenti in cui la cultura scientifica e quella umanistica si ritrovarono per dare vita a uno straordinario percorso di conoscenza.
Gli anni della formazione, i rapporti con la scuola, le letture, gli incontri, le responsabilità della scienza, il futuro dell’uomo, la nascita dell’universo, la teoria della relatività e le ipotesi più recenti della fisica contemporanea, la fantascienza...




1182: La grande storia del tempo

Che cosa sappiamo realmente dell’universo? Su che cosa si basano queste nostre conoscenze?
Nel 1988, Stephen Hawking aveva affrontato queste domande fondamentali nel suo libro “Dal big bang ai buchi neri” [vedi n. 104] , un bestseller che ha venduto milioni di copie in tutto il mondo, contribuendo a diffondere tra il grande pubblico la conoscenza dei temi e dei problemi intorno ai quali si sviluppano le ricerche della fisica contemporanea. Oggi, con “La grande storia del tempo”, Hawking, avvalendosi della collaborazione del fisico americano Leonard Mlodinow, ripresenta le proprie riflessioni sulle origini e il destino dell’universo dedicando maggior spazio alla spiegazione dei problemi principali. Questo lavoro di approfondimento e chiarificazione si manifesta già nel nuovo ordine, più lineare, con cui vengono affrontati i diversi argomenti, oltre che in un più frequente ricorso a esempi, illustrazioni e diagrammi esplicativi, che riescono a rendere intuitivamente comprensibili anche i passaggi meno immediati. Hawking approfitta inoltre di questa occasione per aggiornare la propria opera alle scoperte degli ultimi anni, dagli sviluppi della teoria delle superstringhe e dai progressi nella ricerca di una teoria unificata della fisica, arrivando a introdurre un capitolo interamente nuovo dedicato all’affascinante problema dei viaggi nel tempo e dei tunnel spazio-temporali. Con questo libro, Hawking ci accompagna in una entusiasmante avventura verso le frontiere della conoscenza umana e della nostra comprensione dell’universo.




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1183: La scienza numero 9:
l'uomo

Volume di una enciclopedia della scienza, non organizzata secondo lo schema usuale di un elenco di voci disposte in ordine alfabetico ma secondo uno schema che l’impresa scientifica come centrata su quattro grandi aree tematiche (il cosmo, la vita, la materia nello spazio e nel tempo, le forme del ragionamento.
Il nono volume affronta l’uomo. Le sezioni: Il futuro della specie Homo sapiens sapiens - Il corpo umano - La genetica umana – Le malattie – I tumori – Sistema immunitario e allergie – Dieta e salute – Origini ed evoluzione dell’uomo.




1184: L'equazione impossibile
Il 29 maggio 1832, poche ore prima di essere ferito a morte in un duello alla pistola, Evariste Galois, focoso spirito rivoluzionario e grandissimo matematico francese, vergò furiosamente alcune lettere che avrebbero rappresentato il suo testamento umano e scientifico.
Non aveva ancora compiuto ventun anni, ma quelle sue carte contenevano la fondazione di una nuova branca dell’algebra, la teoria dei gruppi, la chiave per violare i segreti della simmetria e per porre fine a una ricerca iniziata tremila anni prima dai matematici babilonesi: la caccia alle soluzioni delle equazioni lineari. In particolare Galois dimostrò che non esistono formule per risolvere le equazioni di quinto grado o di grado superiore. Tre anni prima di lui si era spento, vinto dall’indigenza e dalla tubercolosi, il ventiseienne matematico norvegese Niels Hendrik Abel, che era giunto indipendentemente da Galois alla stessa dimostrazione. Dopo averci svelato, nel suo libro precedente, "I misteri della sezione aurea" [vedi n. 1161] ora Mario Livio ci conduce attraverso la storia dell’algebra negli sconfinati territori della simmetria, e lo fa parlandoci di arte, di psicologia della percezione e delle leggi della fisica contemporanea, ma anche dell’attrazione sessuale e del cubo di Rubik. In un percorso che dall’Egitto dei faraoni e dall’antica Mesopotamia porta fino ai giorni nostri, fa tappa nel Rinascimento per conoscere le personalità sanguigne e affascinanti di Scipione Dal Ferro, Girolamo Cardano, Niccolò Tartaglia e degli altri algebristi della grande scuola italiana. E grazie alle illuminanti spiegazioni di Livio, penetriamo nella teoria dei gruppi, il cuore matematico della simmetria. Infine scopriamo una nuova verità, forse definitiva, su un giallo che da quasi due secoli appassiona gli storici della scienza: l’identità dell’uomo che sfidò a duello e uccise Evariste Galois.

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1185: L'eternità attraverso gli astri

Secondo le parole di Walter Benjamin, contenute in “Parigi, capitale del XIX secolo”, «questo scritto presenta l’idea dell’eterno ritorno dieci anni prima di “Zarathustra”; in forma appena meno patetica e con una estrema potenza d’allucinazione». Nelle parole dei grande rivoluzionario, ormai prigioniero a Fort du Taureau, il documento di una storica sconfitta e di una «rassegnazione priva di speranza» si converte nella più feroce critica a uno dei miti fondatori dell’epoca moderna: quello che lega insieme storia e progresso. Il “nuovo”, al quale ogni idea di progresso, sia essa liberale o rivoluzionaria, si affida, è qui impietosamente colto sullo sfondo di una visione del cosmo come infinita ripetizione. Quanto si agita nei capricci della volontà che muovono il fare umano appare, agli occhi di Bianqui, nient’altro che umana turbolenza incapace di turbare l’ordine cosmico. Quanto resta di questo testo straordinario, debitore alla tradizione materialistica di Democrito e di Lucrezio, è però la potenza allucinatoria con cui l’autore formula le sue supposizioni astronomiche.
Ancora una volta l’immaginazione umana si illude, cosi, di trascendere la potenza della natura, trasformando l’eterno ripetersi dell’identico in un’allegoria dell’inferno. In questo caso, però, senza nemmeno osare l’invito dello Zarathustra di Nietzsche: staccare con il morso della decisione la testa al serpente del tempo che inghiotte infinitamente se stesso. Una visione dell’eterno ritorno, ai culmine critico della modernità, più sinistra, dunque, di quella di Nietzsche. Eppure anche, nel brivido di ebbrezza che la percorre, sottilmente più serena. (Fabrizio Desideri)




1186: L'universo che pensa

Chi siamo? Da dove veniamo? Qual è il nostro destino? Siamo soli nell’Universo? Da almeno mezzo secolo gli studiosi si domandano come possa essere nata la vita e se sia un fenomeno circoscritto solo al nostro pianeta ma, nel corso degli ultimi vent’anni, le conquiste tecnologiche hanno permesso di vedere l’universo sotto sembianze nuove o controverse, che stanno lentamente incrinando i fondamenti scientifici correnti.
L’autrice, facendo tesoro della sua esperienza e utilizzando un linguaggio comprensibile a tutti, spiega le ipotesi più recenti sull’origine della vita e il mistero dei funzionamento del codice genetico. Inoltre, affronta con coraggio e senza pregiudizi ogni aspetto direttamente o indirettamente correlato alla ricerca di vita extraterrestre, come per esempio il delicato problema degli UFO e delle presunte testimonianze di visite aliene nella lontana preistoria terrestre.
«Dire che siamo fatti di “polvere di stelle” non è solo poesia ma scienza: gli elementi chimici che ci costituiscono si generano nel cuore nucleare delle stelle». [Sabrina Mugnos]

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1187: Matematica in camicia nera
il regime e gli scienziati

Chi erano in realtà i più celebri protagonisti della matematica negli anni del fascismo? Uomini di genio completamente estranei alle vicende politiche, grigi e fedeli sostenitori dell’establishment o intellettuali impegnati a difendere il valore universalistico della scienza? Da Volterra a Levi-Civita, passando per Severi ed Enriques, si delinea un panorama quanto mai vasto ed eterogeneo, che spazia da posizioni dichiaratamente antifasciste a ideologie liberali e socialiste, per arrivare a figure che espressero a gran voce la propria adesione al regime.
Ripercorrendo le loro vicende personali, i risultati matematici e le posizioni politiche, il libro ricostruisce la storia della matematica e, più in generale, della cultura scientifica italiana fra le due guerre affrontando la spinosa questione dei rapporto fra intellettuali e potere politico. Attraverso ii riferimento al periodo aureo di inizio Novecento, un rigoroso esame delle influenze esercitate dal regime sul mondo accademico e un confronto fra lo statuto della disciplina in Italia e all’estero, gli autori delineano un percorso — quello della matematica italiana — che offre numerosi spunti di riflessione anche per comprendere i costumi del dopo guerra e la situazione attuale.




1188: Professione astronomo

Tutto quello che avreste voluto sapere sul mestiere dell’astronomo ma che non avete mai osato o anche solo potuto chiedere.
Quali doti occorrono per fare l’astronomo? Quanto si guadagna con questo lavoro? Quali sono le sedi migliori per studiare un dato argomento? Come si riesce, in Italia, a fare carriera? Chi è favorito nei concorsi? Cosa viene valutato nell’esame dei candidati? Quali sono gli aspetti positivi e negativi della vita di un ricercatore? Come si raggiungono livelli di eccellenza? Quali conseguenze hanno avuto le recenti riforme sull’Università e sugli Enti di ricerca? Quali sono le prospettive di lavoro presenti e future?
Le risposte a queste e a moltissime altre domande le troverete tutte nel presente volume, che è una raccolta di undici lunghe e approfondite interviste-biografie rilasciate da altrettanti scienziati italiani, alcuni dei quali noti anche al grande pubblico: Massimo Capacio1i, Andrea Carusi, Vittorio Castellani, Giordano Cevolani, Angioletta Coradini, Cristiano Batalli Cosmovici, Margherita Hack, Sabino Matarrese, Stelio Montebugnoli, Franco Pacini e Mario Vietri.

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1189: Reminescenze astronomiche

In un semplice e polveroso quaderno ingiallito dal tempo, scovato nella cantina abbandonata della casa di campagna dei miei nonni paterni, scritto da mio padre circa sessant’anni fa, erano riportati a grandi linee i momenti più salienti dell’infanzia e dell’adolescenza, sia propria che di suo fratello e di sua sorella.
Interrogando tutto il “parentado” e alcuni conoscenti e amici di famiglia, ho cercato di farmi spiegare meglio i numerosi problemi di quel tenebroso periodo storico e d’illustrarmi i concetti scientifici da loro acquisiti nella prima infanzia.




1190: Stella doppia

Il “Grande Lorenzo” è un attore che non nasconde una certa tendenza ad attaccare discorso con gli estranei...
Come conseguenza, un bel giorno viene rapito e imbarcato sul primo razzo per Marte.
Scopo del complotto: sostituire una stella di prima grandezza della politica interplanetaria, l’onorevolissimo John Joseph Bonforte, l’uomo più amato e odiato del sistema solare.
Ha inizio così la recita più pericolosa della carriera di Lorenzo Smythe, perché alla sua interpretazione è affidata la pace tra Marte e la Terra.
Una situazione esplosiva che lo porterà nella “stanza dei bottoni” di tutto l’universo conosciuto.

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