PRESENTAZIONE
di Gianni Morelli
Il grande orologio solare sulla parete sud del Planetario costituisce il primo passo di un progetto a largo respiro che intende coinvolgere tutto il giardino pubblico, un'area verde che gradualmente sarą connotata come orto botanico e parco astronomico.
Da anni si pensava alla
realizzazione di questo progetto,
ora reso possibile grazie anche alla recinzione di tutto il
giardino.
Giardino pubblico con la Loggetta
Lombardesca
e la fontana progettata dall'architetto ravennate Mario Natali
Il complesso gnomonico, sicuramente uno dei pił grandi d'Italia, rappresenta non solo un importante momento didattico per quanti frequentano il Planetario, ma un investimento anche sul piano turistico. E il suo autore, infatti, ha voluto tener presente l'aspetto turistico della cittą inserendo nel quadrante elementi che richiamano alcuni suoi importanti monumenti.
Offrendo una riflessione sul tempo, il complesso gnomonico del Planetario intende anche ribadire che Ravenna, cittą che vive artisticamente del suo passato, sceglie di stare al passo col tempo. E ci sembra molto significativo che siano confluiti sulla parete di una struttura scientifica come il Planetario il ricordo dei mosaici di Galla Placidia.
La volta del Mausoleo di Galla Placidia (IV
secolo)
E troviamo altrettanto significativo che scorrendo le vicende della cittą si sia venuti a conoscenza che un orologio pubblico del Cinquecento fosse stato progettato per segnare non solo le ore, ma anche per indicare elementi astronomici che oggi si possono leggere sulla cupola del Planetario. Un segno tangibile di continuitą fra presente e passato che vuole essere l'eterna scommessa di Ravenna.