841: Le costellazioni e i loro miti: Orione

Miti, popoli, leggende: lo sguardo dell'umanità verso il cielo attraverso i secoli.
La storia della Costellazione di Orione raccontata ai più piccoli.

Età di lettura: da 6 anni.




842: Le costellazioni e i loro miti: Orsa maggiore e carro minore

Miti, popoli, leggende: lo sguardo dell'umanità verso il cielo attraverso i secoli.
La storia della Costellazione dell'Orsa maggiore e dell'Orsa minore raccontata ai più piccoli.

Età di lettura: da 6 anni.




843: Almanacco astronomico per l'anno duemiladodici (Planetario di Ravenna)

In formato A5, contiene le effemeridi del Sole, della Luna e dei pianeti del sistema solare calcolate per Ravenna e le previsioni di marea a Porto Corsini.

Contiene gli articoli: “Quella notte di cinquecento anni fa: la battaglia di Ravenna” di Franco Gàbici e “Il giorno più corto” di Paolo Morini.




844: Le stelle e le curiosità del cielo
(ristampa anastatica)

Il più classico dei classici volumi di divulgazione astronomica viene riproposto in un’edizione capace di ricreare lo stesso indistruttibile fascino subìto da intere generazioni di lettori.
Oltre 800 pagine rilegate in tela cartonata, 400 disegni originali con le intatte caratteristiche dell’edizione Sonzogno del 1904.




845: Mitologia

Ciò che si chiama abitualmente la "mitologia classica" costituisce un insieme di racconti e narrazioni che non è né semplice né coerente.
I miti hanno origini ora dotte ora popolari e sono spesso il prodotto di una mutevole tradizione orale. Di qui l'utilità di un repertorio delle leggende e delle "favole" più ricorrenti nei testi antichi, che hanno poi nei secoli ispirato la letteratura, le arti figurative, la musica.
Per ogni personaggio l'opera di Grimal espone, a mo' di biografia, i principali racconti che lo vedono protagonista, tenendo conto delle diverse tradizioni e varianti via via intervenute nell'elaborazione dei singoli miti.



 

846: Vita di Galileo

L'album raccoglie immagini e testi dei piccoli teatrini valigia Kamishibai utilizzati dai raccontatori del centro "La lucertola " del Comune di Ravenna per il progetto materialità 2009-2010.
Racconta a bambini e adulti, la vita del grande scienziato pisano Galileo Galilei, vissuto nell'italia a cavallo del '600.
In modo particolare gli studi scientifici, le scoperte, le vicissitudini legate al processo istruito dal Sant'Uffizio e gli ultimi anni della vecchiaia.

 



847: Il telescopio di Galileo Una storia europea
Questo libro parla di un delitto. E del suo autore, cui quel crimine costerà molto caro. Tutto accade in poco tempo, tra l’ottobre dei 1608 e il gennaio del 1610, quando il cielo che si credeva di conoscere è distrutto. II cielo contemplato da Omero e Ovidio, da Aristotele e Tolomeo, da Dante e Tommaso d’Aquino, a un certo punto non esiste più. Anzi, ed è questa la cosa davvero terribile, non è mai esistito. E a fargli violenza, a stravolgere l’idea di rassicurante ordine che da sempre simboleggiava, è un oggetto nato quasi per scherzo, che permette di trascendere i limiti imposti dalla natura ai sensi e alla conoscenza umana. Spesso descritta in modo lineare e al limite della banalità, l’invenzione del telescopio assume qui, grazie anche alla pubblicazione di numerose lettere e documenti d’archivio inediti, i tratti di una storia più complicata e sofferta, dove in primo piano non c’è solo Galileo. Con lui, protagonisti sono matematici, astronomi, filosofi e teologi come Paolo Sarpi, Johannes Kepler e il cardinale Bellarmino, ma anche artigiani, uomini di corte, ambasciatori, nunzi pontifici e sovrani come Rodolfo II, Enrico IV e Giacomo I, insieme a poeti e artisti della levatura di John Donne e Jan Brueghel. Una storia avvincente, raccontata istante per istante, dove la potenza visiva del nuovo strumento finì per incarnare significati che andavano ben oltre la scienza degli astri. La metafora dell’“occhiale dalla vista lunga” era troppo seducente e scandalosa per restare racchiusa dentro i confini di un semplice avviso astronomico.




848: Fabrica Mundi

Una raccolta ordinata di strumenti scientifici come questa presso il Liceo Classico Morgagni può indurre ad alzare ogni tanto gli occhi verso il passato, di conseguenza, a intuire che le scoperte scientifiche più significative - e le realative applicazioni tecniche - sono collegate alle situazioni concrete che ne hammo creato le premesse. Certe premesse a scoperte importanti si sono mosse solo dopo una stasi a volte millenaria e non per caso, ma per rspondere ad esigenze concrete di una società mutata.




849: Tempus et regula
Orologi solari medievali italiani


Il volume di Mario Arnaldi raccoglie molti anni di appassionato studio sul territorio e negli archivi, ed è la prima volta in Italia che uno studio sulla gnomonica medievale viene intrapreso con totale dedizione in un opera così articolata.
L’originalità e la ricchezza dei contenuti suddivisi nelle tre sezioni di questo primo volume - La Misura del tempo, Descrizione degli orologi solari medievali ed infi ne La diffusione degli orologi solari fissi – è di estremo interesse non solo per gli specialisti, ma anche per coloro che, pur appartenendo ad ambiti disciplinari lontani dalla storia della scienza, vogliono comprendere come e perché si calcolava il trascorrere del tempo quotidiano e annuale durante il medioevo.
Il sapere acquisito qui raccolto consente oggi agli studiosi, e soprattutto alle fi gure delegate alla tutela del beni storici e artistici, di avvicinarsi ai reperti con adeguati strumenti di interpretazione e di comprensione delle forme e delle geometrie, espressione di peculiari necessità pratiche e liturgiche. Gli orologi medioevali, in special modo quelli di difficile lettura perché realizzati con incisioni sui muri delle chiese, costituiscono una fragile e ancora sconosciuta tipologia di reperto storico-scientifico. Il catalogo dei reperti medioevali sopravvissuti sul territorio italiano rappresenta dunque il punto di arrivo della lunga e faticosa ricerca, prezioso e innovativo strumento per la conoscenza, la tutela e la valorizzazione del nostro patrimonio culturale con valore astronomico.
Nel racconto della diffusione degli orologi solari fi ssi nell’Europa medievale e nelle terre cristiane d’oriente, Arnaldi raccoglie il contributo di molti esperti studiosi che espongono lo stato dell’arte nel loro Paese di origine. La scelta, nei limiti del possibile, di utilizzare la lingua e la terminologia tecnica del luogo, è di grande interesse anche per il dibattito internazionale sui termini e sui relativi signifi cati. [Manuela Incerti]




850: Fisica del futuro

Difficile non soffermarsi, talvolta, ad immaginare la vita sul pianeta in un futuro lontano. Fantasia evergreen, mai dimenticata da Hollywood, basti ricordare la celebre trilogia di Ritorno al futuro o i tentativi di uno dei più accreditati autori di fantascienza contemporanei, Bruce Sterling, in due saggi di alcuni anni addietro: Tomorrow now. Come vivremo nei prossimi cinquant’anni e La forma del futuro.
Il nuovo libro di Michio Kaku, uno dei fisici teorici più importanti oggi, celebre a livello mondiale per la sua intensa attività di divulgatore e per le sue ardite ed affascinanti teorie su mondi paralleli e viaggi nel tempo, non mancherà di appassionare sia chi tenacemente attende un quarto episodio delle avventure di Marty McFly e “Doc” Emmett Brown, sia chi cerchi onestà intellettuale, stile brillante e rigore scientifico, in un libro di divulgazione di alto livello. Il volume nasce, infatti, da una corposa serie di incontri che Kaku ha effettuato negli ultimi anni con 300 tra gli studiosi viventi più importanti nei diversi campi della scienza, restituendoci così un affresco del possibile/probabile futuro che ci attende, e di come il progresso scientifico disegnerà il volto del pianeta tra un centinaio di anni. L’impatto della genetica e delle nanotecnologie, soprattutto a livello medico, le nuove forme di energia e di comunicazione: ogni aspetto della relazione scienza-uomo è mostrato da Kaku sempre come risultato di un costante dialogo, senza dimenticare etica (cita un famoso passo del Mahatma Ghandi), ironia e tenacia, per una sfida da affrontare partendo da chi nel presente è già al lavoro per il futuro dell’umanità.




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