441: Astronomia: almanacco 2004

L’almanacco dell’Unione Astrofili Italiani (UAI) dell’anno 2004, giunto alla sua venticinquesima edizione, proposto con la tradizionale suddivisione riguardo alle sezioni pianeti, occultazioni, meteore, comete, asteroidi e stelle variabili, ricalca fedelmente l’oramai collaudata edizione degli ultimi due anni. Aspetti dettagliati su congiunzioni riguardanti Luna e pianeti sono, come l’anno scorso, trattati nelle rispettive sezioni, mentre gli aspetti spettacolari del cielo, presentati alle pag. sei e sette, sono anche quest’anno a colori. A colori sono presentati quest’anno anche i grafici dei pianeti e delle comete.
In copertina è riprodotta la “Ruota dei nove pianeti” di Khiching (India), scultura su pietra del X secolo. All'interno vi è una sua descrizione.

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442: L'astronomia
spiegata e illustrata al popolo

"L’apprendere che cosa noi siamo in seno all’Universo, e qual posto in esso occupiamo; il sapere che noi popoliamo un astro che si libra. nello spazio senza fine e simile a quelli che alla notte brillano nel firmamento, ciò deve ingigantire le nostre menti, renderle sempre accessibili ad idee ampie, a concetti generali, profondi, a ritenerle superiori alle frivolezze mondane che occupano ancora tanto posto nella breve nostra vita terrena" [I.d.G]. indice

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443: L'universo invisibile

Il libro, con le sue straordinarie fotografie, rivela le più remote meraviglie dello spazio che né occhio umano né telescopio sono mai stati in grado finora di esplorare in tutta la loro maestosità. Impiegando una tecnica innovativa fondata sull’antica tricromia fotografica, David Malin ha saputo catturare la gamma caleidoscopica dei colori e delle forme che appaiono in lontane galassie, stelle e nebulose. Scattate con i più potenti telescopi del mondo, le sue immagini sono vive, dettagliate, nitide, assai spettacolari. L’universo invisibile presenta, quindi, un ampio repertorio delle irripetibili fotografie di Malin, frutto di vent’anni di ricerca dedicata ai paesaggi cosmici. Grazie alla fedeltà cromatica di riproduzione, quest’opera ricrea l’atmosfera tangibile di un vero viaggio nel cosmo profondo e misterioso ma non per questo meno reale. Le immagini, riprodotte in dimensioni inusuali, sembrano dilatarsi fino ad accogliere nel proprio spazio il lettore vagante in un’ideale navicella spaziale a migliaia e milioni di anni luce dalla Terra. Queste fotografie, infatti, grazie al loro formidabile dettaglio, hanno fornito elementi per nuove scoperte scientifiche relative all’origine e al destino dell’universo.




444: ... e quindi “entrammo” a riveder le stelle
l'astronomia al Planetario di Ravenna

Alcune fra le monografie (Testi e Trattati) che più hanno interessato il pubblico sono riunite in questo tomo:
Rheyta ..., padre Giovanni Lambertini, don Molesi ..., Palomar guarda il cielo, Eclissi giochi di ombre fra terra e luna, I pianeti di tipo terrestre, Cronologia delle sonde per i pianeti terrestri, La luna ..., La luce nell'universo ..., Il Big Bang, Alla scoperta della gravità, Astronomia e architettura

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445: Il cammino di Venere

La sera del 7 giugno 2004, andando a dormire, ricordatevi di puntare la sveglia alle 7h 20m del mattino dopo. Una levataccia, forse, ma ne varrà la pena. Proprio in quel momento avrà inizio uno dei fenomeni più rari che avvengano nel Sistema Solare: un passaggio di Venere davanti al Sole.
Quando il dischetto nero del pianeta si affaccerà lentamente sul bordo luminoso della nostra stella, per le generazioni degli uomini viventi sulla Terra, dai più piccoli ai loro bisnonni, sarà un momento storico: l’ultima volta che ciò avvenne fu nel 1882, perciò nessun uomo oggi vivo può averlo mai visto. Un passaggio di Venere davanti al Sole assomiglia, nella sua geometria, a un’eclisse di Sole: solo che a provocarla non è la Luna, bensì Venere che, nel suo moto orbitale intorno al Sole, si allinea esattamente fra il Sole e la Terra, e proietta la sua ombra contro il nostro pianeta.
Noi, da Terra, lo vediamo spostarsi come un piccolo puntino nero sul disco solare, e lentamente uscirne per scomparire nel cielo dominato dal bagliore della nostra stella.




446: I numeri dell'universo

Alcune cose non cambiano mai. E questo libro è dedicato a loro. Molto tempo fa, a essere considerate degne di memoria erano le irregolarità dell’esperienza: l’evento inatteso, quello catastrofico, quello di cattivo augurio. Poi, via via, gli scienziati presero ad apprezzare le meraviglie della regolarità e della predicibilità del mondo. La nostra esperienza, nonostante la concatenazione di moti caotici e imprevedibili che caratterizza gli atomi e le molecole, ci parla di un mondo dotato di coerenza e continuità. La ricerca dell’origine di tale coerenza s’indirizzò in un primo tempo verso le “leggi” di natura che governano il modo m cui le cose cambiano. In seguito si è venuti progressivamente identificando una serie di numeri misteriosi che stanno alla radice dell’assetto coerente dell’esperienza. Tali numeri sono le costanti di natura, che conferiscono all’universo il suo carattere distintivo e lo differenziano da altri che potremmo immaginare. Esse rappresentano a un tempo la nostra massima conoscenza e la nostra estrema ignoranza dell’universo. Infatti, benché le misuriamo con sempre maggiore precisione, e basiamo le nostre unità fondamentali di massa e di tempo sulla loro invarianza, nondimeno non sappiamo spiegarne i valori. Non siamo mai riusciti a spiegare il valore numerico di nessuna delle costanti di natura. Ne abbiamo scoperte di nuove, abbiamo messo in relazione quelle vecchie e abbiamo compreso il loro ruolo cruciale nel rendere il mondo qual è, ma la ragione dei loro valori rimane avvolta nel buio più fitto.

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copertina 447: La luna
origine culto miti credenza influssi

Questo volume vuole essere un’agile guida alla conoscenza del nostro grande e unico satellite naturale, evitando le pedanterie dei testi accademici e soffermandosi su informazioni e curiosità ritenute tra le più interessanti. La Luna è sicuramente l’astro che dà più soddisfazione per chi esplora il cielo con piccoli telescopi, perché non approfittarne? Del resto è sperabile che il lettore non si accontenti di “conoscere la Luna” solo attraverso la lettura e l’esame delle illustrazioni accluse, ma che senta il desiderio di vedere queste cose di persona. Il vedere con i propri occhi le montagne, i crateri e le pianure della Luna procura una soddisfazione che l’astronomo in poltrona non conosce, né merita di conoscere. Molti degli astronomi più celebri hanno cominciato i loro studi sulla Luna con un telescopio tascabile. Il loro interesse era stato suscitato dalle letture, ma il fascino che esercitò su di loro la visione diretta del mondo a noi più vicino, tra quanti ce ne sono nel cielo, riuscì a trasformare questo primo interesse in uno studio serio.




448: I nomi delle stelle

Come si chiamano le stelle?
Chi ha dato ad esse un nome?
Sulla base di quali regole?
I nomi delle stelle nascondono storie curiose e affascinanti che affondano nelle radici della nostra cultura.
In quest’opera sono contenuti 267 nomi propri appartenenti a 239 stelle (alcune stelle hanno più di una denominazione). E sembrato opportuno anche fornire i parametri fisici delle 239 stelle o sistemi stellari (molte stelle costituiscono sistemi doppi o multipli).
Le stelle sono raggruppate per costellazione e queste sono disposte nel libro in ordine alfabetico con la loro denominazione latina. All’interno di ogni costellazione le stelle sono disposte in ordine alfabetico greco seguendo la nomenclatura del Bayer oppure, in mancanza, la numerazione progressiva di Flamsteed (v. avanti). A quest’ultima regola vi sono state rarissime eccezioni, quando la logica suggeriva un ordine diverso (per es. la disposizione delle Kaus Sgr).
Le figure che accompagnano il testo (tutte raccolte in fondo al volume) rendono agevole il riconoscimento di tutti gli astri citati. Completa il volume un indice alfabetico di tutti i nomi delle stelle presentate in quest’opera.

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449: Il transito di Venere sul disco del Sole

L’autore ha iniziato a documentarsi sui transiti di Venere, inizialmente per ricavarne un semplice articolo, con un interesse lieve e contingente. Desiderava raccogliere poche informazioni, chiare ed esaurienti, sia sui meccanismi orbitali che stanno alla base della periodicità di questi rari fenomeni sia sul ruolo che i cinque transiti osservati dagli astronomi (avvenuti negli anni 1639, 1761, 1769, 1874 e 1882) avevano avuto nella ricerca della parallasse solare, grandezza direttamente collegata ad una delle principali costanti dell’astronomia: l’Unità Astronomica.
Lalande, Chappe d’Auteroche, Pingré, Hell, James Cook, Maskelyne e ancora, Secchi, Tacchini, Airy... e molti che oggi sono stati dimenticati, tra il Seicento e l’Ottocento osservarono i transiti.
L’articolo di poche pagine divenne questo libro, scritto perché in una qualche misura potesse trasmettere quel senso di fantastica scoperta di mondi, idee e problemi scientifici affiorati, in modo del tutto inaspettato, da questa mia immersione nello straordinario passato dell’astronomia.




450: L'Astronomia

Annata rilegata della rivista, dal numero 227 (gennaio) al numero 237 (dicembre) 2002

I numeri dal 238 (2003) al 296 (ultimo pubblicato nel 2008) sono nei contenitori.
Manca il numero 280 del 2006, non rientrato da un prestito.

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