DISPOSITIVO ANTICONDENSA

di Paolo Morini

 

Tutti gli astrofili sanno quanto sia difficile avere una buona serata di osservazione, in quanto gli impedimenti a questo sono numerosissimi.
Citiamo i problemi di organizzazione familiare, la stanchezza, gli impegni del giorno dopo, il maltempo e, infine, la condensa.
Dopo aver subito una vera e propria batosta dalla condensa in occasione di una serata altrimenti ottima, ho deciso di dare inizio alla costruzione di un dispositivo anticondensa.
Ero già dotato di una fascia scaldante per il telescopio, costruita dal mio amico nonché socio ALPA Davide Babini, ma avevo scoperto mio malgrado che riscaldare solo l'obiettivo può non essere sufficiente, a volte ci si trova con gli oculari e il cercatore fuori uso.
Pertanto la decisione è stata quella di ampliare il numero di punti protetti.
Ho scelto il metodo di costruzione delle resistenze in parallelo, data la difficoltà di reperire il filo di costantana o di lega di nichel per costruirsi una resistenza a filo e, d'altra parte, i dispositivi commerciali hanno un costo talmente sproporzionato al contenuto e alla tecnologia impiegata per cui l'autocostruzione è diventata un dovere morale, oltre che fonte di risparmio.
Fascia anticondensa fascia anticondensa
Ho individuato una resistenza da 470 ohm e in grado di dissipare fino a ½ Watt il mio elemento riscaldante minimo.
Tale resistenza, collegata ad una sorgente a 12V, fornisce una potenza termica di 0.3 Watt.
Per calcolare il numero di resistenze da raggruppare in parallelo mi sono ispirato alle caratteristiche di fasce anticondensa commerciali.
Volendo approntare due riscaldatori per oculari, uno per il cercatore da 50 mm e uno per un tubo ottico con lente da 80/100 mm, ho ottenuto le seguenti caratteristiche.

Tipo Corrente
a 12 V
W dissipati Numero teorico resistenze Numero Resistenze Installate Potenza Effettiva
A 12 V
Per oculare 0.19 A 2.3 W 8 6 1.8 W
Per cercatore da 50 0.25 A 3 W 10 9 2.7 W
Per telescopio fino a 100 mm 0.85 A 10.2 W 34 25 7.5 W


Il numero di resistenze è stato ridimensionato rispetto al calcolo teorico.
Si deve tener conto che il costruttore stesso specifica che la potenza erogata a 12 V viene in effetti utilizzata raramente, di solito la potenza utile si aggira fra il 40% e il 60% di quella nominale a 12 V.
Il problema successivo da risolvere è stato quello della regolazione della potenza.
Collaudo fascia anticondensa Kit riscaldatori
Niente di più facile conoscendo le persone giuste, il nostro ing. Gianni Tigani ha provveduto al dimensionamento e alla costruzione di un circuito di regolazione della tensione, che ho provveduto ad alloggiare in un contenitore di un tester commerciale acquistato per 1 Euro alla Fiera dell'Elettronica.
centralina di controllo collaudo centralina
La centralina di regolazione comprende un cavo per il collegamento alla batteria e 4 coppie di spine in parallelo a cui applicare altrettanti riscaldatori, il tutto con un fusibile di protezione messo in serie.
Un potenziometro provvede alla regolazione della tensione in modo continuo.
Un lavoro veramente eccezionale, grazie alla convergenza sul progetto di molte e varie specializzazioni ed esperienze.
Inoltre è stata mantenuta la compatibilità con il dispositivo realizzato in precedenza.
Come sempre "chi fa da sé fa una gran fatica" !

Cieli sereni e lenti limpide a tutti!!!

Collaudo finale

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