Una vecchia mappa della Luna (Mauro Graziani)

Pochi giorni fà sono andato a casa del mio amico Piero per fargli un veloce saluto. Pensavo di fare una sorpresa ai suoi due bimbi portando loro qualche piccolo gadget dell'azienda farmaceutica per cui lavoro ma la sorpresa l'ho avuta io. Non appena consegnati gli oggettini alle due smaliziate "pesti" il loro papà mi mostra un oggetto salvato dall'oblio della pattumiera, una consunta prima carta fotografica della Luna, proposta come gadget per medici dalla Nestlè per promuovere farine e latti per neonati.
" E' emersa mentre riordinavamo a casa di mia madre ed ero sicuro ti sarebbe interessata " mi dice, e mi fa notare l'anno di pubblicazione; il 1960!!
..Apriamo la mappa sul tavolo, ci appare davanti una immagine giallastra del nostro satellite, solo i principali mari sono nominati, probabilmente per non deturpare con troppe scritte l'immagine fotografica. Assieme alla mappa ci sono alcune paginette che contengono una breve presentazione di Giorgio Abetti. In piccolo troviamo anche una disegno della faccia nascosta della Luna ripresa dalla sonda Lunik III e, ovviamente, la pubblicità dellla farina lattea per neonati. Sulle prime quest'abbinamento tra Luna ed alimenti per l'infanzia mi è parso stridente, ma pensando al clima di quegli anni, dove le prime imprese spaziali e il progetto americano di "conquista" della Luna facevano intendere di essere in un epoca nuova, anzi neonata, con dinanzi nuovi, inimmaginabili ed esaltanti traguardi. Naturalmente per gli uomini nuovi di domani che sono oggi dei neonati quale migliore e più moderna alimentazione se non quella offerta da quei prodotti?
Su questa nuova era citata nel frontespizio della cartina, che ora è l'era in cui viviamo, sugli inimmaginabili ed esaltanti traguardi raggiunti, a distanza di 45 anni, forti del senno di poi e magari cresciuti mangiando proprio quei prodotti, ognuno di noi faccia le debite considerazioni.

Per finire desideravo ringraziare il Dott. Colombarini Piero per aver conservato questo piccolo cimelio. Vorrei anche puntualizzare che la cartina era proprietà di Roberto Villa,
già comparso su questa rubrica col suo racconto dell'eclissi del 1961.
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