Una fresca mattina di febbraio (Massimo Bruschi)

Ricordo la mattina fresca di febbraio quando avemmo la possibilità di entrare in aula con un ora di ritardo (alle nove) per eclisse. Già l'eclisse di Sole del 1961 che nella zona di Forlì (cittadina nei pressi di Bertinoro, patria della dorata Albana) era parziale. I miei mi portarono in campagna dal nonno, in zona Coriano. Munito di vetri neri (che ancora possiedo) seguii il fenomeno. Era quasi il massimo delle possibilità per in non addetti ai lavori, l'alternativa erano i vetri affumicati con la candela!! Intanto la radio in diretta descriveva ciò che accadeva. Era un epoca “così” come sono così tutte le epoche passate, ora so che c'era il miracolo economico e la guerra fredda, ma allora per me era tempo di scuola e di neve che qualche volta dava vacanza da scuola. Il fenomeno mi colpì ma non molto, non mi procurò né curiosità né interessi particolari per il cielo. Recuperai l'esperienza e la catalogai nel mio database di ricordi circa un lustro dopo quando trovai un francobollo rumeno dedicato al fenomeno. In quegli anni ero molto più coinvolto dalle imprese spaziali. Iniziò con gli impressionanti voli di Gagarin ("Garavit Moskwa": qui Radio Mosca ...) e di Glenn che portarono ad una grande quantità di giochi “astronautici”; ad esempio i missili da lanciare con la fionda. Quelli più perfezionati, erano dotati di paracadute che si apriva ad una altezza programmabile. Il tipo di giocattolo nel 1966 fu proibito in quanto molti si lanciavano il missile negli occhi o lo usavano contro i poco ... simpatici! Dell'epoca ho un disegno della capsula di Gagarin dove l'oblò e il diario di bordo (finestre ritagliate su disco rotante) mostrano le terre osservate durante l'orbita con i loro nomi. Provenienza: giornalino francese che arrivava in classe. Sfogliandolo mi rimase in mano ... l'inserto da tagliare e montare.Ed è nel 63 o nel 64 che mi capitò, vero caso del fato, di sottopormi ad alcuni test "astronautici" (visivi e simili) nel corso di una mostra in tema svoltasi a Rimini dove era esposta anche una catapulta a razzo. In quella occasione vidi anche un film-documentario, molto propagandistico, sul volo di Glenn. Tale film lo rividi in occasione dello sbarco lunare ma tuttora non ne conosco il titolo.