Sezione Asteroidi

La sezione asteroidi dell'ARAR si avvale della collaborazione tra l'osservatorio di Bastia (MPC 197) e dell'osservatorio del telescopio remoto dei soci Ballardini, Graziani, Tozzi e di Candiano presso l'osservatorio SkyLive a Catania (MPC B40). In questa sezione ci occupiamo di ricerca e di fotometria di asteroidi.


- Curva di luce di 3014 HUANGSUSHU

curva di luce

E' stata pubblicata la nostra curva di luce di Huangsushu ottenuta a Bastia nel periodo Settembre/Ottobre 2008.

- Articolo Pubblicato sul Minor Planet Bulletin (vol. 36-1, pag.29)


- NEO 2008 SR1: il primo pianetino di Bastia

Bisogna dire la verità. Una parte di merito in questa prima conferma di un NEO (Near Earth Object: letteralmente Oggetto vicino alla Terra) ottenuta dall'osservatorio di Bastia spetta agli amici Fabrizio Tozzi e Mauro Graziani, i quali, in uno dei Venerdì dell'A.R.A.R., hanno presentato un loro contributo in merito alle metodologie di astrometria di asteroidi. Una parte della mia curiosità era stata innescata dal commento sul software Astrometrica (http://www.astrometrica.at) che, in base alle parole di Fabrizio, prometteva di eseguire controlli e procedure di una certa complessità in maniera molto semplice ed intuitiva. Il giorno successivo alla conferenza, ho scaricato il software e l’ho provato: ne sono rimasto talmente impressionato da comprarlo dopo 2 ore di utilizzo. Tutte le operazioni di calibrazione delle immagini sono completamente automatiche (per inciso, in seguito a questa procedura sono ora note le caratteristiche precise al mm del nostro telescopio che alla prova dei fatti ha una focale di 2217mm e rapporto focale pari a f/5,3). Di grande soddisfazione e impatto "scenico" il riconoscimento di tutti gli oggetti in movimento presenti nelle immagini come pure la loro individuazione qualora siano oggetti catalogati. Infine il boccone più sfizioso. Gli oggetti del sistema solare, in particolare se vicini e conseguentemente veloci, sono oltremodo difficili da riprendere con le tecniche tradizionali malgrado l'utilizzo di sensibilissimi CCD. Il movimento dell'oggetto nel campo non permette di accumulare in maniera efficiente la luce sui pixel “sparpagliandola” invece lungo una traccia. Come fare allora a riprendere i NEO che spesso sono oltre la 19a mag. e si muovono da 3” fino ad oltre 10”/minuto? In condizioni ottimali e su oggetti stellari e con pose di un minuto non filtrate, da Bastia allo zenit si raggiunge la mag. +19/+19.5.

Figura 1

Figura 2

Come detto questa magnitudine non è raggiungibile sugli oggetti in movimento. Ecco il trucchetto risolutore! Se Maometto non va alla montagna, la montagna va a Maometto. Se conosciamo la velocità e la direzione del nuovo oggetto nuovo possiamo riprendere il campo in cui è presente l'oggetto con un buon numero di pose (avendo cura di esporre le immagini per tempi di posa tali che il movimento dell'oggetto non superi la dimensione di 1 pixel). Nel caso specifico ad esempio (fig.1), il NEO si muoveva a circa 8"/min, quindi considerando una scala di immagine di 2"/px la posa massima era di 2/8 cioè 1/4 di minuto cioè 15 sec. Arrotondando per eccesso abbiamo fatto pose di 20 secondi per raccogliere quanto più segnale possibile. Molto probabilmente sulla singola immagine non si vedrà nulla, a meno che lo stesso non sia molto luminoso (come nel nostro caso in cui era di mag. 15). Il software, conoscendo il tempo di inizio e fine di ogni immagine, sposta ogni scatto rispetto al precedente esattamente di quanto si è spostato il pianetino. Succede quindi che tutte le stelle saranno delle strisciate, mentre ciò che rimane puntiforme è il solo pianetino permettendo l'efficiente accumulo di segnale sull'immagine (fig.2). Questo accorgimento incrementa in maniera impressionante la capacita' di osservare oggetti deboli del sistema solare. Il software Astrometrica ha fatto il suo bel lavorino e nel giro di 15 minuti dalla ripresa abbiamo inviato le posizioni al MPC. Vi ricordo che le immagini di conferma possono essere inviate solo fino a che la richiesta di osservazioni è pubblicata sulla pagina http://www.cfa.harvard.edu/iau/NEO/ToConfirm.html.

Le richieste di conferma rimangono nella pagina normalmente per poche ore (nel caso specifico, vista la relativa luminosità, per 2,5 ore). La mattina successiva è stata pubblicata la circolare (disponibile sul sito ARAR alla pagina Ricerca), nella quale sono riportate le osservazioni eseguite da Bastia e da altri osservatori amatoriali e professionali che hanno permesso la catalogazione di 2008SR1, questo è il nome ufficiale del NEO. La stessa metodologia di ricerca, denominata Track e Stack (letteralmente insegui e ammassa) può essere utilizzata anche per pianetini della fascia principale. In pratica si parte dall’assunto che gli asteroidi posti tra Marte e Giove, tendono a spostarsi in modo simile (direzione e velocità angolare) in condizioni prospettiche di osservazione affini. Il 22 e 23 settembre 2008 Salvatore Tomaselli, Alessandro Maitan ed io stavamo seguendo il pianetino 3014 Huangsushu per la misura del periodo di rotazione attraverso misure fotometriche. Utilizzando le 180 immagini ottenute il 22 Settembre, abbiamo applicato il track e stack inserendo le caratteristiche del movimento di 3014. Dall’immagine così ottenuta, il software Astrometrica ha identificato gli oggetti conosciuti ed ha permesso di individuare quelli ancora da catalogare evidenziando la presenza di un “intruso” di mag. 19.5, il cui movimento tra le stelle era molto simile a 3014 Huangsushu. Abbiamo pertanto continuato a seguirlo per altre due sere, inviando le osservazioni al MPC.

Circolare M.P.E.C S-40 del 24 Settembre 2008

Il 3 Ottobre è arrivata la conferma che si tratta di un nuovo corpo minore del sistema solare al quale è stata associata la denominazione k08af0j o 2008Sj150. Naturalmente ci farebbe estremamente piacere potergli dare il nome, ma ciò è possibile esclusivamente dopo che i parametri orbitali del pianetino saranno conosciuti in maniera appropriata. In altre parole significa, seguirlo per varie opposizioni. L’oggetto ha un periodo di rivoluzione di oltre sei anni ed eccentricità relativamente elevata che lo porta ad avere distanze dal Sole di 2,3 u.a. Perielio e di 4 u.a. all’Afelio. Osservando l’orbita (fig.3) si può stimare che l’oggetto ritornerà ad una luminosità compatibile con i nostri strumenti (minore di mag. 20) solo nel Maggio 2013 ma con declinazioni poco “consone”.

Figura 3 Figura 4

Proseguiremo pertanto a seguire questo pianetino nel corso di questa opposizione favorevole, onde poter permettere di tracciare quanto meglio possibile la sua orbita, nella speranza che queste nuove misure possano mostrare uno scenario meno sfavorevole. L’importante è aver messo a punto tutte le procedure necessarie per svolgere in maniera corretta questa interessante ricerca.

Stefano Moretti


- Asteroide 175629 "Lambertini"

Curva di Luce dell'asteroide 1775 Zimmerwald
Oggi possiamo dirlo a tutto il mondo..... l'asteroide 175629 ha ricevuto ufficialmente il nome "Lambertini" dalla commissione dei 15 del CSBN (Committee on Small Body Nomenclature).
L'asteroide è stato scoperto il 19 Settembre 2007, grazie all'osservatorio remoto Skylive a Pedara (CT). La seconda notte (necessaria all'MPC per l'assegnazione del codice provvisorio) essendo nuvoloso a Pedara è stata fatta ad Alfonsine tramite l'osservatorio di Mauro Graziani. L'asteroide quindi risulta ufficialmente scoperto da me e da Mauro il giorno 19/09/2007 ed il Minor Planet Center ha assegnato subito la sigla provvisoria 2007 SX1.

Filmato dell'asteroide
(.wmv - 290 kb)

Ricordo di Padre Lambertini
(F. Focaccia)
dal Carlino Ravenna
(26 03 2008 Franco Gàbici)

Grazie ad osservazioni isolate in periodi precedenti (che sono state associate al nostro pianetino) si è riusciti ad avere per 4 opposizioni almeno due notti di misure (in questo caso bisogna dire grazie alle survay.....) . Il pianetino lo scorso gennaio (in tempi molto rapidi dalla scoperta) è stato numerato poichè il M.P.C. ha ritenuto ben determinata la sua orbita. A questo punto ad un potevamo proporre il nome e dato che è stato scoperto da due soci ARAR abbiamo, io e Mauro di comune accordo, deciso di dare il nome di Padre Lambertini al pianetino.
L'attribuzione del nome, che spetta agli scopritori, deve però seguire alcune regole ed in particolare deve essere corredata da una breve motivazione della scelta...quella che qui riportiamo:




che tradotto...
(175629) Lambertini = 2007 SX1
Scoperto il 19 Settembre 2007 da Fabrizio Tozzi e Mauro Graziani all'osservatorio Skylive di Catania (Italia).
Padre Giovanni Lambertini (1916-1997) fu un frate italiano appassionato di scienze, insegnava fisica ed astronomia a tutti i ragazzi che lo avvicinavano.
E' stato uno dei fondatori dell'ARAR, il gruppo locale di astronomia amatoriale di Ravenna, ha instillato a molti giovani la passione per l'astronomia, questo asteroide è stato scoperto da due di loro.

Il semiasse maggiore di 2.72UA insieme alla eccentricità 0.302 ne fanno un asteroide della fascia principale, la cui orbita è interamente contenuta fra Marte e Giove. Il suo periodo orbitale è di circa 4 anni e 6 mesi.
In base alle misure di luminosità, al tipo di oggetto ed ai dati orbitali si può desumenre che di in un corpo di circa 1600-3600 metri (proprio un sassolino...con chissà con che forma...). L'oggetto al momento della scoperta era in una opposizione molto favorevole, nella costellazione dei pesci e di mag. 18,2.
L'asteroide Lambertini sarà nuovamente all'opposizione verso la metà di febbraio del 2009, ma non supererà la magnitudine 20,7.

Fabrizio Tozzi


- Curva di luce fotometrica del pianetino 2445 "Blashko"

Curva di Luce dell'asteroide 1775 Zimmerwald
La curva di luce del pianetino 2445 Blazhko è il primo tentativo di ricerca del periodo di rotazione di un corpo minore del sistema solare ottenuto dall’osservatorio Don Molesi (Bastia – RA).
Questo asteroide è stato selezionato tra i vari pubblicati da Warner e altri nel 2007 e fino ad ora non ne erano note le caratteristiche fotometriche.
Le osservazioni sono state effettuate attraverso il telescopio newton con la camera CCD Apogee Alta U260e e filtro Schuler Clear.
La curva di luce del pianetino denominato 2445 Blazhko, ottenuta tra Novembre e Dicembre 2007, ha messo in evidenza un periodo di rotazione di 3,6197 ± 0,0005 ore (circa 2 secondi), caratterizzato da un’ampiezza fotometrica pari a circa 0,65 mag.

Le osservazioni sono state divise in 2 sedute, una il 30 Novembre 2007 e l’altra il 5 Dicembre 2007. In ogni occasione la curva di luce è stata quasi completamente campionata (3,5h e 3,3h di osservazioni continue) per un totale di 557 immagini scientifiche da 40 secondi ognuna. L’errore fotometrico medio di ogni osservazione, dipendente dalle condizioni del cielo è stato di circa 0,01 mag. per il 30 Novembre e di 0,008 mag. per il 5 Dicembre.
I risultati di queste osservazioni sono stati pubblicati ufficilamente sul numero di aprile - giugno 2008 del Minor Planet Bulletin.

Riferimenti:
- Harris, A.W., Warner, B.D. (2006). “Minor Planet Lightcurve Parameters. ” Updated March 14, 2006.
http://cfa-www.harvard.edu/iau/lists/LightcurveDat.html

- Warner, B.D. (2006).
MPO Software, Canopus version 9.3.1.0, Bdw Publishing, http://minorplanetobserver.com/

- Warner B.D. e altri. (2007). Lightcurve Photometry Opportunities Sept.-Oct. 2007, http://minorplanetobserver.com/

Stefano Moretti e Salvatore Tomaselli


- Analisi dell'asteroide 1775 "Zimmerwald"

Curva di Luce dell'asteroide 1775 Zimmerwald
L’asteroide Zimmerwald è stato scoperto il 13 Maggio 1969 dall’astronomo svizzero Paul Wild. E’ un oggetto di circa 50 km di “diametro” ed il semiasse maggiore della sua orbita è di circa 2,6 UA. Dopo quasi 4 mesi di tentativi, sono riuscito a far funzionare il programma MPO Canopus (un programma nato per l’analisi astrometrica e fotometrica dei pianetini), comprato negli USA prima dell'estate. L'analisi dell'asteroide 1775 Zimmerwald che Salvatore ed io abbiamo seguito in giugno/luglio 2007 ha dato i suoi risultati. Il periogramma evidenzia un periodo netto di 1.86 ore +/- 0.005 (111 minuti +/- 20s) con un'ampiezza relativamente contenuta, solo 0.3 magnitudini.

La curva di luce è venuta bene (malgrado la bassa declinazione, la magnitudine +14.7 e l'analisi in banda V), senza particolari anomalie luminose, indice che la superficie è relativamente regolare ma probabilmente elongata (con una differenza intorno al 30% tra flusso minimo e massimo). Vorrei fare un'ulteriore analisi più approfondita della fase attorno a 0.85/0.95 e 0/0.1 per evidenziare eventuali anomalie. Nel frattempo, sempre con la strumentazione dell’osservatorio sociale, ho osservato insieme a Salvatore anche l’asteroide Blazhko ricavandone una curva di luce ben più definita e precisa. Il periodo di rotazione è di circa 3,62 ore con una variazione tra massimo e minimo di circa 0,65 mag.
Con queste osservazioni vogliamo testare la capacità di ottenere e misurare piccole differenze di luminosità che ci permetteranno di osservare alcuni pianeti extrasolari. A giudicare da queste premesse non dovrebbero esserci problemi.

Stefano Moretti