di Claudio Zellermayer
Foto del Sole con protuberanza di 330.000 miglia
eseguita
dagli astronauti della missione Skylab 3, nel 1973
Assieme alla Luna, il Sole è stato senza dubbio loggetto celeste più osservato dalluomo fin dagli albori della civiltà. Losservazione del Sole permetteva alluomo di dare uno schema logico al fluire del tempo e di dominarlo prevedendo i fenomeni meteorologici ed evitando, quando ciò era possibile, di subirli. Naturalmente le prime osservazioni del Sole riguardavano i suoi movimenti nel cielo, ritenuti reali. La mancanza della sensazione del moto della Terra ha convinto luomo dellimmobilità della medesima e della concretezza dei moti dei corpi celesti, Sole compreso.
La costanza del moto del Sole ha permesso alluomo quindi di trovare un modo per descriverlo, ad esempio segnandosi il punto dellorizzonte dove questo sorge e tramonta.
I monumenti megalitici che si trovano in Inghilterra ed in Bretagna (Francia) servivano per traguardare proprio questi punti. Dalle osservazioni si notava e si nota tuttora che il Sole ogni giorno sorge in un punto dellorizzonte diverso da quello del giorno prima ed analogamente al tramonto avviene la stessa cosa. Questa è la conseguenza del moto di rivoluzione della Terra attorno al Sole. Molto probabilmente noi oggi più che notare questo sorgere e tramontare in punti diversi dellorizzonte notiamo lallungamento ed accorciamento delle giornate, come effetto concreto del moto della Terra. Sostanzialmente i popoli primitivi o poco meno utilizzavano il Sole solo come calendario.
Bisogna attendere i Greci per avere i primi
tentativi scientifici di studio del Sole e dei
fenomeni connessi al medesimo. Lastronomo Anassagora, nel V
secolo a.C. dà una prima valutazione della dimensione del Sole
(grande come il Peloponneso) e ritiene che
sia una sfera di roccia infuocata.
Tale affermazione deriva dal resoconto che gli era stato fatto
del ritrovamento di un meteorite caduto. Aristarco nel IV secolo
a.C. valuta la distanza Terra-Sole in funzione del raggio della
Terra mediante ingegnose considerazioni geometriche.
Nel 1611 Galileo Galilei osserva col suo cannocchiale le macchie solari e le attribuisce correttamente al Sole e non al transito di piccoli corpi celesti, come era stato pensato in precedenza.
Negli ultimi 150 anni lo studio del Sole permette di ampliare le conoscenze sul medesimo e in particolar modo sul funzionamento delle stelle.
Moti apparenti del Sole e caratteristiche fisiche
Come accennato in precedenza, il Sole, visto da Terra possiede dei moti apparenti, legati chiaramente ai movimenti reali della Terra.
Per effetto della rotazione terrestre, noi ogni
giorno vediamo il Sole spostarsi nel cielo grosso modo da est
verso ovest descrivendo un tratto di circonferenza.
È sufficiente osservare lombra di un oggetto a brevi
intervalli di tempo (ad es. mezzora) per notare questo
spostamento del Sole.
Con questo principio funziona una meridiana che è unasta
metallica chiamata gnomone che durante il giorno proietta la sua
ombra lungo una scala graduata dipinta su un muro rivolto verso
il Sole.
Questo tipo di orologio solare, molto comune un tempo, si può
vedere ancora in certe case di campagna.
Qui a Ravenna è possibile vederne una nel cortile
dellemeroteca.
Oltre al moto di rotazione, la Terra possiede
un moto di rivoluzione attorno al Sole che per la sua estrema
lentezza (occorrono 365 giorni per completare una orbita) non è
possibile notare nel corso di una singola giornata. Ci si accorge
di tale moto, come detto prima, con laccorciamento o
allungamento delle giornate durante il corso dellanno
oppure verificando la diversa posizione in cui sorge e tramonta
il Sole ogni giorno.
In questo suo moto di spostamento lungo lorizzonte, il Sole
si viene a trovare esattamente ad est al sorgere ed esattamente
ad ovest al tramontare solo in due occasioni allanno: i
giorni degli equinozi, cioè il 21 marzo ed il 22 settembre.
Altri due punti particolari in cui il Sole viene a trovarsi
allorizzonte corrispondono ai giorni dei solstizi. Il 21
giugno, solstizio destate, il Sole sorge nel punto più
lontano dallest in direzione nord (giorno più lungo
dellanno); il 21 dicembre, solstizio dellinverno, il
Sole sorge nel punto più distante dallest, questa volta in
direzione sud (giorno più corto dellanno).
Un altro fenomeno legato ai movimenti della
Terra, ed in questo caso anche della Luna, è il fenomeno delle
eclissi di Sole.
La Luna nel suo moto attorno alla Terra può intercettare la
congiungente Terra-Sole.
Se questo avviene, il disco lunare che ha le stesse dimensioni
apparenti del disco solare, copre completamente il Sole,
provocando appunto una eclisse di Sole. Dato che il piano che
contiene lorbita della Luna non coincide con quello che
contiene lorbita della Terra, il fenomeno delle eclissi non
si presenta ad ogni Luna nuova, ma solo quando la linea di
intersezione tra questi due piani coincide con la congiungente
Terra-Sole. Se la coincidenza non è completa, allora si ha una
eclisse parziale, cioè il disco lunare copre parzialmente quello
del Sole.
Un simile fenomeno è stato visibile dallItalia il 12
ottobre 1996. Una eclisse totale di Sole è stata visibile
dallAustria nellagosto del 1999.
Il piano che contiene lorbita della Terra
attorno al Sole è chiamato eclittica.
La sua proiezione sulla sfera celeste quindi rappresenta il
percorso annuale apparente del Sole nel cielo.
Le costellazioni che fanno da sfondo a questo riferimento celeste
sono le famose dodici costellazioni zodiacali. Durante il corso
dellanno il Sole si viene a trovare nelle varie
costellazioni dello zodiaco e noi diciamo ad esempio che il
Sole è nel Leone, e ciò vuol dire che in quel momento
dellanno se di giorno potessimo vedere le stelle fisse il
Sole avrebbe come sfondo le stelle della costellazione del Leone.
Sarà quindi possibile vedere tale costellazione solo quando il
Sole si sarà spostato da quella zona.
Utilizzando il metodo di Aristarco per
calcolare la distanze del Sole, naturalmente tramite misure molto
più precise di angoli, si giunge alla cifra media di 149.600.000
chilometri. Cifra media perché lorbita della Terra non è
una circonferenza perfetta, ma unellisse in cui il Sole
occupa uno dei due fuochi. La distanza Terra-Sole sarà quindi
variabile durante lanno anche se questa variazione è
piuttosto piccola confrontandola con la distanza complessiva.
Nota la distanza e misurato langolo attraverso cui noi
vediamo il Sole, è possibile calcolare il diametro reale del
medesimo.
Questo risulta essere circa 1.400.000 chilometri cioè poco più
di cento volte il diametro della Terra.
Con questi dati è possibile calcolare anche la massa del Sole,
nota la massa della Terra e il periodo di rivoluzione della
medesima.
Risulta essere circa 300.000 superiore alla massa terrestre.
Noto il diametro si può calcolare il volume e assieme alla massa
anche la densità media del Sole che risulta essere 1,41
grammi/centimetro cubo, poco più della densità dellacqua.
Senza entrare in merito del metodo usato si può dire che la
temperatura superficiale del Sole, cioè della sua
atmosfera è di circa 5.800°K (gradi Kelvin. Lo 0°K
è -273°C, gradi centigradi), mentre via via che si penetra
allinterno del Sole questa cresce sino a raggiungere
svariati milioni di gradi nel nucleo, dove cè la fornace
solare che è la fonte di produzione dellenergia.
Nascita del Sole
Il Sole, come tutte le altre stelle si è
formato allinterno di una nebulosa diffusa, tipo la
nebulosa di Orione, visibile ad occhio nudo nel cielo invernale,
circa cinque miliardi di anni fa.
La nebulosa a sua volta si è frammentata in quelle che poi
sarebbero state le singole stelle. Uno di questi frammenti, cioè
una concentrazione di gas, idrogeno in particolar modo ed elio,
si è via via addensato ed è cresciuto di massa.
La maggiore densità di materia che caratterizzava il protosole
ha richiamato dellaltra materia per effetto
dellattrazione gravitazionale innescando un processo di
aumento della massa e di conseguenza aumento del peso. La
pressione della materia che cadeva su questa sfera di gas ha
avuto leffetto di scaldare ulteriormente il gas generando
quello che in fisica si definisce equilibrio idrostatico: la
gravità, dovuta alla massa, tende a schiacciare il gas e la
pressione dovuta la riscaldamento tende ad espanderlo.
Naturalmente la temperatura non era uniforme, ma maggiore nel
nucleo.
Quando la quantità di materia caduta sul protosole è stata
sufficiente perché la temperatura nel nucleo raggiungesse i
milioni di gradi, si è innescato il processo di fusione nucleare
ed il Sole, come stella compiuta ha iniziato la sua vita.
Era ed è necessario circa un decimo della massa solare affinché
questo processo avvenga.
Prima dellinizio della fusione nucleare il Sole già
emetteva luce e quindi energia, solo che questa era dovuta solo
alla compressione gravitazionale. Tale energia (o Vento Solare)
è stata responsabile della formazione del Sistema Solare, nel
senso che ha spazzato via tutta la materia che circondava i
pianeti in formazione, lasciandoli soli e determinando la
suddivisione di essi in pianeti rocciosi (Mercurio, Venere,
Terra, Marte) e gassosi (Giove, Saturno, Urano, Nettuno).
Il processo di fusione nucleare o nucleosintesi
è responsabile dellenergia che arriva a noi dal Sole o da
qualsiasi altra stella.
Il nucleo del Sole è composto essenzialmente di nuclei di
idrogeno, cioè protoni. Questi protoni si fondono assieme per
dare nuclei di elio, per la precisione quattro protoni danno un
nucleo di elio attraverso diverse reazioni chimiche. Il nucleo di
elio formatosi ha un peso inferiore ai quattro singoli protoni.
Questa differenza di massa si trasforma tutta in energia che
uscirà lentamente dal nucleo per giungere a noi.
Il consumo dellidrogeno per trasformarsi in elio è un
processo molto lento tantè che occorreranno altri cinque
miliardi di anni circa prima che tutto lidrogeno contenuto
nel nucleo del Sole si esaurisca.
A quel punto il Sole intraprenderà il suo declino che comunque
durerà ancora centinaia di milioni di anni e durante questo
declino aumenterà il suo volume, travolgendo il Sistema Solare.
Il Sole diventerà una stella gigante colore rosso cupo per poi
ridursi alle dimensioni della Terra e spegnersi lentamente. In
questa fase il Sole sarà una stella nana bianca.
Caratteristiche del Sole
Il Sole, come tutte le altre stelle può essere
suddiviso in due zone: linterno e latmosfera.
Le reazioni di nucleosintesi si svolgono naturalmente
allinterno dove la temperatura raggiunge i milioni di
gradi.
Latmosfera è quella zona da cui giunge la luce e da cui,
di conseguenza, arrivano a noi tutte le informazioni.
Nessuna informazione ci giunge dallinterno del Sole.
Tutto ciò che si conosce sul funzionamento delle stelle, è per
merito di modelli teorici e dello studio della fisica delle
particelle nei laboratori di fisica nucleare. Solo verso gli anni
30 si è cominciato a capire lintima essenza delle
stelle e quale fosse il processo di produzione dellenergia.
Latmosfera a sua volta può essere suddivisa in tre zone: la fotosfera, la cromosfera e la corona solare.
La fotosfera è la parte più bassa
dellatmosfera ed è qui che si forma lo spettro continuo
della luce. Alla base della fotosfera la temperatura è di circa
8.000°K per poi diminuire fino a 4.000°K, corrispondente al
limite della fotosfera ed allinizio della cromosfera. Qui
la temperatura sale nuovamente sino a giungere a 10.000°K, il
limite della cromosfera e linizio della corona solare.
Nella corona solare la temperatura raggiunge il milione di °K.
Lo studio dello spettro della luce solare mostra che due terzi
degli elementi chimici noti sulla Terra sono identificati sul
Sole.
La fotosfera è formata praticamente da idrogeno ed elio.
Il fenomeno più noto ed evidente della fotosfera sono le macchie solari. Le macchie solari sono sede di forti campi magnetici. Hanno colore scuro perché hanno temperature inferiori di circa 2.000°K della superficie solare circostante. Si formano nei punti in cui intensi campi magnetici bloccano i movimenti del gas solare impedendo il trasferimento di energia dallinterno alla superficie. Sorgono sempre a coppie: una per luscita delle linee di forza del campo magnetico ed una per lingresso. Il ciclo delle macchie solari ha una durata di 11 anni. Tra il 1645 ed il 1715 ci fu una interruzione del ciclo undecennale ed a ciò corrispose un irrigidimento delle temperature nel nord Europa. Le dimensioni delle macchie solari vanno dai 4.000 ai 50.000 chilometri.
La cromosfera e la corona solare sono visibili durante le eclissi totali di Sole.
Altri fenomeni piuttosto evidenti sono i brillamenti e le protuberanze.
I brillamenti sono la reazione di tutta latmosfera solare ad un improvviso sprigionamento di energia (di origine magnetica). Si manifestano sia con un riscaldamento localizzato della cromosfera (fino a 10.000°K) e della corona solare (fino a 10 milioni di °K) sia con lemissione di particelle altamente energetiche.
Le protuberanze sono gigantesche lingue di fuoco lunghe fino a 200.000 chilometri ed alte 50.000 chilometri incurvate dalle linee di forza del campo magnetico. Nella seconda metà del secolo scorso nello spettro di una protuberanza fu scoperto lelio, poi però ritrovato anche sulla Terra. Ad ogni modo questo elemento chimico è stato lunico ad essere scoperto prima fuori dalla Terra.
Anche il Sole ruota su se stesso ma essendo un
corpo fluido, cioè non possedendo una superficie solida la sua
rotazione varia con la latitudine: allequatore è di 27
giorni, ai poli di 32 giorni.
La determinazione di questi dati è resa complicata dal fatto che
i riferimenti sulla superficie solare, le macchie ad esempio, si
muovono a loro volta. Solo misurando leffetto Doppler nello
spettro preso sul bordo est ed ovest è possibile determinare la
velocità di rotazione.
Monografia n.4-1996/4
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