801: Alla scoperta dell'Universo con i Bobobobs
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Una fantastica raccolta illustrata, in cinque volumi, per spiegare ai più piccoli tutti i segreti dell’universo, dai pianeti alle costellazioni, dai segni zodiacali alla storia dell’universo.




802: Come è fatta la Terra ?

Come è fatta la Terra? Le risposte degli uomini sono state fantasiose: la Terra è piatta e sta sulla groppa di tre elefanti sostenuti da una tartaruga che nuota sul mare; la Terra è piatta e si appoggia a tre balene; la Terra è piatta e immobile al centro dell'universo... Colombo dimostrò che la Terra è rotonda. Copernico, Galileo e Keplero scoprirono che si muove. Oggi la Terra è per noi un'astronave velocissima della quale siamo tutti passeggeri responsabili.




803: Io Leonardo

Il volume non nasce come apporto di discussione scientifica intorno a Leonardo vuole invece essere principalmente uno strumento di lettura dei modelli del Museo oggi esposti nella Galleria dedicata all'opera di Leonardo o che costituiscono mostre itineranti che il Museo della Scienza e della tecnica di Milano organizza in Italia o all'estero.




804: Apollo through the eyes of the astronauts

(Apollo: attraverso gli occhi degli Astronauti)

Il 20 luglio 2009, segna il 40° anniversario del primo sbarco umano sulla Luna compiuto da Neil Armstrong e Buzz Aldrin della missione Apollo 11.
È un risultato diretto del discorso del presidente John F. Kennedy «portare un uomo sulla luna entro la fine del 1960».
I risultati delle missioni Apollo sono diventati un punto di riferimento negli annali dell'esperienza umana. Apollo attraverso gli occhi degli Astronauti è una celebrazione visiva dello storico volo e la storia di uno degli episodi più significativi della storia della fotografia.





805: Il Gabinetto di Fisica dell'Istituto Tecnico Toscano

Le vicende che portarono alla fondazione di quello che fu l'’Istituto Tecnico Toscano sono piuttosto intricate e in questa sede è possibile solamente darne un breve riassunto. L’istituzione a Firenze di un Conservatorio di Arti e Mestieri, con evidente richiamo al parigino Conservatoire des Arts et Métiers fondato a Parigi nel 1794, risale al 1809. In esso avrebbero dovuto essere raccolte macchine e strumenti utili alle diverse fabbriche e manifatture. Il Conservatorio venne associato all’Accademia di Belle Arti e fu alloggiato nei locali dell’ex convento di Santa Caterina. Fra i più ardenti promotori dei Conservatorio troviamo il chimico Antonio Targioni Tozzetti. Furono organizzate adunanze generali nelle quali vennero premiate le invenzioni più originali e le innovazioni più interessanti in campo manifatturiero e incoraggiate le applicazioni della fisica e della chimica che potevano rivelarsi utili alle arti. Per mancanza di mezzi e di volontà politica il Conservatorio non ebbe però lo sviluppo sperato e il suo contributo al rinnovamento della Toscana fu molto marginale. Nel 1813 l’Accademia di Belle Arti venne riorganizzata in tre “classi”: la prima per le Arti del Disegno, la seconda per la Musica e la Declamazione e la terza per le Arti e i Mestieri.




806: Cieli perduti
Archeoastronomia: le stelle dei popoli antichi

Noi non guardiamo più il cielo. Le timide luci degli astri sono state cancellate dalle nostre notti, fagocitate dall'illuminazione artificiale e impallidite di fronte alla nostra indifferenza. Ma, nel passato, il rapporto tra l'uomo e il cielo era molto diverso. Nelle scure notti dei nostri antichi progenitori, spesso passate all'addiaccio, il cielo si popolava di figure fantastiche: divinità lanciate su velocissimi carri, barche cariche di mitici eroi che solcavano l'oceano celeste, rozzi utensili della vita quotidiana, spaventosi animali ostili. Nel neolitico poi l'astronomia divenne fondamentale per stabilire un primo calendario, funzionale alla grande rivoluzione economica avvenuta: l'introduzione dell'agricoltura. La ricerca di riferimenti certi per osservare il punto di levata del Sole, della Luna e di alcuni astri brillanti comportò l'innalzarsi di grandi pali totemici, seguiti a breve da imponenti opere megalitiche di natura astronomica. L'autore va alla ricerca dei cieli perduti, in modo sensazionale ma scientificamente rigoroso nello stesso tempo, a partire dai principali siti archeologici dalla preistoria europea, per arrivare alle popolazioni antiche quali Sumeri, Babilonesi, Egizi, Cinesi, Celti, Indiani d'America, Incas, Atzechi, Maya che ci hanno lasciato una quantità enorme di incredibili testimonianze a conferma della nostra tesi.




807: Nel segno di Urania
Introduzione alla trigonometria greca e al calcolo delle corde

La nascita della trigonometria è dovuta alla necessità degli astronomi antichi di calcolare i movimenti dei corpi celesti. Più arduo è stabilire il nome del fondatore della disciplina: è molto probabile che la sua origine risalga ad Ipparco di Nicea, al quale è attribuita la prima tavola delle corde, antesignane della moderna funzione trigonometrica “seno”, anche se il più antico testo esistente che contiene calcoli trigonometrici è solo l’Almagesto di Tolemeo. Tuttavia, le conoscenze matematiche necessarie alla costruzione di tali tavole si basano su teorie più antiche e ciò ha portato a credere che molto probabilmente esse fossero il risultato finale di un lungo studio preparatorio. Il presente studio, oltre ad analizzare le principali proposizioni che sono alla base della trigonometria greca (compresa la trigonometria sferica esposta per la prima volta da Menelao), prende anche in considerazione il sistema greco di numerazione, le frazioni sessagesimali e le operazioni aritmetiche impiegate anticamente nella stesura e nel calcolo delle tavole.
Stefano Buscherini si è laureato prima in Matematica e poi in Storia Orientale. Si occupa di matematica antica con un particolare interesse per le sue applicazioni nell’ambito dell’astronomia e dell’astrologia iranica pre-islamica. Attualmente collabora con la Cattedra di Studi Iranici dell’Università di Bologna, presso il dipartimento di Storie e Metodi per la Conservazione dei Beni Culturali, decentrato in Ravenna.




808: Un fisico in salotto

È noioso sentir parlare di fisica in un salotto, durante una serata da amici? Forse no, se chi ve ne parla si esprime in modo non accademico, alternando gli argomenti scientifici con racconti di vita vissuta e senza prendersi troppo sul serio…
In questo libro l’autore espone molti argomenti che riguardano la fisica classica e la fisica moderna cercando di far capire che la scienza non è qualcosa di lontano dalla vita di tutti i giorni, ma che in realtà siamo in contatto con essa in ogni occasione. Un testo leggibilissimo, privo di formule (tranne una: E = mc2) e scritto in uno stile semplice e più che comprensibile per tutti.
Guido Corbò tiene uno dei corsi di Fisica Generale per gli studenti del terzo anno di matematica all’Università La Sapienza di Roma dove, presso il Dipartimento di Fisica, svolge la sua attività di ricerca nel campo della fisica teorica delle alte energie.




809: «Sta scherzando, Mr. Feynman!»

Richard P. Feynman, premio Nobel per la fisica nel 1965, è stato uno dei maggiori fisici teorici del XX secolo. La sua vita, lungi dal rimanere confinata entro i limiti dell'impegno strettamente scientifico, ci si presenta in questo libro come un'esplosiva miscela di eventi incredibili resi possibili da quell'impasto del tutto unico di acuta intelligenza, curiosità irrefrenabile, costante scetticismo e radicato umorismo che è stato l'uomo Feynman. è davvero straordinario poter ritrovare nella stessa persona un tal numero di esperienze diverse e talora contraddittorie.Egli ha, di volta in volta, scassinato le più sicure casseforti di Los Alamos, dove si custodivano i segreti della bomba atomica, suonato la frigideira in una scuola di samba brasiliana, illustrato la fisica a "menti mostruose" come Einstein, von Neumann e Pauli, e lavorato come suonatore di bongos con una coreografa di successo, per tacere poi della sua attività di pittore, o di biologo, o di frequentatore di case da gioco. Per dare un'idea dell'unicità del personaggio, basta pensare che il futuro premio Nobel venne scartato dall'esercito americana perché "psichicamente deficiente". Per anni le conversazione di Richard "Dick" Feynman con l'amico musicista Ralph Leighton sono state registrate e poi trascritte senza alterarne il tono confidenziale: un tributo a un grandissimo scienziato ma prima di tutto a un uomo per il quale la vita è davvero stata un instancabile susseguirsi di ricerca e scoperta.




810: La quarta dimensione

Dotato di cultura enciclopedica, Rucker spazia dal celebre racconto ottocentesco di Edwin Abbott Flatlandia a La storia di Plattner di H.G. Wells; da opere di misconosciuti matematici otto-novecenteschi agli illustri John Wheeler e Kip Thorne, fino ai romanzi di fantascienza e alle storie di Borges, per chiarire anche al lettore più profano che cosa accadrebbe se lo spazio avesse due sole dimensioni oppure quattro invece di tre, se esseri bi- o quadridimensionali apparissero nel nostro mondo tridimensionale o se, viceversa, uno di noi si facesse una passeggiatina nella quarta dimensione. Simultaneamente Rucker ci spiega la natura dello spazio e quella del tempo e come essi potrebbero mutare nei modi più svariati. Nella sua scorribanda spaziotemporale ce n’è per tutti i gusti, dai buchi neri a Lewis Carroll con il suo Alice nel paese delle meraviglie, senza dimenticare una capatina (ma umoristica) nel mondo della parapsicologia e della metafisica.
[ Le Scienze ]




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