761: L’evoluzione

In questo quaderno curato da Marco Ferraguti e Felice Mondella, gli articoli:
- L’evoluzione di E. Mayr;
- I meccanismi dell’evoluzione di F.J. Ayala;
- Le cause della diversità biologica di B. Clarke;
- L’adattamento di R.C. Lewontin;
- L’evoluzione del darwinismo di G.L. Stebbins e F.J. Ayala;
- Simbiosi ed evoluzione di L. Margulis;
- L’evoluzione del comportamento di J.M. Smith;
- Esperimenti sui caratteri acquisiti di C.H. Waddington;
- Equilibri punteggiati e neodarwinismo di M. Ferraguti;
- Unità di selezione, gerarchie ed evoluzione di F. Mondella ed E. Mazzucchelli.




762: L'attività vulcanica

In questo quaderno curato da Paolo Gasparini, gli articoli:
- I punti caldi della Terra di G.E. Vink, W.J. Morgan e P.R. Vogt;
- Da un rift continentale a un rift oceanico di E. Bonatti;
- Vulcani sottomarini di R. Hékinian;
- Le sorgenti calde sul fondo degli oceani di J.M. Edmond e K. Von Damm;
- Magmi in azione: Campi Flegrei, Long Valley, Rabaul dì P. Gasparini;
- Yellowstone: finestra sull’interno della Terra di R.B. Smith e R.L. Christiansen;
- Le eruzioni vulcaniche esplosive di R. Scandone;
- L’eruzione del Krakatoa di P. Francis e S. Self;
- Miti ed eruzioni di R. Scandone;
- Crollo di vulcani di P. Francis e S. Self;
- L’attività vulcanica su altri pianeti di P. Gasparini.

copertina



copertina

763: Il rischio chimico

In questo quaderno curato da Luciano Caglioti, gli articoli:
- Inquinamento atmosferico da particelle in sospensione di R.W. Shaw;
- I fenomeni di diffusione e l’inquinamento di F. Mosetti;
- Circolazione globale degli inquinanti atmosferici di R.E. Newell;
- La diminuzione dell’ozono stratosferico di G. Guerrerio;
- L’eliminazione dei rifiuti nell’oceano di W. Bascom;
- Effetti ambientali delle piogge acide di C. Sorlini;
- Cancerogenesi e mutagenesi di R. Barale;
- Cancerogenesi e mutagenesi: legislazione e ricerca di R. Barale;
- Gli insetticidi e la riproduzione degli uccelli di D.B. Peakall;
- Modelli per lo studio del destino ambientale delle sostanze chimiche di D. Calamari e M. Vighi;
- Intossicazione da piombo di J.J. Chisoim, Jr.;
- Inquinamento da mercurio di L.J. Goldwater;
- Mercurio e piombo: circolazione, destino ed effetti sulla salute di M. Dall’Aglio;
- Inquinamento da PCB di H. Suzuki;
- La diossina di F.H. Tschirley;
- II rischio industriale di S. Ragusa;
- Normative comunitarie di N. Loprieno.




764: Sviluppo biologico: morfogenesi

In questo quaderno curato da Salvatore Russo-Caia, gli articoli:
- Trapianto di geni e analisi dello sviluppo di E.M. De Robertis e J.B. Gurdon;
- L’idra: modello di sviluppo biologico di A. Gierer;
- Lo sviluppo delle forme negli embrioni di L. Wolpert;
- Compartimentazione e sviluppo animale di A. Garcia-Bellido, P.A. Lawrence e G. Morata;
- Le basi molecolari dello sviluppo di W.J. Gehring;
- Come si modellano i tessuti negli embrioni di R. Gordon e A.G. Jacobson;
- Le molecole che fanno aderire le cellule di G.M. Edelman;
- Le fibronectine di R.O. Hynes;
- Lo sviluppo del cervello di W.M. Cowan.

copertina



copertina

765: La testimonianza dei fossili

In questo quaderno curato da Giovanni Pinna, gli articoli:
- Lagerstätten fossili: fonti primarie di informazioni di G. Pinna;
- Un antichissimo habitat di D.I. Groves, J.S.R. Dunlop e R. Buick;
- Animali del Precambriano di M.F. Glaessner (da “Scientific American”);
- La fauna degli argilloscisti di Burgess di S. Conway Morris e H.B. Whittington;
- Gli scisti ittiolitici di Besano di P. Arduini e G. Teruzzi;
- I nuovi Lagerstätten fossili del Triassico italiano di G. Pinna;
- I fossili giurassici di Osteno di G. Pinna;
- Il giacimento fossilifero di Holzmaden di J.-C. Gall (da “Pour la science”);
- I vertebrati del Mesozoico in Thailandia di E. Buffetaut e R. Ingavat;
- I mammiferi di Messel di G. Storch (da “Spektrum der Wissenschaft”);
- Gli elefanti nani dei Quaternario in Sicilia di B. Accordi.




766: Atomi e nuclei

In questo quaderno curato da Carlo Bernardini, gli articoli:
- Le teorie degli atomi di C. Bernardini;
- Lo spettro dell’idrogeno atomico di T.W. Hänsch, A.L. Schawlow e G.W. Series;
- Atomi altamente eccitati di D. Kleppner, M.G. Littman e M.L. Zimmerman;
- Raffreddamento e intrappolamento di atomi di H.J. Metcalf e W.D. Phillips;
- Atomi “strani” di G.E. Wiegand;
- I modelli nucleari di C. Bernardini;
- La superficie nucleare di C.D. Zafiratos;
- Nuclei atomici esotici di J.H. Hamilton e J.A. Maruhn;
- Nuclei leggeri esotici di J. Cerny e A.M. Poskanzer;
- Vibrazioni del nucleo atomico di G . F. Bertsch;
- Molecole nucleari di D.A. Bromley.

copertina



copertina

767: - Come io vedo il mondo
- La teoria della relatività

Il volume raccoglie insieme le due opere più note dello scienziato che ha rivoluzionato la nostra idea del tempo e dello spazio, dell’uomo dal grande impegno civile, preoccupato per le sorti deli umanità.
Da una parte l’eccezionale scoperta che apriva alla scienza nuovi orizzonti di ricerca e sperimentazione verso nuove, rivoluzionarie creazioni; dall’altra i dubbi, gli interrogativi, i pensieri dell’uomo che ha dato nuove leggi fisiche all’universo, non solo, sul modo di concepire lo spazio e il tempo, ma sull’alternativa tra progresso e autodistruzione che oggi si pone ai popoli della terra.

"Come io vedo il mondo" compare anche nel libro n. 1453 unito a "Il testamento spirituale di Einstein".




768: Breve storia del pensiero scientifico

Questo libro si basa su di un altro intitolato A Short History of Science, abbozzato la prima volta nel 1929 e pubblicato nel 1941. Esso subì parecchie revisioni ma la sua veste attuale è assai di più di una revisione e anche di una nuova edizione. Ho dunque pensato di modificarne il titolo. L’opera è di un quarto più lunga della precedente, molto più riccamente illustrata, svolta uniformemente fino alla fine del secolo XIX, ampliata nei concetti, con maggiore avvertenza delle sue implicazioni filosofiche e più frequenti riferimenti alle condizioni storiche ed economiche.
Mantenuta costantemente a un livello elementare, per esser compresa richiede soltanto le nozioni fondamentali fornite dall’istruzione secondaria. Colgo l’occasione per far presente come la scienza, il cui grande fine è di rendere il mondo intelligibile o almeno descrivibile, sia stata condotta dai suoi stessi risultati a scindersi in varie branche. Conseguenza, questa, del mero accumularsi delle conoscenze e quindi, finalmente, della umana limitatezza. Per quanto tali divisioni possano apparire imbarazzanti e artificiali al filosofo, occorre ricordare che esse sono, dopo tutto, puramente formali e che i loro confini possono venir spostati a volontà e secondo le circostanze. [C.S.]

copertina



copertina

769: Il planetario comunale di Modena

Per pochi mesi, dopo lustri d’impegno appassionato, e ampiamente apprezzato, il prof. Francesco Martino non ha potuto vedere la realizzazione di un progetto che aveva a lungo desiderato e che a Lui deve tanto. A chi tocca scrivere queste righe è venuto a meno un caro amico prima ancora che un insostituibile collaboratore al quale rivolgersi con la certezza di riceverne sempre sollecito e autorevole consiglio. Il Centro ha perduto chi ha rappresentato gran parte della sua storia e che avrebbe costituito un sicuro riferimento per il suo futuro. Il planetario non sarà più quale avrebbe potuto essere. Non è possibile in poche righe delineare una vita, purtroppo breve, tanto ricca di ideali, di calore umano, di cultura viva, di grande capacità autocritica prima ancora che critica. Per tutti coloro che in qualsiasi modo lo hanno avvicinato è stato propulsore di idee, consigliere leale, maestro di vita. Pur nel dubbio di forzare quella che sarebbe stata la Sua volontà, ma nella certezza degli indiscutibili meriti, ci siamo proposti di dedicare alla Sua memoria questo Planetario [gemello di quello di Ravenna] al quale ha dedicato tanti anni di lavoro ed ha rivolto l’ultimo pensiero. Così che il Suo insegnamento, indimenticabile per chi l’ha conosciuto, riviva nei giovani visitatori e rappresenti un incitamento per noi tutti. [Mario Umberto Lugli]




770: Perché io credo in Colui che ha fatto il mondo
È opinione comune che le leggi dell'universo scoperte dalla scienza siano in conflitto con quelle imperscrutabili di Dio. La contrapposizione tra fede e scienza rappresenta uno dei dilemmi più laceranti del nostro tempo: un dramma che conobbe il suo primo, controverso atto con Galileo Galilei. In questo saggio appassionato, che si legge come un vibrante manifesto, Antonino Zichichi smentisce tale contrapposizione e la ribalta: «Non esiste alcuna scoperta scientifica che possa essere usata al fine di mettere in dubbio di negare l'esistenza di Dio». Proprio il grande Galilei, scopritore del principio di inerzia, della relatività e delle prime leggi che reggono il creato, era credente e considerava la scienza uno straordinario strumento per svelare i segreti di quella natura che porta le impronte di Colui cha ha fatto il mondo. E credenti erano Maxwell e Plank, due padri della fisica contemporanea, uomini che hanno aperto nuovi orizzonti sulle leggi dell'universo grazie allo studio di particelle infinitamente piccole: tanto piccole da non poter contenere traccia né di angeli né di santi, e da non poter quindi avallare, apparentemente, alcuna spiegazione razionale dell'esistenza del divino. Ripercorrendo le grandi scoperte della scienza galileiana moderna, illustrandone con estrema chiarezza l'impulso innovatore, Zichichi dimostra come fede e scienza non siano in alcun modo in contrasto l'una con l'altra, e come possano essere doni distinti di Dio, espressioni delle due componenti di cui tutti siamo fatti: il trascendente e l'immanente. Le conquiste della scienza non oscurano le leggi divine, ma le rafforzano, contribuendo a risvegliare lo stupore e l'ammirazione per il meraviglioso spettacolo del cosmo, che va dal cuore di un protone ai confini dell'universo.
copertina



*

  home page ARAR Biblioteca   E-mail Il Planetario