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1111: L'amica delle stelle

L’autobiografia di Margherita Hack è qualcosa di più del racconto di una vita ricca e piena e della formazione umana e culturale di una grande scienziata: è un emozionante viaggio nell’Universo, attraverso le ricerche dell’autrice e le principali scoperte dell’astrofisica degli ultimi decenni; è la testimonianza di una partecipazione civile alle vicende della società italiana; è una difesa, tenace e questa sì appassionata, del metodo scientifico contro le tante forme di superstizione e irrazionalismo che fioriscono in questa fine di millennio.
Confessa che — nonostante sia nata vicino a via Centostelle e pochi anni dopo la sua famiglia si sia trasferita vicino all’Osservatorio di Arcetri — non si è mai sentita predestinata a diventare astronoma. Durante il liceo e i primi anni dell’università più che nello studio si impegnava nello sport, tanto che vinse i Littoriali nazionali di salto in alto. A partire però dalla scelta, quasi casuale, della tesi in astronomia, Margherita Hack si è gettata con tutta l’anima nella ricerca scientifica, nell’insegnamento e nell’organizzazione, soprattutto in veste di direttrice dell’Osservatorio astronomico di Trieste.




1112: Noi marziani

In un futuro non troppo lontano, la Terra pare aver dimenticato i grandiosi progetti interplanetari e concede soltanto le briciole alle piccole colonie marziane. Il quarto pianeta ancora pressoché disabitato e i lunghi anni di disinteresse delle autorità hanno favorito lo sviluppo di ogni sorta di traffici, dal contrabbando alla speculazione sulle aree lungo la preistorica rete di canali, uniche irrigue. Per questo motivo gli affaristi su Marte sono più agguerriti che mai. Il loro massimo esponente è l’abile e tirannico Arnie Kott, il quale, pur sapendo che la Terra, un giorno o l’altro, verrà a minacciare la sua supremazia, si augura che quel giorno sia ancora lontano e non ha affatto intenzione di rinunciare a ciò che considera un suo buon diritto: volgere a proprio uso e consumo le migliori risorse del pianeta. E in effetti, chi potrebbe mai fermare la rapacità di Arnie? Il misterioso progetto di una desolata catena di montagne? O le antichissime tradizioni dei pochi aborigeni marziani superstiti? O forse una realtà molto più sottile e sconvolgente: l’abisso spalancato negli occhi di Manfred, il bambino che conosce il futuro?
Un nuovo sensazionale romanzo del più geniale autore di fantascienza, Philip K. Dick.




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1113: Star Ware (second edition)
the astronomer's ultimate guide

Questa seconda edizione aiuta a eliminare le supposizioni e guida attraverso il processo con capitoli completamente aggiornati ed espansi su telescopi e accessori. Sia per gli astronomi in erba che per i dilettanti esperti, il libro offre:

  • Ampie recensioni di nomi di modelli leader e accessori difficili da trovare sul mercato, insieme a dozzine di nuovi prodotti per aiutarti ad acquistare in modo intelligente
  • Una guida chiara e dettagliata a tutti gli aspetti dell'acquisto, dalla scelta del binocolo e dei telescopi giusti all'acquisto di oculari, filtri, fotocamere e pellicole
  • Dieci nuovi progetti fai-da-te per aiutarti a risparmiare tempo e denaro, tra cui una custodia per telescopio portatile e strumenti di collimazione che migliorano le prestazioni
  • Facilità di manutenzione, mappatura e suggerimenti fotografici del mestiere per aiutarti a ottenere il massimo dal tuo telescopio e osservare le stelle
  • Dove trovare tutto ciò che è astronomico: siti Internet e risorse web con indirizzi completi per distributori, rivenditori e convenzioni; elenchi aziendali di prodotti e servizi; e consigli sull'uso dell'attrezzatura.



1114: 1969 l'uomo sulla Luna 1999
l'esplorazione della Luna raccontata dai francobolli

I francobolli sono dei piccoli manifesti che testimoniano con puntualità le tappe più: importanti della vita degli Stati: le vicende della storia, le loro ricchezze naturali e artistiche, le scoperte scientifiche e tecnologiche.
Si può dire, senza retorica, che i francobolli costituiscano un grande mosaico che illustra tutta la storia dell’umanità.
E in questo mosaico l’esplorazione della Luna occupa un posto rilevante. Non solo l’Unione Sovietica e gli Stati Uniti, i due paesi protagonisti di questa storia, ma quasi tutte. le Amministrazioni Postali del mondo hanno emesso francobolli e documenti per celebrare i voli delle astronavi Apollo o le missioni delle sonde automatiche Lunik. Sono già trascorsi quaranta anni da quando il primo oggetto lanciato dalla Terra raggiunse la Luna e trenta dal primo passo dell’uomo sul nostro satellite e ancora oggi vengono emessi dei francobolli per ricordare i principali momenti di queste straordinarie imprese.
I francobolli dedicati all’esplorazione della Luna sono ormai alcune migliaia.
Questa collezione ne presenta solo una piccolissima parte. Non solo stati scelti i francobolli e i documenti più rari o più belli, ma soltanto un insieme sufficiente ad illustrare in sintesi le tappe più significative dell’esplorazione della nostra Luna.

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1115: Atlante di astronomia tascabile

Questo atlante di astronomia vuole essere un mezzo per avvicinarsi al cielo e ai piccoli segreti che introducono a un’osservazione più consapevole. Accanto agli argomenti principali che possono essere di utilità a chi inizia ad osservare (i nomi delle stelle e delle costellazioni, la descrizione della Luna e dei pianeti, i moti della Terra e la Via Lattea) vi troverete le cartine delle 88 costellazioni ufficialmente riconosciute dall’Unione Astronomica internazionale: in esse sono evidenziate le stelle principali e gli oggetti (galassie, nebulose, ammassi stellari) osservabili a occhio nudo o con uno strumento amatoriale, un binocolo o un piccolo telescopio. Seguono le carte complessive dei due emisferi celesti, quello boreale e quello australe, e quelle parziali che permettono di rendersi conto a colpo d’occhio delle costellazioni visibili nelle diverse stagioni.
Il cielo è sempre sopra le nostre teste. Non resta che lasciare libero sfogo all’astronomo che è dentro ciascuno di noi.




1116: Catalogue of early telescopes
(Catalogo dei primi telescopi)

Nei Paesi Bassi, nell'ottobre 1608, gli Stati Generali discussero una domanda di brevetto di un produttore di occhiali, Hans Lipperhey, per uno strumento realmente esistente che mostrava oggetti lontani. Nel giro di poche settimane si fecero avanti altri due ricorrenti: gli Stati Generali rifiutarono di rilasciare a Lipperhey il brevetto richiesto perché si ritenne che lo strumento fosse troppo facile da copiare.
La notizia dell'invenzione si diffuse rapidamente in tutta Europa. Già alla fine di novembre 1608 fra Paolo Sarpi a Venezia aveva appreso la notizia. Nell'estate del 1609 piccoli cannocchiali che ingrandivano tre o quattro volte erano in vendita a Parigi e avevano fatto la loro comparsa anche in Italia. Galileo Galilei (1564-1642), professore di scienze matematiche all'Università di Padova, sentì parlare del dispositivo dal Sarpi nel maggio 1609 e ne costruì uno.

Si può sostenere che il telescopio sia stato lo strumento centrale nella cosiddetta Rivoluzione Scientifica del XVII secolo, poiché era la prima estensione dei sensi dell'uomo.

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copertina 1117: Còmo utilizar el telescopio astronomico
 (Come usare il telescopio astronomico)

* Vuoi acquisire una vera conoscenza nell'osservazione celeste?
* Sai cos'è un riflettore Newton?
* Conosci tutti gli elementi spaziali che un telescopio è in grado di catturare?
In questo libro troverete un chiaro e preciso orientamento sul telescopio che dobbiamo acquisire secondo i nostri gusti ed esigenze per l'osservazione e la fotografia della volta celeste.
Insomma, è un pratico manuale introduttivo all'astronomia, che parte da questo elemento fondamentale che è il telescopio.




1118: Gli spinaci sono ricchi di ferro
i luoghi comuni della scienza

Il rosso infuria i tori, gli antibiotici danno un senso di stanchezza, le piante verdi non si devono tenere in camera da letto, è meglio dormire con la testa verso nord: non ci chiediamo mai se simili affermazioni siano fondate o infondate. Invece questo libro se lo domanda e confronta con dati scientifici una serie di luoghi comuni tra i più celebri, tra cui, ovviamente, “gli spinaci sono ricchi di ferro”.
Prendendo spunto da ciascuno di essi, gli autori di questo singolare dizionario uniscono l’analisi e l’ironia per smontare piccoli e grandi pregiudizi, mettendo a confronto le idee della scienza con le imbarazzanti convinzioni della saggezza popolare.
Organizzato in ordine alfabetico per parole chiave, il libro può essere letto saltando da una voce all’altra secondo la curiosità e l’umore del momento, il che aumenta il piacere di scorrerlo.

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1119: Il fuzzy-pensiero

Alla lettera “Fuzzy” vorrebbe dire “coperto di pelo”, “lanuginoso” e perciò “indistinto”, “sfumato”. I francesi l’hanno tradotto “flou”, gli spagnoli con “borroso”, Nessuno dei termini rende abbastanza in italiano e si è preferito conservare l’originale. La scienza tratta fatti “grigi” o “fuzzy” come se fossero i fatti di tipo bianco o nero della matematica, eppure nessuno ha mai mostrato un solo fatto al mondo che sia al 100 % vero o al 100 % falso.
Che siano così è la scienza a dirlo, «Questo era l’errore», afferma Bart Kosko, «e con esso il dubbio conquistava un nuovo livello. Gli scienziati possono sbagliare al livello della logica e della matematica e possono sostenere il loro errore con tutta la pompa e l’intolleranza di un culto religioso».
In questa convinzione con impegno e arguzia l’allievo di Lofti Zadeh ha intrecciato scienza, filosofia, esperienza personale, per comunicare soprattuffo ai giovani una diversa visione del mondo, al di fuori dei paradigma bianco o nero.




1120: Le stelle
itinerando tra i miti e ele leggende degli astri

C’è un mondo di storie nel cielo notturno. Un mondo visibile a tutti coloro che scelgono di vederlo.
Il libretto è una raccolta di queste interpretazioni. Leggende azteche e cinesi, miti greci e romani, racconti degli indiani americani e da altre culture, spiegano perché le stelle si trovano dove sono. Le Stelle vi aiuterà a “guardare nella direzione giusta” ma il resto sta alla vostra immaginazione.
La ruota in copertina è un adattamento da un calendario astronomico del 1474 di Johannes Mueller, astronomo e matematico.

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