Durante l'ultimo weekend di maggio 2005 il Planetario ha ospitato un'iniziativa dedicata all'insegnamento e alla divulgazione dell'astronomia nell'ambito della scuola, tema a noi molto caro.
Parte integrante dell'inizaiativa due osservazioni pubbliche, il venerdì sera e la domenica mattina, alle quali non abbiamo mancato di presenziare.
In particolare la serata del venerdì è stata da noi dedicata per far incontrare i convenuti con l’affascinante mondo dell’osservazione dei satelliti artificiali.
Purtroppo la serata non sembrava promettere granchè: nessun passaggio della stazione spaziale, nessun “iridium flare” particolarmente intenso, per cui abbiamo ripiegato su altri oggetti, come alcuni satelliti della serie Cosmos e l'Envisat, oggetti di dimensioni generose e di luminosità apprezzabile.
La stazione di osservazione aveva una dotazione molto semplice:un binocolo 8x56 su supporto orientabile, carte dei passaggi di ogni satellite, astrolabio, orologio sincronizzato a radiofrequenza, oltre alla solita dotazione di atlanti, torce a luce rossa, materiale di ricambio, pile, repellente per zanzare ...
Il primo satellite, forse meno luminoso del previsto, o forse poco visibile sul cielo ancora chiaro, è stato mancato, mente tutti gli altri sono stati osservati con successo, a occhio nudo e con il binocolo.
Molto interessante l’osservazione di due Cosmos che si sono incrociati a circa 2 gradi di distanza, uno su un’orbita apparente da S verso N e l’altro da N verso S.
Non è mancato l’oggetto “misterioso”: abbiamo assistito a un passaggio di un satellite che ha avuto un picco di luminosità pari a circa –2, nella parte del cielo a NE e a un’altezza non superiore ai 45 gradi .
Tramite il collegamento al sito Heavens Above abbiamo appurato che non si trattava di in Iridium Flare previsto per la serata, probabilmente una riflessione su un pannello solare di un altro satellite.
Naturalmente non abbiamo osservato solo satelliti: le osservazioni ai telescopi di Gianni, Marco, Paolo, Emanuele e attraverso il superbinocolo 20x100 di Valentino hanno offerto agli astrofili e al pubblico più di un motivo per ricordare la serata.
Paolo Morini
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