24 novembre - 2 dicembre 2004 Le Notti Galileiane |
La nostra associazione, sempe in collaborazione
con l’ARAR e con il coordinamento del Planetario di Ravenna, continua ad impegnarsi nella iniziativa "Le Notti Galileiane”, promossa dalla Unione Astrofili Italiani.
Lo scopo dell'iniziativa è quello della divulgazione dell'astronomia utilizzando la figura di Galileo Galilei come baricentro sia storico che scientifico.
Grazie alla pubblicità che ci ha fatto il nostro Gianni Tigani, la nostra proposta ha avuto l’adesione di un gruppo di insegnanti delle classi IV e V, che hanno coinvolto i loro studenti nell'iniziativa.
Come previsto, "Le Notti Galileiane" consiste di una lezione/conferenza - che si è sviluppata in due incontri della durata di un'ora e mezza ciascuno, seguita da una serata di osservazione pratica al telescopio.
La serata è stata rimandata a tempi migliori, sia come temperatura che come scelta di oggetti da osservare: infatti la fine del 2004 non offre molto a chi vuole osservare i pianeti e andare a letto presto ... se ne riparlerà a partire dalla luna al primo quarto di marzo 2005, epoca i cui i giganti del sistema solare, Giove e Saturno, si faranno apprezzare nelle prime ore della sera.
La prima conferenza ha avuto per tema un inquadramento storico e cosmologico dell'epoca di Galileo, "alleggerita" nella parte centrale da una carrellata dei corpi del sistema solare noti fin dal'antichità, giungendo a descrivere brevemente anche quelli scoperti dopo l'invenzione del telescopio. L'ultima parte del primo incontro ha avuto come tema la vita di Galileo, vita di scienziato e vita di uomo, non immune dai problemi di tutti gli uomini comuni.
La seconda conferenza ha avuto per temi lo sviluppo dell'ottica, dall'antichità al Rinascimento, fino ad approdare al cannone-occhiale, nato nelle botteghe degli occhialai olandesi e subito "interpretato" e soprattutto utilizzato da Galileo, che ha lasciato traccia delle sue osservazioni nel Sidereus Nuncius.
Sappiamo bene che anche se il
risultato delle osservazioni di Galileo non rappresentava una prova diretta e
immediata a favore del sistema copernicano contro quello tolemaico, tuttavia le osservazioni fatte si armonizzavano troppo bene
nel quadro della nuova nascente astronomia, mentre i teorici del vecchio
sistema si sbracciavano, per così dire, per far entrare tutti le novità osservate nel quadro consolidato aristotelico-tolemaico.
Hanno partecipato a questi due incontri, ognuno dei quali è stato replicato per due volte per consentire a tutti di prendervi parte, circa un centinaio di studenti del penultimo e ultimo anno dell'Istituto Tecnico.
La soddisfazione, e dobbiamo dire anche l'emozione, sono state come sempre grandissime e il far rivivere a scuola l'epoca di Galileo cisembra un'iniziative stimolante per tutti.