Il 10 ottobre alla Libreria Feltrinelli (squisiti padroni di casa Gigi e Pia), si è svolta la presentazione del libro "Pianeta Marte" scritto da Stefano Cavina.

La serata è stata piacevole, e per vari motivi.

Anzitutto si è parlato di astronomia, addirittura di Marte, un pianeta che da sempre ha stregato tutti gli astrofili vorremmo dire in maniera inversamente proporzionale da quanto di Marte si riesce effettivamente a osservare - perlomeno con mezzi semplici. In questo senso difficile non ricordare la malcelata delusione degli osservatori occasionali quando, durante la grande opposizione di Marte del 2003, chiedevano ragione delle piccole dimensioni del pianeta (anche osservato a 200 ingrandimenti al telescopio) in relazione a tutto il "battage" che era stato fatto in prossimità dell'evento astronomico. E bisogna dire che molti astrofili a suo tempo si sono impegnati al meglio per non fare andare a casa la gente delusa: fra le storie del dio della guerra, delle osservazioni dei satelliti fatte prima dagli scrittori che dagli astronomi, dei presunti canali di fine '800 e dei riferimenti fantastici e fantascientifici, tutti sono stati coinvolti in quella che qualcuno ha chiamato una meravilgiosa favola scientifica.

Un interesse che il libro di Stefano, che decisamente guarda al futuro come evidenziato dal sottotitolo, contribuirà ad alimentare e a mantenere vivo.

Con Stefano Cavina ci si conosce da tempi storici, come testimonia l'ultima fotografia - scattata 32 o 33 anni prima della presentazione del libro. Erano anni in cui il recente sbarco sulla Luna e il fascino per lo spazio ci elettrizzavano davvero, ci davano la sensazione di afferrare il futuro. E anche se su Marte e sulla Luna non siamo riusciti ad andarci di persona, ci siamo divertiti moltissimo con le stelle e i pianeti, e il gioco continua ...