La volta celeste, osservata da un luogo che evoca in maniera splendida pagine di arte e di storia, acquista un fascino che difficilmente si riesce ad esprimere a parole. Come scriveva Dante, riferendosi a Beatrice,” ... intender non la può chi non la prova.”
E’ ciò che accade a chi si sofferma, di sera, sul piazzale antistante la Basilica di S.Apollinare in Classe e rivolge lo sguardo al cielo. La volta stellata sembra caricarsi non solo di un fascino antico ma anche di magia. Persino l’inquinamento luminoso sembra ridimensionarsi ed a pochi passi dalla sfavillante e luccicante riviera romagnola è ancora possibile osservare stelle alte pochi gradi sopra l’orizzonte.
L’A.L.P.A., gloriosa e intraprendente associazione di astrofili ravennati, non poteva ignorare un sito osservativo come questo. Presi i contatti con la Pro Loco e il Comitato Cittadino, entusiasti peraltro dell’idea, si è deciso di inserire nel programma della festa di luglio una serata di osservazione pubblica.
Pur in un ambiente vivace, rumoroso, affollato e, a volte ... affumicato ( il vicino stand della discoteca ogni tanto provava i suoi effetti speciali ) si sono ripetuti i momenti di suggestione e di fascino che il cielo da sempre ci regala. Piazzati gli strumenti prima del tramonto, gli ospiti della festa hanno potuto godere della visione del sole al telescopio e del suo tramonto. Il sole per l’occasione sfoggiava alcune splendide macchie, sorprendenti visto il minimo di attività che sta attraversando. Poi è stata la volta di Giove che è stato ammirato e accompagnato dagli sguardi fin sotto l’orizzonte a far compagnia al sole. A questo punto il cielo, pur tra un sottile velo di umidità e qualche leggera nuvola di fumo della discoteca e dello stand gastronomico, ha fatto la sua comparsa e le splendide “doppie” estive hanno incantato gli ospiti della festa.
Molti, a proposito, i bambini. Alcuni hanno fatto la fila più volte dietro i nostri strumenti ed alla fine della serata avrebbero meritato sicuramente un piccolo diploma di “osservatori in erba” per l’esperienza acquisita. Anche gli organizzatori della festa, che ringraziamo per l’ospitalità, ci hanno fatto visita più volte ed alla fine della lunga maratona, la meritata gratificazione offerta dalla casa: un buon piatto di minestra calda, dell’ottimo fritto di pesce, il tutto inevitabilmente bagnato da un gradevole bianco.
All’una di notte eravamo tutti un pò stanchi ma appagati.
Alla prossima avventura.
Gianni T.S.