Tradizionale incontro della
città con il Planetario e gli astrofili, nonché occasione per questi ultimi per
fare il punto della situazione, la Giornata dei Planetari ha avuto luogo la
Domenica 21 marzo.
Piatto forte della giornata
sono le osservazioni diurne e notturne offerte al pubblico dagli astrofili e
l’apertura della cupola gratuitamente al pubblico con una fitta programmazione
di conferenze a tema astronomico.
Fra le attività proposte era
presente un modello motorizzato Sole – Venere – Terra realizzato dal nostro
Ilario Meandri: questo modello, supportato dalle spiegazioni di Ilario e da un
pannello esplicativo, ha chiarito a tutti le idee sul transito di Venere dell’8
giugno 2004 e del perché il fenomeno sia così raro.
Un’altra interessante
attività è consistita nella determinazione dell’altezza del Sole al mezzogiorno
locale, effettuata con l’ausilio del Cerchio di Ipparco del Planetario.
La stessa determinazione è
stata fatta da parte degli astrofili della South Downs Astronomical
Society, dal Planetario di Chichester.
Chichester è la città
gemellata di Ravenna in Inghilterra e, fatto abbastanza singolare, ha un
planetario e un gruppo astrofili molto attivo.
Approfittando dei contatti
instaurati a partire dal 2003, abbiamo organizzato questa piccola attività
astronomica , ripetendo la misura di Eratostene del diametro della Terra.
Sicuramente abbiamo avuto la
“prova provata” che la Terra non è piatta.
Inoltre, supponendo di
conoscere la distanza in km lungo il meridiano di Ravenna e Chichester (che
storicamente potremmo aver appreso dai racconti dei pellegrini e dei viandanti,
così come Eratostene la apprese dai cammellieri e dai mercanti) abbiamo
calcolato la “nostra” stima del diametro della Terra.
Maggiori dettagli alla pagina ARAR sull'avvenimento (mirror site)
Un’altra attività che
abbiamo proposto è stata la proiezione del Sole su un disco di cartone in cui
erano state disegnate in scala le sagome di tutti i pianeti.
Abbiamo così verificato che
una macchia solare, la maggiore della giornata ma di per sé abbastanza
insignificante, era grande ALMENO come la sagoma del nostro povero pianeta.
Dal lato del ritrovo astrofilo la giornata ha riunito astrofili dell’ALPA, dell’ARAR, del Gruppo Astrofili G.B. Lacchini di Faenza, del Gruppo Astrofili Hevelius di Forlì, del Gruppo Astrofili Aristarco di Samo di Senigallia.
Molti gli strumenti esposti, notevolissimo il rifrattore equatoriale autocostruito di Elio Landi del Gruppo Hevelius – un mito per gli autocostruttori.
Sempre per palati fini, da intenditori, ricordiamo il rifrattore Zeiss Telementor, completo di montatura originale e treppiede in legno, di Tito Palmieri dell’ALPA.
Gli scambi di idee e di esperienze sono stai, come sempre fittissimi, e l’”ambience” era improntato alla cordialità e al relax.
Scese le tenebre, la serata
offriva alla vista la Luna al primo quarto e i pianeti da Venere a Saturno: le
osservazioni sono proseguite fino alle 23 con ampia soddisfazione degli
astrofili e degli ospiti.
Bilancio più che positivo
per questa edizione.
Da sottolineare in
particolare il numero di astrofili e associazioni che hanno partecipato e
l’iniziativa in parallelo con gli astrofili e il planetario di Chichester – con
contatto in tempo reale via email e fitto scambio di immagini e commenti.
Alla prossima !